t w e n t y - s e v e n

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Cosa ci voleva?

Per cui, sicuro di sé, il maggiore prese il piatto accanto a lui, precedentemente preparato dall'altro, e lentamente ne versò il contenuto dentro l'olio, indietreggiando un po', per paura che venisse schizzato dal liquido bollente.

-Che cavolo sto facendo...-

Pensò in seguito, accorgendosi di quanto dovesse sembrare ridicolo.

Ma non gliene importava molto, oramai. La cosa fondamentale era solo riuscire a dimostrare a quel piccoletto che non era l'unico in grado di preparare qualcosa, lì dentro.

La questione era finita sul personale, a quel punto.

Quindi, senza distrarsi ulteriormente, il giovane rivolse per l'ennesima volta l'attenzione a quel che tanto lo stava turbando e, sospirando, cominciò piano a girare il tutto, timoroso di combinare un altro casino a causa della sua goffaggine, con cui conviveva da sempre con estrema difficoltà.

Stavolta, se qualcosa fosse andato storto, non se lo sarebbe perdonato.

Quindi, lasciando perdere Jungkook, continuò in quella maneria per un po' di tempo, facendo ampliare sempre di più il sorriso comparso sul suo volto, fiero dei minuscoli progressi che credeva di aver fatto.

Tutto sembrò andare liscio, pure fin troppo, fino a quando qualcosa, ovviamente, non intralciò i piani del demone, prendendolo alla sprovvista.

A un certo punto, mentre si distrasse giusto un attimo a guardare come procedessero le altre pietanze, incuriosito dal buon profumo che gli stava invadendo le narici, quando tornò a controllare la sua pentola, constatò che non tutto era più perfetto come prima.

Infatti, notò che alcune parti di cibo si erano leggermente bruciacchiate, mentre uno sgradevole e fin troppo familiare odore gli fece arricciare il naso.

-No...Non di nuovo.-

Mormorò allora, spalancando gli occhi e continuando a mescolare, disperato.

E adesso?

Facendosi prendere dal panico, procedette in quel modo per un altro paio di minuti, non riscontrando però alcun risultato positivo anzi, al contrario.

Così, non sapendo più che fare, per evitare che lo spiacevole evento di prima si ripetesse, Taehyung sbuffò e, tirandosi il labbro fra i denti, richiamò l'attenzione dell'altro, nonostante non volesse assolutamente.

Non poteva credere che davvero si stesse riducendo a fare una cosa simile.

-Jungkook...-

Pronunciò il suo nome con un filo di voce.

-Mhm?-

L'altro sentendosi chiamare si girò verso di lui, inarcando un sopracciglio.

-Ho, ho un problema...-

Ammise allora lui, indicando con un gesto del capo la sua pentola, già pronto a beccarsi una bella strigliata.

-Oddio, ancora?-

A quella frase, immediatamente il moro si precipitò verso la sua direzione, per controllare cosa stesse accadendo, preoccupato.

-Aish Taehyung, stavi per mandare tutto a fuoco un'altra volta!-

L'umano sospirò, facendo spostare di poco il giovane e togliendogli poi dalle mani l'utensile che reggeva, al fine di cercare di rimediare al danno creatosi.

Il rosso si limitò a non rispondere, mordendosi l'interno della guancia mentre osservava l'altro sistemare le cose, demoralizzato.

Eppure aveva fatto del suo meglio, ma a quanto pare non era servito...

Dopo un po' il minore, notando la delusione del ragazzo, alzò gli occhi al cielo e, capendo quanto fosse dispiaciuto, improvvisamente prese la sua mano e la avvicinò alla propria, mentre continuava a cucinare.

-È l'ultima volta che ti spiego come si fa questa...Prima di tutto, hai esagerato con l'olio, non devi metterne tanto, o è ovvio che ti si incenerisca tutto. Secondo, devi concentrarti su quel che stai facendo e non distrarti per nessun motivo, capito? Altrimenti ecco che succede.-

Così Jungkook gli mostrò i vari passaggi per preparare la pietanza, guidandolo e ripetendogli nuovamente ogni cosa da capo, con una voce alquanto calma.

Evidentemente si era rassegnato al fatto che Tae fosse speranze e che quindi arrabbiarsi non sarebbe servito a nulla.

A quel contatto il maggiore avvertì immediatamente una strana, improvvisa sensazione espandersi dentro di lui, che non fu in grado di comprendere.

-Cosa sta succedendo?-

Si chiese in un primo momento, confuso, mentre attentamente seguiva i gesti dell'umano.

Alla fine però, come sempre, ignorò spudoratamente qualsiasi riflessione gli passò per la mente, scuotendo leggermente il capo.

In fondo, era troppo testardo.

🌱

I stg che sono viva.
Scusateil ritardo, per farmi perdonare ho scritto un capitolo un po' più lungo degli altri.
Da ora in poi farò il possibile per tornare ad aggiornare regolarmente.

Monster; v k o o kWhere stories live. Discover now