New Girl In Town

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Era una calda giornata d’estate. Fine agosto per essere precisi. Kate era sdraiata su un marciapiede quasi in fin di vita con il naso rotto il quale non voleva sentir ragioni di smettere di sanguinare. Il padre aveva esagerato un’altra volta.

Sua madre era morta quando lei aveva più o meno cinque anni. Lei era sempre stata forte, ma non era mai riuscita a fuggire. Veniva picchiata quasi tutti i giorni. Da quando sua madre era morta suo padre non si era mai ripreso e sfogava la sua ira su di lei. Ogni santo giorno portava una puttanella in casa per sfogare la sua astinenza fisica, ma quando non ci riusciva toccava a Kate saziare le voglie del padre. Non che lei volesse naturalmente, la maggior parte delle volte era incosciente a tutto, veniva drogata o picchiata fino a perdere i sensi.

 
Quel giorno però ebbe la forza di controbattere il padre e lui esagerò. Kate non riusciva più a riprendere i sensi.


Suo fratello era stato affidato all’età di 7 anni ad una famiglia Londinese mentre a lei e sua sorella era toccato rimanere con il padre. Errore più grosso che potesse fare un giudice. Ma una bambina aveva pur sempre bisogno di una figura materna o paterna che sia, secondo loro, e peggio di lui non potevano trovare.


Fu trovata dalla polizia la sera stessa e fu portata immediatamente all’ospedale d'urgenza dove riuscirono a salvarla per miracolo.

Fortunatamente pochi giorni dopo l'accaduto Kate riprese i sensi.

POV KATE

Apro gli occhi molto lentamente, mi fa male qualsiasi cosa. Cerco di capire dove mi trovo e davanti a me vedo due volti per niente familiari. Mi scrutano dalla testa ai piedi e parlano fra di loro. Torno a guardare la stanza e mi accorgo di essere in un ospedale. Ho la flebo attaccata al braccio, il naso rotto e un braccio ingessato. Di male in peggio.

"Cosa mi è successo? Che ci faccio qui?" chiedo debolmente ai due uomini difronte a me.


"Oh! Finalmente si è svegliata." chiamano l’infermiera per farmi visitare e poi rimaniamo di nuovo da soli.


"Non vorrei ripetere la stessa domanda ma.. perché sono qui?" dico con tono glaciale a quei due palloni gonfiati.


"Lei è stata portata qui d’urgenza. L’abbiamo trovata in un marciapiede sdraiata su una pozza di sangue. È stata violentata signorina." a quelle parole non mi sorprendo più di tanto. Per me è diventata una cosa normale essere picchiata e violentata giornalmente. "Abbiamo notato dai segni che ha sulle braccia e sulle gambe che non è stata la prima volta. Ce ne vuole parlare?"

"E voi chi sareste?"


"Siamo della polizia." mi fanno vedere i distintivi in modo da convincermi.


"Allora?"

"Quando mi avete trovata precisamente?"

"Ieri sera, eri infondo ad un vicolino buio agonizzante."

"E non c’era nessuno con me?"

"No, perché? Ci doveva essere qualcuno?" inizio ad agitarmi e provo a staccarmi le flebo dal braccio, ma i due mi fermano subito. "Signorina che succede?" inizio a piangere.

"Lasciatemi andare…voi non capite. Lei è rimasta con lui. Gli farà del male se non ci sarò io a fermarlo. Vi prego lasciatemi andare."

"Signorina si calmi. Di cosa sta parlando."

"Non posso stare calma, lasciatemi andare!"

"Non la lasceremo andare da nessuna parte. Adesso parli per favore."

"Ero con mia sorella." sospiro voltandomi verso la finerstra "Ero andata al locale dove lavora per stare un po’ lontana da casa. Mio padre è pazzo. Picchia giornalmente me e lei, a me naturalmente riserva il peggio del peggio come si può notare perché lei è quella che porta a casa i soldi e non può essere vista con troppi lividi o qualcuno si potrebbe insospettire." mi volto nuovamente verso i due poliziotti "Non può stare a casa da sola con lui. Potrebbe farle del male, o peggio, ucciderla. Lui è matto da legare. Lasciatemi andare da lei vi prego!"

"Mi dica la via di casa sua, ci penseremo noi."

                                                                [...]

Quel giorno oltre ad essere stata picchiata e violentata dal padre alla sola età di 17 anni, Kate ha perso anche una sorella. I poliziotti non erano riusciti ad arrivare in tempo. Avevano trovato Mary sdraiata a terra con un coltello piantato nella gola, ma del padre non ce n’era traccia.

“Mi dispiace, non c’è stato niente da fare. Era conciata male. Abbiamo fatto tutto il necessario, ma era troppo debole e non è riuscita a rimanere in vita. Ha lottato, ma non era abbastanza.”

Adesso sono rimasta da sola.

Fino a pochi anni fa ero una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e se la vita è una carogna avevo sempre una buona ragione per sorridere. Ero un tipo così. Ed ero carina, non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Ero semplice. Ero unica nel mio genere.

Tutto andrà bene alla fine. Se non va bene, non è la fine.

New Girl In Town || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora