Capitolo 18

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                       Peter's pov
Mi massaggia le spalle in modo sensuale. Mette il mento tra i miei capelli e continua a massaggiare.

Il rumore della TV mi da un senso di sollievo.

Annuisco di continuo in modo da farle capire che mi sta piacendo.

Tiro un lungo respiro e le blocco le mani. <<Grazie, mi ci voleva...>>, sorrido ancora rilassato e socchiudo gli occhi.

Sembro ubriaco.

<<Ora vado. A domani coccolone...>>, faccio un risolino al nomignolo e la saluto a mia volta, <<Ciao amore! Ci vediamo a scuola!>>.

La accompagno alla porta e gliela apro, le lascio un piccolo bacio a stampo sulle labbra e, appena se ne va, richiudo la porta.

Mi siedo vicino a zia May che guarda un programma abbastanza noioso, <<È andata bene?>>, un altro sospiro da parte mia, <<Fantasticammente.>> mi stropiccio gli occhi e mi chiudo in camera, prendo il pigiama da sotto il letto, ma al posto dei pantaloni di flanella a quadri e la maglietta grigia a maniche corte, esce fuori un biglietto: "Sta' lontano da lei, ha bisogno di riposo! Se ti vedo ancora con mia figlia... giuro... che ti tolgo il costume e le attrezzature. Chiaro? Firmato: Tony Stark.", appallotolo il pezzo di carta gialla e la butto nel cestino pieno.

Sono troppo stanco per pensare a Stark, ora. Mi lascierò andare tra le braccia di Morfeo e una bella serie tv.

Mi metto nel letto, ho trovato il pigiama.

Era sotto la scrivania.

Alla fine ho deciso di non guardare nulla, infatti mi addormento subito, lasciando che le palpebre mi si appesantiscono e che inzi a respirare più profondamente.

               •IL GIORNO DOPO•
Mi alzo in tutta fretta, non vedo l'ora di dire a Ned quello che ho sognato stanotte, prendo lo zaino e corro in cucina, attacco una ciambella alle spalle e saluto May, che stranamente non c'è.

Corro verso la scuola inghiottendo a pezzettoni la mia ciambella, è molto stopposa quando la si mangia correndo, arrivo ai cancelli ancora chiusi.

Sfiga della sorte.

Sfiga della sorte vuole che siano le cinque.

Sfiga della sorte vuole che la scuola apra alle otto.

Lancio un urlo colpendo un sasso, tossicchio perché la ciambella mi è andata di traverso.

Ed ora che faccio per tre ore completamente dasolo?

Come ho detto prima; sfiga.

Faccio delle piccole passeggiate sulla ghiaia che circonda la Midtown High School.

Poi mi stufo.

Mi poggio al cancello e incrocio le braccia, sbuffo, e dopo inzio a incrociare gli occhi per guardarmi la punta del naso.

Prendo il cellulare e spulcio un po' i messaggi e le chat.

Solo, soltanto e solamente per chiedermi i compiti!

Uffa!!

5:30

Se farò così ci starò un eternità...

Mi tolgo la cartella prendendola per una sola bretella e inzio a girare facendo il rumore dell'elicottero con la bocca.

Tanto chi mi vede?

6:03

Mmmmm....

Poi parlo dasolo: <<Noia...>>,

<<Nooooooo-iaa-aaaaaa-a-a... noiaaaaaaaaaaaaaaa!!!>>, mi guardo intorno,

<<N-o-i-a... NOIA AL SUGO!!!>> urlo come se non ci fosse un domani.

<<Noia, noia noia noia noia... no-ia... noooiaaaa... che cazzo significa?>>.

<<Noia noia noia noia noia noia noia noia noia noia noia noia noia noia.... noiaa>>.

Okay ora che non c'è nessuno... Il gran finale...

<<Nutellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaassassinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaassaaaaaaaaaaaaaaaaaaaassinaaaaaaaaaaaaaaaaaanutellassassinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaassassinaaaaaaaa...>>, spalanco le braccia, mi inchino ripetutamente e mi lancio la ghiaia da solo. Fischio e applaudo.

Sto male...

Molto male...

7:53

Owwwww... è quasi ora...

7:54

Arrivano degli studenti...

7:55

Ned mi da un pacca sulla spalla...

7:56

Mi gratto la testa...

7:57

Michelle ci insulta...

7:58

Arriva Giada che saluta Ned e Michelle...

7:59

Mi da un bacio sulle labbra, non ricambio, ma parto letteralmente in quarta.

Le gambe sono velocissime, supero una sfilza di armadietti e mi fiondo nell'aula di chimica.

Finalmente arrivato!!!

Sarò anche paranoico, ma quando si tratta di scuola, sono sempre il primo.

Ned di siede al banco davanti il mio, Michelle accanto a lui e Giada, come è abituata, vicino a me.

Ned si gira e così fa anche Michelle, perché il prof non è ancora arrivato, <<Perché eri così i anticipo?>> alza le sopracciglia prendendo il quaderno dallo zaino <<Perché devo raccontarti un sogno che ho fatto ieri sera!!>>, così, inzio a raccontare a Ned il sogno fatto su Star Wars e la morte nera.

Giada mi da un colpetto sul braccio quando entra il professore di chimica, si schiarisce la gola e chiede il silenzio. Inzia a spiegare la legge di Newton e quella di Mendel, siamo tutti concentrati a sapere per quale motivo 'sti qui si siano dovuti inventare robe così difficili.

Metto la testa tra le braccia incrociate sul banco e inzio a sentire le palpebre pesanti, sbadiglio mettendo la mano davanti alla bocca, mi lascio riposare un po', ma in quel momento la campanella della seconda lezione suona e, come una mandria ci dirigiamo nella grande palestra.

Già, oggi, ci saranno i preparativi per il ballo, dovremmo preparare il buffet e poi la palestra per le danze. A me e al mio amico hanno dato il compito di sistemare gli striscioni di addio a quelli del quinto, di benvenuto a quelli nuovi e di buona permanenza a quelli che passeranno in secondo, in terzo, in quarto o in quinto, proprio come io, Ned, Giada e Michelle che stimo, tra qualche giorno, per passare in secondo e compiere diciassette anni.

Stasera ci sarà il ballo, ed io non vedo l'ora di andarci con Giada. Chiederò a May di aiutarmi per il mio abito ed il fiore da abbinare al piccolo bouquet di Giada.

La andrò a prendere stasera alla Stark Tower. Tony si è offerto di accompagnarci, e che mi farà una predica su sua figlia e la nostra storia.

Sono nervosismo.

Giada mi corre incontro e la abbraccio sollevandola da terra, <<Hey, piccola!!>> ride stringendo di più la presa sulle mie braccia, <<Non vedo l'ora di venire al ballo con te!>>, <<Anche io!!! Sono così felice!!>>.

OMG, Spiderman is Peter Parker!! [COMPLETATA]Where stories live. Discover now