Generata nel ventre siculo della mia terra.
Affondo radici
in terre zuppe di pregiudizio.
Respiro l'aria omertosa
che nulla vede e nulla sente.
E parlo...
Parlo la lingua impavida della libertà.
Quella che vede, che sa ascoltare.
Quella che sente, che prova a spiegare.
Quella che rischia perché vuole cambiare.
Quella che si piega perché non vuole mollare.
Che si spezza
mentre gli altri stanno a guardare.
Daniela Catania
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Poesie lettere e riflessioni.
PoetryRaccolta di poesie, lettere e riflessioni, per tenere vivi i ricordi.