- Cosa? E perché? - Era stato stabilito che si sarebbero mosse insieme alla ricerca di Niels e Astra, dove può essersi cacciata ora quella ragazza? Oh, no... no. Non può essersi già fatta scoprire. Sarebbe un disastro. Tutto, ma non quello.
- Non dirmi che... - non fa in tempo a finire la frase che un boato perfora l'aria, costringendola a tapparsi le orecchie. Si batte una mano sulla fronte.

- Non dovresti incontrare pericoli grazie a lei. Non pensare a cercarla, corri!

Scuote la testa. Non può permettermi di esitare e lo sa bene. Amy non verrà, deve rassegnarsi e questo posto non si esplorerà certo da solo.
Comincia a camminare rasente al muro, per sicurezza, così le sarà più facile attivare i miei poteri per nascondersi. Può darsi che ancora non sappiano che le intruse sono due, non deve demoralizzarsi.

Come Jeremy le ha detto di fare, Marlene corre. Corre finché non resta più aria nei polmoni, finché le gambe non iniziano a far male, svoltando angoli, evitando scatoloni abbandonati lungo la strada e con in mente un solo nome.

Niels, resisti.

***** *****

Droidi. Non bastavano cinque tra pistole e altre armi da fuoco di vario genere, ora ci volevano anche i robot. Non sono come quelli che si vedono nelle serie tv, con braccia e gambe: si tratta di esserini minuscoli, dalla forma di metà pallone da rugby tagliato in senso verticale. Sono grigi, con delle parti cave lungo tutto il perimetro, e quando una donna dalla pelle scura ne ha schiacciato uno contro il muro Amy ha pensato addirittura di avere a che fare con un ordigno. Quando poi quel minuscolo affare ha iniziato a ronzare ed emettere raggi laser, ha avuto all'incirca tre secondi prima che i terroristi ci si mettessero anche loro e prendessero a sparare.

Amy non ne può più. È con le spalle al muro, letteralmente, tentando disperata di parare i proiettili roteando il suo bastone fra le mani e tentando nel frattempo di schivare laser provenienti da quattro diverse angolazioni. Se non fosse per il suo potere probabilmente sarebbe già stata fatta fuori, ma anche così non sa quanto resisterà. Se non contrattacca è finita, la batteranno di sicuro in resistenza. Quanto dannatamente desidererebbe avere un'arma a lunga distanza... Marlene sarebbe stata di sicuro più adatta di lei a gestire una situazione come questa. A un tratto un bruciore alla gamba le strappa un urlo, il dolore che si sparge per tutto il corpo. Abbassa lo sguardo: la tuta è strappata sulla coscia, ma non c'è segno di proiettile.

- Mi serve aiuto! - Esclama. Chiunque, non importa chi arrivi, ma per favore, qualcuno le dia una mano. Jeremy le ha detto che Marlene sta ancora cercando Niels ed Astra e che deve tenere queste persone qui, ma non può farcela da sola.

Un uomo ridacchia. Si trovano in un magazzino estremamente spazioso e loro sono quattro, più la donna; quasi ognuno di loro ha piazzato un robot. Sono appostati a sparare in luoghi più o meno lontani tra loro, tranne due, e nessuno sembra abbastanza scoperto da permettere ad Amy di tentare un attacco... beh, se avesse un oggetto con cui attaccare. Mollare il bastone per un attimo soltanto significa finire crivellata di colpi.

- Credo che solo il Signore possa tirarti fuori dal guaio in cui ti sei ficcata, mocciosa - continua il terrorista di prima. È l' unico a non indossare un camice da laboratorio e guarda caso il migliore a sparare, oltre che quello che pare essere fornito di più munizioni. A quanto pare non badano a spese per la sicurezza.

Amy lo ignora mentre una smorfia dovuta alla stanchezza le si disegna in volto. Non ce la fa più, è sfiancata. Le manca l'energia anche per continuare a respirare, se non arriverà un altro Guerriero sarà finita. Con la coda dell'occhio guarda un mini-robot nell'angolo della parete. Per evitare di essere almeno nella traiettoria di uno di quegli affari, spicca un balzo verso sinistra. La donna e due scienziati hanno esaurito i proiettili da un po', ma gli altri individui non accennano a fermarsi.

Code Lyoko: past recallsWhere stories live. Discover now