“Lo so e ti amo anche io.” Forzai un sorriso mordendomi l’interno della guancia. 

“Non devi preoccuparti di nulla …” Sussurrò. “Starò bene. Non è niente che non abbia già fatto.”

Risi a me stessa trovando simpatico il modo con cui riusciva a capire ciò che provavo in quel momento. 

Facendo un respiro, mi portai una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Che succede se --”

Justin scosse la testa. “Non lo faranno.”

“Ma che succede se la polizia t-”

Mi zittì con un bacio. “Non lo faranno, credimi.” 

“Ti credo.” Sussurrai. 

“Allora non preoccuparti dei ‘se’. Andrà tutto bene.”

“Se lo dici tu …” Mormorai strofinandomi le mani in modo da scaldarmi. 

“Hai freddo?” 

Annuii. 

“Dai vieni. Dovrei riportarti a casa, si sta facendo tardi.”

“Non voglio tornare a casa.” Sussurrai in modo infantile. “E’ l’ultimo giorno che posso vederti poi dovrò aspettare che questa stronzata di Parker finisca. Voglio stare con te.”

Justin afferrò il mio viso. “Lo so piccola ma non voglio che i tuoi genitori pensino che ti so trattenendo. Dimostrali che possono fidarsi di te.” Quando aggrottai la fronte, sorrise. “Mi vedrai prima di quanto tu pensi. Prometto che questa storia finirà presto.”

“Sei così sicuro di tutto.” Mormorai. 

Justin ridacchiò stringendomi in un abbraccio. “No, so solo pensando in modo positivo. Qualcuno che conosco una volta mi disse di smettere di guardare il mondo in modo negativo …” 

Un sorriso scappò dalle mie labbra. “Chissà chi era …” 

“E’ bellissima.”

“Mm, sì?” Sprofondai la testa nel suo petto. 

“Sì.” Rispose senza fiato ma con un sorriso stampato in volto. “E’ anche perfetta.”

“E’ più bella di me?” Lo presi in giro. 

“Nessuna è più bella di te.” Sussurrò contro il mio orecchio facendo iniziare a far svolazzare le farfalle nel mio stomaco. 

“Avrei da ridire su questo.” 

“Non dubitare mai della tua bellezza, piccola.“ Mi baciò la testa. “Sei troppo bella per avere dei dubbi.”

Alzai gli occhi al cielo per tutta la tenerezza. “Come vuoi.”

Justin mi allontanò da se e con le mani mi tenne a distanza da lui. “Dico sul serio, Kelsey.”

Lo fissai. “Lo so.”

“Non lo sai.” Scosse la testa. “Nessuna ragazza sa di essere bella fino a quando non comincia a crede in se stessa e tu hai bisogno di farlo.”

Sorrisi. “Sei troppo tenero.”

“Sto solo dicendo la verità.” Fece un mezzo sorriso baciandomi prima di riportarmi nelle sue braccia e stringermi. “E comunque sia, non sono tenero.” 

Sorrisi. “E allora cosa sei?”

“Sono sexy.” Ridacchiò. 

“No,” Scossi la testa. “Io sono sexy.”

“E allora io cosa sono?” Chiese a cuor leggero. 

“Arrapante.”Risi annuendo essendo d’accordo con la parola che avevo appena scelto per descriverlo. “Sei veramente arrapante.”

DangerWhere stories live. Discover now