Quel giorno di fine agosto avrebbe potuto essere uno come qualunque altro, dopotutto lei era una ragazza come qualunque altra, o almeno questo era ciò che aveva sempre creduto. La sua era sempre stata una vita semplice, ma purtroppo destinata a finire. Zoë improvvisamente si trova rapita, chiusa in un luogo sconosciuto, trattenuta contro la sua volontà in un Paese straniero e sorvegliata giorno e notte da tre giovani uomini verso cui prova estremo timore. Presto impara a odiare Victor, incapace di sopportare la sua personalità spocchiosa, arrogante e crudele, ma lui è anche l'unico con cui sia costretta a passare il tempo. Lui la istruisce, le racconta tutto sulla loro razza e le rivela un'informazione fondamentale: anche lei è una di loro. Zoë discende dalla dinastia degli Enkelit, gli "angeli della Finlandia", e dato che nel suo sangue scorre una traccia abbastanza forte di quel potere immortale, sarebbe il perfetto sacrificio al rito che i tre si prestano a compiere. L'ultimo giorno dell'anno, infatti, Dimitar condurrà un rituale che aprirà le porte dell'Inferno, per liberare il più pericoloso e sanguinario dio mai esistito: Ankamon. Victor avrà solo cinque mesi per far innamorare Zoë di sé e fare in modo di ottenere la sua fiducia per sfruttare i suoi puri sentimenti e le sue umane emozioni durante il rito. Ma la leggenda non racconta cosa accade se invece dell'angelo è il demone a innamorarsi, non svela cosa succede se un Demonai si ribella alla famiglia, al sangue, per proteggere una Enkelit. Perché i Demonai non si innamorano degli angeli, è contro natura e un'eresia nei confronti del glorioso e leggendario Ankamon. Ma Victor ama Zoë da molto prima che i suoi occhi si posassero su di lei, da molto prima che la sua lingua velenosa attaccasse la sua corazza, e ora che ha promesso nemmeno gli Inferi lo fermeranno dal salvare la sua vera anima gemella.
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