#2 l'incontro dei due killer.

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Carol stava camminando per il bosco, con addosso un pantaloncino nero e anche la felpa dello stesso colore. Era ormai 01:00 di notte da quando aveva commesso già 7 omicidi tutti nel minor tempo possibile.
Le dava una soddisfazione immensa uccidere la gente e vederla piangere e supplicare. Uccideva senza pietà insieme alla sua fidata spada.
Era ricoperta di sangue dalla testa ai piedi e anche il viso era sporco da alcune gocce di quest'ultimo. Canticchiava ogni tanto motivetti inquietanti con un sorrisino malato sul suo volto, pensando ancora a quel che aveva appena fatto.
Non le importava niente di cosa la gente pensava di lei o di cosa faceva durante la notte, col tempo aveva imparato che alle persona importa sempre di te solo quando ormai è troppo tardi.
Ma Carol non voleva attenzioni in nessun modo, le bastava essere falsa con gli altri e questo già le bastava, inoltre dava anche finte attenzioni (cosa che anche i suoi compagni verso di lei facevano).
Continuò a camminare finché non sentì una strana sensazione. La sensazione di sentirsi osservata. In questi ultimi anni non le era mai capitato di essere seguita da qualcuno, non aveva paura ovviamente solo che questa sensazione le era del tutto nuova.
Si guardò intorno, poi prese la spada e la puntò contro un mucchio di alberi.
-Chiunque tu sia esci fuori immediatamente se non vuoi avere una morte dolorosa e veloce.- nella sua voce non c'era nessun tipo di emozione, fredda e distaccata come sempre e uno sguardo che poteva anche scavarti infondo ai meandri della tua stessa anima.
Carol sentì dei passi avanzare e stringe la presa sul manico della spada. Ancora non sapeva che doveva affrontare e con chi si sarebbe messa alla pari.
-Ma guarda guarda...- da quel mucchio di alberi uscì un ragazzo dalla felpa bianca insanguinata, pantaloni neri come le sue scarpe e un sorriso intagliato sulle guance e gli occhi circondati di nero.
-Sei Carol giusto? La stupida ragazzina che mi porta via le vittime ogni notte...- Jeff lanciò un ringhio sonoro simile a quello degli animali per provare ad intimorirla ma la cosa non funzionò.
Lei appoggiò la spada a terra e scoppiò a ridere tenendosi la pancia.
Non riusciva a crederci che le vittime del famoso Jeff the killer venivano portate via da una ragazzina come lei.
-E tu saresti un killer ricercato?! Oddio ma fammi il piacere... ti ucciderò subito che di te in un paio di giorni non si sentirà più parlare.- sorrise malignamente contro di lui puntando la spada presa da terra.
-PREPARARI A MORIRE!- detto questo si scagliò contro di lui.

...

-PREPARATI A MORIRE!-
Quelle parole lo fecero andare in bestia, forse un misto tra odio e rabbia ma anche delusione. Aspetta che? Delusione? Perché mai doveva essere deluso? Non ce n'era nessun motivo apparente.
Jeff impugnò il coltello saldamente nella mano e prendendo la rincorsa si scaglio contro di lei iniziando a procurarle dei tagli.
Rideva come un pazzo, finalmente il controllo sarebbe ritornato nelle sue mani e quella mocciosa sarebbe sparita una volta per tutte dalla sua vista.
"Jeff uccidi chi ti ha fatto del male...Come hai fatto con la tua adorata famiglia...e tuo fratello Liu" la voce del mostro che era in lui lo fermò dopo che aveva dato una coltellata alla spalla di Carol facendola finire a terra svenuta. Fece cadere il coltello a terra e si guardò le mani tremanti.
Lui non voleva questo, voleva anche smettere di uccidere...ma purtroppo la sua sanità mentale non glielo permetteva.
Non voleva di certo farle del male ma non ci ha visto più dalla ragione e ha fatto quel che ha fatto.
Si sentiva un mostro per questo, il mostro che era in lui lo dominava senza tregua senza mai dargli un attimo di pace vera.
Solo dopo si accorse che stava piangendo, era solito da lui farlo ma non piangeva mai per aver fatto del male a una persona. Questa era la prima volta.
Prese la ragazza in braccio come una sposa e camminando in mezzo alla foresta la portò nella sua casa abbandonata dove la curò.
Non sapeva nemmeno lui il perché di quel gesto, ma da quella notte si sentiva in bisogno di proteggerla.
E darle l'affetto che meritava, perché lui già vedendola a primo impatto capì che aveva avuto un passato doloroso...forse peggio del suo...
Mise Carol sul divano e la fece riposare fino a che non si sarebbe svegliata il mattino dopo.
Jeff invece salì in camera sua aspettando che la ragazza domani si svegliasse.

True smile °JEFF THE KILLER FF°Место, где живут истории. Откройте их для себя