Miami Senior High School

30 2 0
                                    

«Buongiorno!»

«Buongiorno Sarah» mi saluta Amber.

«Buingiorno tesoro» mi bacia la fronte Erick.

Oggi inizia la scuola, non ci posso credere. Spero solo che andrà bene e non come ha detto ieri Cole.

«Erick ti ha iscritta a scuola come Sarah Evans, non ti dispiace?» mi informa Amber.

«No, perché dovrebbe? Finalmente porterò il cognome di qualcuno e non sarò solo Sarah come all'orfanotrofio».

«Ahah, meglio così. Dai, fai colazione e poi Erick ti accompagna a scuola» dice Amber.

«Come sei carina oggi!» esclama Erick.

Mi sono messa una gonna a quadri gialla e una maglia a maniche corte con su scritto witch please e delle converse nere.

Mi sono vestita così perché oggi è il mio primo giorno di scuola e voglio "apparire più bella agli occhi degli altri".

«Andiamo Sarah?» chiede Erick.

«Certo, prendo lo zaino e arrivo».

Non riesco a credere che oggi inizierò il mio primo giorno di scuola, chissà se mi farò dei nuovi amici.
Prendo lo zaino e lo metto in spalla.

Ho preso il telefono vero?

Controllo il comodino e il telefono è lì.
Prendo il telefono e vado di sotto.

«Possiamo andare!» esclamo contenta «Ciao Amber».

«Ciao Amber» Erick saluta Amber con un bacio.

Io ed Erick usciamo di casa e ci dirigiamo alla macchina.
Il tragitto è molto breve, ma Erick ha voluto prendere la macchina perché deve andare a lavorare, e voleva che mi ricordassi bene la strada.

Da quì la scuola sembra molto grande, ed è anche molto bella.

«Grazie per il passaggio, ci vediamo a casa» saluto Erick.

«Certo, e non dimenticarti di ritirare l'orario in segreteria!» mi ricorda.

«Vado appena entro, ciao».

«Sarah!» mi saluta Christal.

«Chis! Cole!» li saluto «avete già preso gli orari?».

«No, stavamo giusto andando adesso» dice Cole.

Ci avviamo alla segreteria, e come previsto da Cole, abbiamo tutti gli occhi puntati addosso.

«È una mia impressione o tutti i maschi mi stanno guardando?» sussurro a Cole e Christal.

«Guardano tutti te» dice delusa Christal.

«Ma tu sei più bella di me» dico cercando di tranquillizzarla.

In questo momento vorrei sotterrarmi, perché non sopporto tutti questi occhi addosso.
Noto un ragazzo in particolare che mi fissa in un modo strano e posso vedere la bava che gli esce dalla bocca.
Ci sono i suoi amici accanto a lui che gli parlano e lui fa solo cenni con la testa.

«La segreteria deve essere quella» dice Cole indicando una porta con scritto "segreteria".

«Direi proprio di si».

Entriamo in segreteria e dietro la scrivania c'è seduta una signora sulla quarantina, ha i capelli neri e tutti ondulati, sembra che abbia gli occhi verdi o azzurri.

«Buongiorno, posso aiutarvi?» chiede la segretaria.

«Si, vorremmo gli orari delle lezioni».

Nonostante Tutto Where stories live. Discover now