Il nostro primo sguardo

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Sugar's Pov
Tutti si chiedono se prima o poi troveranno l'amore.
Beh tutti tranne io.
Non sono interessata a certe cose, preferisco starmene seduta nel mio banco ad osservare la lavagna nera mentre viene imbrattata da quel gesso bianco.
Tutti si sognano una storia d'amore; quelle tipiche storie romantiche di quando il ragazzo e la ragazza si amano alla follia e fanno in modo da non lasciarsi più.
Quelle che ricordano i film Disney che vedevi a tre anni finchè non ti annoiavi.

Era la seconda settimana di scuola ed ero diventata la rappresentante di classe.
Mamma mia se era una scocciatura.
Sono tornata a Seoul solo per il lavoro di mia madre.
Se fosse stato per me non ci avrei neanche rimesso piede in questa città.
Si perché proprio in questo posto, i miei genitori mi hanno data alla luce. O meglio, solo mia madre.
Mia madre si chiama Chaemin e fa la stilista.
Mi ha dato alla luce quattordici anni fa, in questa città di cui ho pochi ricordi.
Mia madre dice che è colpa sua se soffro tanto, ma non posso farci nulla se appena mio padre è venuto a sapere della notizia sul fatto che mia madre fosse incinta quest'ultimo l'abbia abbandonata.
Visto? Lei diceva di amarlo, lui l'ha tradito.
Lei lo amava veramente, lui no.
Ecco perchè odio le storie d'amore.
Anzi no, odio proprio questa emozione perchè può sembrare molto dolce ma che in realtà è il sentimento con cui si ha molta sofferenza.

Ero finalmente arrivata in classe, e come nulla fosse iniziai a distribuire i miei sorrisi falsi che piacciono molto sia ai prof che alle mie compagne di classe.
Non so perchè, ma son sicura che se mi mostrassi come sono realmente mi odierebbero tutti e quindi cerco di mostrare una parte di me non esistente.
La professoressa non si decideva ad arrivare e allora mi sedetti al mio posto vicino al mio migliore amico: Chanyeol.
Siamo l'opposto ma mi sta simpatico; uno dei pochi che sa della mia vera personalità ed è anche uno dei pochi che ha saputo accettarmi così come sono.

Ad un certo punto un gruppetto di ragazze con cui avevo stretto "amicizia" si avvicinó al mio banco.
"Hey!" Disse la ragazza bionda con i capelli legati a coda di cavallo, chiamata Ayumi, sfoggiando un grande sorriso.
"Ciao" mi limitai a dire accennando un sorrisino.
Lei si sedette di fronte a me e l'altra sua amica affianco: rispettivamente d'avanti Chanyeol.
"Allora, com'è andata ieri?" Disse lei sfoderando un sorrisetto furbo.
"Andata cosa?" Le chiesi con aria innocente.
"Non fare la finta tonta! Ieri sei tornata a casa con..." mentre diceva questa frase lanciava occhiate maliziose a Chanyeol che parlava con un suo compagno del club di basket.
"Ma quante volte ti devo dire che siamo solo amici?" Dissi io in tono annoiato, mi aveva proprio stancato.
"Ma non hai nessuno che ti piace?" Ribattè lei.
"Si ma...non ho voglia di parlarne" dissi io mettendomi la borsa in faccia.
Tutto questo era una recita, sia chiaro, una recita che è iniziata all'inizio del primo anno. E ora stiamo al secondo.
Ayumi è un amica, ma di quelle di cui puoi farne benissimo a meno.
L'unica persona di cui ho bisogno per ora è Chanyeol, ovvero qualcuno che riesca a sopportare la ragazza priva d'amore che ho dentro.

So che non potete crederci, ma io e Chanyeol siamo sia molto diversi che molto ma molto simili.
Entrambi nel passato abbiamo avuto un vuoto, una perdita o come la volete chiamare.
A me è causato dall'abbandolamento di mio padre, ovvero l'uomo che non ho mai conosciuto e lui...lui ha sofferto per la morte della madre a cinque anni.
Se lui si vuole sfogare ci sono io.
Se io mi voglio sfogare ci sta lui.
È tutta una ruota che gira e non si ferma.

Le lezioni sono finalmente finite e vado con Chanyeol in sala pranzo.
Non avendo fame non ho preso la merenda dallo zaino ed ho iniziato a giocare con il cellulare da perfetta asociale.
Chanyeol dall'altra parte del tavolo ha fatto una smorfia sbuffando e mi ha tirato via l'apparecchio elettronico che avevo fra le mani.
"Eh no, mi spiace ma non si tengono i cellulari" disse lui con tono serio.
"E da quando tu saresti un professore?" Risi io alla smorfia che fece subito dopo.
Visto che non avevo nulla da fare non avendo più il cellulare tra le mani, presi dei libri dallo zaino iniziando francese.
"Ma mi son sempre chiesta...siamo in Corea, perché dobbiamo imparare francese?!"
Chanyeol si mise a ridere alla mia affermazione e subito dopo rispose.
"Perchè stiamo forse in istituto dove le materie principali sono le lingue europee? E anche perché la maggior parte degli studenti si vorrà trasferire in Europa?" Disse lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Io feci una linguaccia e continuai a scrivere con la penna.
Ad un certo punto sentii delle ragazze parlare alle mie spalle. Non capivo cosa dicessero fin quando alla fine nominarono un nome...se non sbaglio era...Sehun.
"Chi è Sehun? Lo sento molto nominare ultimamente" chiesi a Chanyeol sollevando lo sguardo dalla carta al suo viso.
"Sehun...si dice che sia un bullo, ma attira molto le ragazze per il suo aspetto fisico. Sai, alto, capelli neri ed occhi scuri."
"Il tipico ragazzo di cui le ragazze si innamorano, ridicolo" dissi roteando gli occhi trattenendo una risata.
"Sei troppo crudele" disse lui abbassando lo sguardo.
"Anche perchè c'è gente davvero inn..." si fermó di colpo.
"Cosa?" Dissi io per farlo continuare.
"Nulla, pensa solo che prima o poi L'amore colpirà anche te" disse sorridendo dolcemente, quel solito sorriso che ti ipnotizza.
"Contaci guarda...ma non credo possa essere quel ragazzo. Non fanno per me i teppisti...sono, come dire, mi fanno incavolare. Chi si credono di essere!" Dissi io gesticolando per far notare il mio disprezzo.
"Si si ok ok" disse lui ridendo.
Ecco, forse una cosa in tutto il mondo amo.
Amo la risata di Chanyeol, quella risata che ti solleva il morale.

Dopo quella chiacchierata a mio parere inutile, Chanyeol si decise di ridarmi il cellulare ma solo dopo poco tempo mi accorsi che era scarico.
"Chanyeol...hai un caricabatterie?" Chiesi.
Ma ovviamente, da perfetta idiota, mi resi conto che a scuola non si possono caricare i cellulari.
Infatti credo che il mio amico al mio fianco abbia pensato la stessa cosa e per questo insulso motivo si sia messo a ridere.
"Sei divertente sai? E comunque tra poco a me iniziano gli allenamenti per il club di basket, ti va di vederci subito dopo?" Chiese lui con quegli occhi da cucciolo.
"Come la scorsa volta?" Chiesi io.
Qualche giorno fa mi fece  aspettare un sacco di tempo.
"Ti prometto che questa volta le cheerleader le ignoreró completamente" disse lui alzando le mani.
"Ah quindi stavi con delle cheerleader? E bravo il capitano del club di basket" dissi io scherzosamente dandogli una gomitata.

Andai nell'aula del mio club, il club di musica, e mi sedetti vicino al piano.
Vedendo che l'aula era vuota decisi di chiudere la porta e iniziare a suonare qualche melodia.
Amo il suo del piano, mi rilassa e mi tiene calma. Sono certa che se mia madre non fosse anche pianista starei molto più nervosa.
Ricordo quando suonava per farmi addormentare, allora ero all'oscuro sul fatto di mio padre.
So suonarlo dall'anno scorso, mi ha insegnato il presidente di questo club a cui devo molto.

Ad un certo sentii dei passi provenire dal corridoio, a quanto pare i miei compagni di Club erano arrivati.
Entrarono le due gemelle:Mirai ed Hana, il presidente del club D.O e l'altro membro del club Chen.

Ammetto che l'attività del club è durata poco, o meglio, il tempo sembra volare.
Mi alzai dal mio posto e salutai tutti per poi scappare in cortile dove ci eravamo dati appuntamento io e Chanyeol, ma a quanto pare non si dava una mossa.
"Uff a quanto pare devo andarlo a prendere in palestra."
Stavo andando quando sentii un rumore di qualcosa o meglio qualcuno, che piangeva. Veniva giusto dall'aula di scienze.
Mi affacciai un pochino quando notai un ragazzo molto alto con i capelli neri seduto sul banco.
D'avanti a lui ci stava una ragazza mora in lacrime.
Per un breve secondo i miei occhi verdi incontrarono quelli del ragazzo. La cosa mi fece prendere un po' di paura e indietreggiai.
Subito dopo si vide la ragazza uscire dalla stanza e correre via in lacrime.
Mi ero assicurata che il ragazzo non mi seguisse e sono corsa via in palestra.


LaVostraSugar.
Hey hey!
Ecco il primo capitolo del libro fatto tutto per Sehun!
Iniziatemi a dire le vostre prime impressioni tra Sehun, Chanyeol e Perchè no, ditemi che effetto vi ha fatto Sugar.
Mi farebbe piacere se seguiste il libro fino alla fine se vi ha "divertito".
E nulla, questo è il primo capitolo del libro con più imbrogli d'amore di sempre!
Al prossimooo~

Ps. Non potete capire la mia agitazione quando l'ho pubblicato
-Sugar

The Pain That Unites Us ||Oh Sehun||Where stories live. Discover now