Spencer

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L'ambulanza correva sulla strada veloce, le sirene mi perforavano i timpani. Davanti a me i paramedici, Jennifer e Derek. JJ mi guardava preoccupata mentre Morgan probabilmente si stava tormentando con i sensi di colpa. Arrivati in ospedale un equipe di medici già mi aspettava. Un medico mi guardò sbigottito. In effetti aveva ragione, ero ferito non mi lamentavo, dentro di me sentivo solo freddo. Mi sedarono e l'ultima cosa che vidi fu Derek che urlava contro a Emily. Non so dopo quanto mi risvegliai, i medici mi sistemarono in una stanza asettica e mi dissero che mi avrebbero tenuto in osservazione. Passarono i giorni e finalmente un pomeriggio dopo il pranzo un infermiere mi informò che potevo finalmente avere visite dato che il sangue trasfuso non aveva dato problemi. La prima ad entrare fu JJ poi Rossi e poi ancora uno dopo l'altro tutti i membri della squadra.
Jennifer scoppiò a piangere e mi abbracciò, io non ricambiai non avevo più motivo di provare affetto per qualcuno. Sentivo solo un grande vuoto, da quando mi ero risvegliato ci avevo pensato a lungo e ero arrivato alla conclusione che non valeva la pena di provare delle fugaci emozioni. Rossi chiese agli altri di uscire. Rimasti soli mi fissò e basta. Per me era stato il padre che non avevo avuto. Lo vidi deglutire e torturarsi le mani, poi si decise e mi spiegò che avrebbe dovuto prendere una deposizione su ciò che era successo durante quell'indagine. Accese il microfono e il registratore e cominciò l'intervista cognitiva; mi fece ripercorrere tutti i momenti del caso. Mi fece tornare in quello scantinato: sentivo le gocce d'acqua che cadevano fuori dalla finestra.

Girai la testa e percorsi con lo sguardo tutto il muro fino ad arrivare a scorgere in un angolo buio una porta. Chiamai gli altri e decidemmo di aprirla ed entrare. Percorremmo un corridoio illuminato e trovammo...

Mi misi ad urlare non volevo rivivere quel momento. Rossi spense tutto, mi salutò e se ne andò. I giorni passavano e a turno tutti i miei colleghi passavano a trovarmi. Un pomeriggio però una forte fitta allo stomaco mi colpì. Feci appena in tempo a chiamare l'assistenza che il mondo si oscurò.

La ragazza sconosciutaWhere stories live. Discover now