•Capitolo 7•

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-A Lorenzo piace Lorie!
Grida Bonnie una volta che Lorenzo è uscito.
-Piantala Bonnie!
Dico arrossendo per poi lanciarle un cuscino ridacchiando.
-Scusi. Notte, signorina Ostuni.
Dice Bonnie ridendo e correndo in camera.
-Stupida...
Sussurro per poi chiudere tutto e spegnere le luci.
-Perfetto, ora a dormire. Notte Bonnie.
Dico gridando, ma non ricevo alcuna risposta.
Starà dormendo.
Salgo in camera per poi sdraiarmi e subito crollo in un sonno profondo.

                                     ***

-Lorie...sveglia.
Papà?
Sento chiamarmi e subito mi alzo, notando che ero sdraiata sul pavimento di una stanza interamente bianca.
Mi siete mancati sogni...davvero, ma non c'era bisogno che venivate a trovarmi.
-Lorie, siamo qui.
Mamma?
Mi guardo attorno finchè non trovo i miei genitori, corro verso di loro.
-Mamma, papà!
Dico provando ad abbracciarli, ma le mie braccia attraversano i loro corpi.
È vero li odio, ma sono pur sempre i miei genitori.
-Non puoi tesoro.
Dice mia madre sorridendo amaramente ed io rimango immobile di fronte a loro senza dire niente.
-Lorie, ti prego. Stai lontana da Lorenzo.
Interviene mio padre.
-Smettila! Basta!-dico tappandomi le orecchie e abbassando lo sguardo-anche qui?! L'unico modo per scappare dalla realtà era sognare e tu anche qui mi tormenti con sta storia?!
Dico trattenendomi dal piangere.
-Lorie, ti proibisco ti vederti con quell'assassino!
Grida mio padre e lí tolgo le mani dalle mie orecchie.
A...assassino?
-C...cosa?
Dico alzando lo sguardo.
-È colpa sua se siamo morti. Quel bastardo era...
Interrompo mio padre gridando:
-Se proprio devi raccontarmi questa storia chiamalo con il suo nome.
Mio padre ridacchia.
-Lorenzo era a casa dei suoi, ma come sai non ha buon rapporti con loro e quindi ci avevi chiesto di andarlo a prendere perchè stava litigando pesantemente con il padre. Non era la prima volta che lo andavamo a prendere, abbiamo posteggiato la macchina e presi dalla preoccupazione abbiamo attraversato senza guardare e ci hanno preso in pieno. La mamma gridò prima di essere messa sotto assieme a me e grazie a quell'urlo il tuo amato scese facendosi vedere per l'ultima volta, aveva le lacrime che gli scendevano lungo la guancia con il sangue in bocca, causato da un pugno di suo padre evidentemente. Rimase lì fermo a guardarci senza muovere un dito.
N...non...
Indietreggio senza distogliere lo sguardo da quello di mio padre.
-Ma...ma cosa c'entra Lorenzo, cioè l'incidente.
Non riesco a parlare...
-Se non fossimo stati preoccupati per uno del genere, se tu non avessi avuto dei rapporti con lui  o per lo meno se solo avesse chiamato l'ambulanza subito invece di stare fermo senza fare niente tu non saresti finita in quel manicomio.
Interviene mia madre.
-Ma Lorenzo non c'entra un cazzo! E poi era preso dal panico.
Grido e lì mio padre si avvicina.
-Se solo potessi toccarti ti avrei già dato uno schiaffo. Devi stare alla larga da lui, e basta!
Dice gridando.
-Rischi la sua vita, se lo ami così tanto non avere rapporti con lui, a te interessa solo la sua felicità quindi allontanati da Lorenzo. Fagli fare una nuova vita.
Dice mia madre sospirando.
-Sentite, io sono stanca di sentire questa storia. Smettetela! Fatemi svegliare.
Grido.
Basta, Lorie! Svegliati, svegliati cazzo!
-È un assassino, stai lontana da lui. Non parlarci, non guardarlo e non sentirlo.
Dicono entrambi i miei genitori continuando a ripetere questa frase in continuazione.
State lontani da me e lui! Andatevene via! Basta!

                                      ***
-Lorie! Lorie! Svegliati Lorie!
Sento qualcuno scuotermi e subito mi sveglio sedendomi sul letto.
-Lorie, cosa cazzo ti ha preso?! Perchè gridi?
Dice Bonnie preoccupata.
-Bonnie...
Dico per poi scoppiare a piangere.
-Bonnie!
Grido abbracciandola e lei ricambia.
Non ce la faccio piú!
-Oh Lorie...calmati, dai.
Dice accarezzandomi la testa.
-Liberami da loro, mi perseguitano.
Dico tra i singhiozzi.
-Ma da chi?
Chiede Bonnie staccandosi dall'abbraccio.
-Da mamma e papà...non mi vogliono far vedere Lorenzo.
Bonnie sospira abbracciandomi.
-Sh...tranquilla non ci pensare.
Dice mia sorella baciandomi la testa e stringendomi a sé, mentre io non dico niente guardando il nulla.
Non voglio continuare a stare male.
-Senti, ora vengono Amber e Dylan.
Dice Bonnie staccandosi dall'abbraccio.
-Come mai?
Chiedo asciugandomi le lacrime.
-Amber cerca casa qui, ma non avendo dove andare starà qui con noi e Dylan ne approfitta per farci visita.
-Va bene.
-Perchè non racconti anche a loro. Sai potrebbe succedere qualcosa in questi giorni e non voglio inventarmi scuse ripetutamente.
Ridacchia lievemente.
-Si, hai ragione.
Dico sorridendo per poi alzarmi dal letto.
-Dai vestiamoci.
Dice Bonnie per poi uscire dalla camera.
Voglio solo stare con lui, cosa c'è di  complicato?
Mi alzo prendendo i vestiti e andando a lavarmi; finito esco e riordino un po' casa compreso il lettino di Amber.
Lo metterò nella mia camera, dato che Dylan e abonnie dormiranno nello stesso letto.
Sistemato tutto scendo aprendo le finestre.
Oggi non è fuori, sarà a casa...
Sospiro per poi sedermi cazzeggiando con il telefono, finché non sento il campanello ed apro.
-Ciao Lorie!
Grida Amber abbracciandolo e subito ricambio.
-Ciao Amber!
Dico per poi staccarmi.
-Ciao Lorie.
Saluta Dylan.
-Ciao Dylan!
Dici sorridendo e lui subito ricambia il sorriso; entrati Bonnie scende salutando Amber per poi appiccicarsi a Dylan.
Da comprendere, lo vede pochissimo.
Ci sediamo ed iniziamo a parlare sul lavoro di Amber come professoressa di lingua spagnola e sulla casa. Finché Bonnie non cambia argomento.
-Ragazzi, Lorie deve dirvi una cosa seria. All'inizio vi sembrerà inventata, ma non lo è.
-Vai Lorie, spero non sia nulla di grave.
Dice Amber ed io scuoto la testa.
Ci siamo.

Eccomi! Scusate davvero, ma avevo il blocco dello scrittore. Adesso non piú, ho trovate molte idee anche sulla fine! Spero di aggiornare presto! Cime procedono le vacanze?
Un bacio.

•Do you remember me?•Lorenzo Ostuni~FavijDove le storie prendono vita. Scoprilo ora