3 -La parabola del mondo

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Nel 2088 Real aveva venticinque anni, la crisi del vecchio mondo occidentale, iniziata più o meno attorno al 2000 aveva disegnato la sua parabola discendente con una lentezza esasperata, grazie a un sistema blindato che governava da circa un secolo, che combatteva e bloccava quella spinta naturale alla liberazione che spingeva dal basso. Il mondo era sotto il comando di clan, sette, circoli di affiliati, quanto più possibile chiusi, che ammettevano nuovi membri per opportunità o per parentela, che lottavano fra loro per la supremazia, chi riusciva a farne parte era un potente. L'umanità era nelle mani di organizzazioni mafiose su scala mondiale, e questo lo si poteva riscontrare nei governi, nelle organizzazioni economiche, in quelle religiose, e anche nelle aziende, nei posti di lavoro, nella relazioni sociali. La cultura del mondo era quella mafiosa, e governava su tutto il pianeta. Politiche finanziare di copertura, strategie internazionali per distogliere dai problemi, controllo dell'informazione, violenza, guerre, terrorismo, ma per quanti termini io possa elencare gli unici che riassumono sono bugie, recite, farse, distorsione della verità, mancanza di verità, e per mantenere il controllo beni non indispensabili mantenuti indispensabili. Il petrolio era solo un liquido nero altamente viscoso, e fortemente tossico, l'oro un materiale giallo molto resistente, completamente inutile nella vita di ognuno, e il grano un cereale che potrebbe crescere naturalmente anche nelle aiuole delle autostrade, infine trasformato in un prodotto chimico, per funzionare come un universale cemento alimentare, e sopra ogni cosa le droghe, quelle chimiche, quelle naturali, che si nascondevano ovunque, in tutte le false promesse di felicità. Merci che facilmente si potevano scambiare con veloci movimenti di capitali. Le religioni rimanevano a presidiare e proteggere il potere, fedeli all'unico dio comune, il denaro, per non perdere peso e moneta. Falsi uomini politici con finte promesse di cambiamento, saltimbanchi, attori, imbonitori, professionisti dello spettacolo, per giocare sempre allo stesso gioco, quello più antico di tutti, quello del potere, del possesso della violenza e della legge del più forte. Sì, è vero, qui e là, forse vivevano tante brave persone, che semmai non facevano del male a nessuno, anzi alcuni addirittura erano utili e aiutavano gli altri, avevano sani valori, ma la favola che fossero più felici era un'ennesima bugia. Avevano tutti una traccia di tristezza nello sguardo. Qualcuno diceva che tutto era stato definito e disegnato fin dall'inizio, cioè che alla fine tutti fossero d'accordo, ma Real non riusciva ad appassionarsi a quello che non riusciva a leggere con la chiarezza della ragione, e in certi luoghi il torbido offuscava tutto.

Si era laureato in ingegneria perché era oramai fuori moda, i soldi si facevano in altro modo, ma quello che più colpiva di lui erano i suoi occhi azzurri e la sua espressione da bambino.

Per tutto questo in quel momento Real pensò che non sarebbe riuscito a immaginare Marina nel suo futuro inesistente, ma per un attimo attese, colpito da uno strano pudore. Cercò di conservare il dubbio, sentì che stava per perdere il controllo, il cuore gli diede un paio di scossoni dall'interno con dei battiti più violenti, poi strinse gli occhi per trovare riposo.


Nonna Adele fece ritorno al suo casale, lasciò le scarpe sporche di fango fuori la porta, girò la chiave nella toppa con lentezza, per non fare rumore. All'interno si diresse verso il bagno, si spogliò nuda, evitò di guardarsi allo specchio, e quando sentì l'acqua calda scorrere sulla pelle fu costretta ad osservare il suo corpo flaccido per il passare del tempo e la poca cura.


Maria, mentre scendeva per le scale del suo palazzo, fissò con più attenzione le sue scarpe, poi, infastidita, si impegnò a guardare altrove. Poteva anche camminare più lentamente, era in anticipo.

C'era qualcosa che non andava, e non riusciva a capire cosa fosse: le scarpe erano il punto debole, non le piacevano, sapete ci sono quelle donne che le allineano in fila su scaffali di legno illuminati, quelle con i tacchi a spillo, ma se lei avesse potuto uscire con le pantofole lo avrebbe fatto.

The Lamb Lies Down - Chapter I - Red RainWhere stories live. Discover now