capitolo uno

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Importante!!! Il capitolo che segue è un capitolo non editato, che nella pubblicazione del romanzo ha subito qualche piccola variazione.
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La suoneria squilla incessantemente, ma la mia testa è altrove,la sento in lontananza mentre con le mani ripasso ogni zona rossa del mio corpo.
I ricordi esplodono nella mia mente facendomi rivivere le ultime due ore.
Tutto è iniziato in un turbine di emozioni, lui arrogante e bello da morire, io una semplice ragazza con sogni nascosti.

Ho odiato Simon il primo giorno che ci siamo conosciuti, ho iniziato a lavorare come stagista in uno studio legale nel centro di napoli.
Lui entrò un giorno per parlare con Marco il mio capo, doveva valutare la sua situazione matrimoniale per decidere se valeva la pena fare il divorzio.

"Signorina stia più attenta!" Mi disse con arroganza quando per sbaglio gli finì contro. Mi osservava dall'alto del suo metro e novanta, i capelli biondi curati che gli ricadevano leggermente sulla fronte, e quei occhi azzurri, freddi impenetrabili mi guardavano quasi cattivi.
Un brivido mi invase appena fece scorrere il suo sguardo sul mio corpo, le spalle larghe e il fisico robusto mi fecero venire uno strano formicolio nel basso ventre.

Mai quel giorno avrei pensato che lui, sarebbe stata la mia rovina.
Io una semplice ragazza, avevo ventitré anni quando l'ho conosciuto e tanti sogni e desideri.
Proprio io che non avevo voluto amori inutili e banali, io che pensavo al sesso come una cosa volgare.
Volevo l'amore, la dolcezza ma poi ho amato il peccato e le sue sfumature. 

"Pronto" dico con voce strozzata a causa della gola dolorante.
"Non ti avevo detto che dovevi chiamare appena tornavi a casa!"
"Non rompere Simon, sto a pezzi. Per colpa tua non riesco neanche a camminare e mi hai riempito di lividi stronzo!" Gli dico acida, anche se mi fa impazzire quando mi morde.
"Mentre ti scopavo non sembravi dispiaciuta" risponde lui con un ghigno.
"Simon"
"Si Chiara"
"Ne ho ancora voglia" gli dico accarezzando piano la mia entrata, sono completamente nuda sul letto, il suo odore addosso non fa che eccitarmi sempre di più.
"Sei una troia incontentabile"
Ringhia eccitato quanto me.
Stacco la chiamata e lo richiamo con la video chiamata, lui è lì nel suo ufficio dannate bello con la camicia un po' aperta, la sua carnagione chiara e i pochi peli che si vedono mi fanno tremare dalla voglia.

"Vedo, che sei già pronta" sorride fissandomi dallo schermo, allunga la mano sotto la scrivania e inizia a masturbarsi mentre mi guarda.
Non posso non aiutarlo, e so già cosa vuole. Metto il telefono contro la testiera del letto e mi giro in modo da dargli una visione perfetta del mio culo.
Prendo un po' d'olio e inizio a massaggiare prima un gluteo poi l'altro, lo sento ansimare e imprecare.
Così accontento i suoi desideri e inizio a pompare con un dito dentro.
Mi fa male, visto che non ho mai voluto fare il sesso anale, ma mi eccita terribilmente. So che me la farà pagare, visto che desidera ardentemente scoparmi il culo e io glielo nego sempre.
"Vai troia, infila il dito più dentro, cazzo mettine un'altro e scoparti pure avati" mi urla mentre con l'altra mano  entro nella fessura fradicia e inizio ad ansimare. Non dura molto sentendo i miei ansimi e viene come un matto.

Mi fermo e giro per  osservare il suo viso soddisfatto con quel sorriso perfetto, gli do' la visuale del mio seno e collo completamente rossi per i suoi segni.
"Sai tesoro, vado a fare una bella doccia" gli dico passeggiando il collo.
"Voglio vederti venire" quasi ordina.
"Lo farò quando ne avrò voglia" rispondo staccando la chiama mentre lui impreca.

Alzandomi dal letto ammiro la mia figura allo specchio, accarezzo i miei seni della giusta misura e lascio ondeggiare i lunghi capelli castani.
Prima di incontrare Simon odiavo il mio corpo, anche se non c'è ne motivo.
Sono alta un metro e settanta, fisico snello e formoso, il viso leggermente allungato con labbra carnose, i miei occhi nocciola si soffermano ancora sui segni di morsi sparsi sul mio corpo.
Un flashback mi fa rivedere Simon mentre mi tiene ferma sulla sua scrivania.
Le mie mani bloccate dalla sua, mentre affondava dentro di me senza pietà, stringo le gambe imponendomi di non eccitarmi ancora di più.

Mi preparo un bagno caldo e mi ci immergo con grande gioia, domani è domenica ne approfitto per riposare. Dovrei passare a casa dai miei ma non ne ho molta voglia, magari domani sera vado a ballare, tanto lui starà con la moglie.
Una fitta mi fa rabbrividire al pensiero di Simon che fa l'amore con lei.
"Che cosa sto facendo" mi dico mettendo le mani sul viso.
La tensione e tanta e non so fino a quanto potrei reggere questa situazione, io ne sono innamorata, ma lui? Lui fa di me ciò che desidera, senza preoccuparsi di quel che provo.
Sono solo una stupida, devo troncare questa malsana relazione.

"Quante volte ti ho detto di non staccare il telefono mente parlo" salto urlando e mi porto le mani al petto.
Simon è appoggiato alla porta, ha le maniche della camicia arrotolate fino ai polsi e mi guarda maligno.
Dannazione al giorno che gli ho dato le chiavi.
"Ma sei scemo? Mi hai spaventato coglione" urlo alzandomi di scatto e coprendomi con l'asciugamano.

"Questo non ti serve" esclama lui tranquillo togliendolo dal mio corpo.
La sua voce è bassa e roca, passa le dita sul mio collo che le sue mani stringevano con forza poche ore prima.
Osserva i lividi soddisfatto, e un sorriso sadico si insinua sul suo viso da angelo.
"Quante volte ti ho detto di essere ubbidiente Chiara" sussurra al mio orecchio.
"Io non sono il tuo giocattolo" gli rispondo rimarcando bene ogni parola.
"No, non lo sei, sei la mia troia. Solo e sempre mia, perché se ti trovo con un'altro sai cosa ti succede?" Chiede cattivo e minaccioso.
Scuoto la testa per farlo continuare, ma lui mi afferra i capelli dietro la nuca e mi costringe ad inginocchiarmi ai suoi piedi.
"Meglio che non lo scopri piccola mia"
Si sbottona il pantalone e lascia uscire il suo membro duro e pulsante, non posso non accontentarlo.

Lo prendo con delicatezza, lascio che scivoli nella mia bocca fino in gola, è lungo e molto largo inizio a succhiare e a dargli piacere con lentezza, con una mano mi aiuto a masturbarlo mentre con l'altra sollecito le palle.
"Chiara!" Ringhia lui incitantomi a prendere velocità.
Continuo a muovermi sempre più veloce aiutata dai suoi movimenti del bacino, viene urlando e stringendomi con forza i capelli. Il suo seme  caldo inonda la mia bocca ha un sapore acro e forte che mi piace da morire.
"Ingoia tutto troia" ansima tra i denti
Ingoio senza fiatare ma non mi fermo, continuo a succhiare il suo membro che ora è leggermente più rilassato.
Simon si lecca le labbra e sembra intenzionato ad accontentare i miei desideri.

Mi trascina quasi di peso sul letto, mi afferra le gambe aprendole al massimo e inizia a divorare la mia intimità, succhia lecca e morde come un pazzo furioso.
Nonostante oggi abbiamo passato due ore a scopare sembra che non lo faccia da una vita, mi spettano altre ore di sesso selvaggio e amore perverso, penso mentre Simon si alza per entrare con un colpo secco facendomi urlare dal piacere.

Deliziose Perversioni (Completa) Where stories live. Discover now