I desideri di un giovane drago

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C'è chi mi crede senza cuore e senza scrupoli, ma chi non ha cuore e chi non ha scrupoli non ha ragione per vivere, tantomeno per governare il mondo, e non si può riuscire in un'impresa che non si vuole veramente con tutti sé stessi. Ecco perché io ho un cuore. Ecco perché ho degli scrupoli.

Cosa se ne fa un essere immortale di tutti quegli anni se non ha la sensibilità per apprezzare il rumore del vento, il canto degli uccelli, la gloria dell'arte e il sapore del sangue sulla lingua? In particolar modo è dell'arte che voglio parlarvi.

Prima dell'isola di Horn, la mia idea di ciò che uomini e draghi possono creare era rudimentale, confusa. Sapevo che essi possono costruire case grandi e piccole, oggetti per raccogliere l'acqua, corde e gabbie per intrappolare le bestie e i loro simili, posate per portarsi il cibo alla bocca e libri in cui scrivere quanto denaro è servito a comprare certe cose, ma non avrei mai immaginato che le case potessero essere sontuosi palazzi, adorni di statue protese verso il cielo, che mulini le cui pale catturavano il vento potessero costellare i profili delle colline, tremando come fiamme scarlatte contro il tramonto, che le bestie potessero essere sellate e adornate di finimenti scintillanti intrecciati di fili d'oro, che i libri potessero contenere disegni capaci di narrare la storia del cielo e di tutte le sue stelle, le gesta dei draghi e la forma delle erbe.

In un luogo governato dai draghi, tutto era bellezza.

Noi piccoli fummo portati ad assistere alle lezioni di un umano che solo all'apparenza era giovane, ma che in realtà era più anziano di Euroboro essendosi legato ad egli quando aveva solo quindici anni e avendone dunque tratto il giovamento di invecchiare tanto lentamente quanto un drago.

L'umano aveva le orecchie stranamente aguzze e il collo lungo e aveva un nome che non ho mai imparato e dunque non posso ripetervi. L'unica cosa che ricordo chiaramente di lui, come se potessi udirla adesso, era la sua voce, un tono cangiante e che pareva il canto di un usignolo mutatosi nel timbro di un umano maschio.

Con quella voce, l'umano di Euroboro ci istruì su molte cose, anche se, essendo considerato sordo, io ero dispensato dalle lezioni e potevo andare dove volevo quando volevo. Tuttavia, fingendo di sonnecchiare, con gli occhi socchiusi e sdraiato su una vecchia sedia mezza sfondata, anch'io ascoltavo tutto ed imparavo.

Ciò che appresi in quei giorni fu molto e fu stupefacente: riscrisse il mondo e mi fece capire cos'erano davvero gli esseri umani, come funzionava la loro società e perché mai si fossero legati ai draghi.

Draghi e umani avevano alcune stupefacenti somiglianze e tuttavia erano e sono profondamente diversi. I draghi avevano dimensioni e forza, un'intelligenza animale e istintiva, mentre gli umani erano più cerimoniosi e rapidi, piccoli e scintillanti come aguzze schegge di metallo. I draghi, con la loro mole ingombrante, invidiavano la capacità degli umani di infilarsi dappertutto, di poter entrare nelle caverne e di poter spostare i loro piccoli corpi con tanta rapidità e senza il bisogno di un sostentamento corposo come quello dei draghi, così fecero la cosa migliore che avrebbero potuto fare: si presero gli umani. Quando un drago e un dragoniere, dopo anni di coesistenza, imparano a conoscersi a fondo, essi possono scambiarsi di corpo con il solo pensiero e il drago può muoversi nel corpo di un essere umano e l'umano nel corpo di un drago.

Questi non erano gli unici vantaggi nel legarsi ad un essere umano, ma di certo era la cosa che più mi affascinò. Cambiare il proprio corpo, scivolando più veloce di un serpente dalla propria vecchia pelle, per poter divenire qualcos'altro... sebbene non amavo l'idea che un umano potesse usare il mio corpo, era un concetto che mi si fissò nel cervello come un chiodo.

Iniziai a cercare il mio umano, ma tutti quelli che vedevo mi parevano... inutili. Giocattoli vecchi senza nerbo e senza intelletto, come se i migliori fossero già stati tutti presi.

Io sono il Drago [Vincitore Wattys 2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora