Capitolo 2

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Il damerino sboccato, all'improvviso, riprese vita.

– Che città di merda – disse. Non stava più parlando al telefono. Ora aveva deciso di pensare a voce alta. – Prima o poi la mollo. Qualsiasi posto è meglio di Milano. Me ne vado su qualche isola del cazzo e me ne sto tutto il giorno con il pacco al sole, alla faccia di questi animali di merda. Sicuro che lo faccio.

Inetta sanguisuga, si disse Lorieri. Erano le persone come questa a tenere zavorrato al medioevo questo paese. Coloro che possedevano i mezzi per far progredire la società, ovvero soldi e potere, erano loro stessi il cancro che la stava condannando alla decadenza.

Sentì montargli la rabbia.

Brutto segno.

La prima conseguenza fu che il taxi rallentò e iniziò ad allungare il percorso. Prima di far scattare la corsa speciale, Lorieri voleva studiare meglio il passeggero, verificare che fosse lucido e non sotto l'effetto di qualche sostanza, alcol o droga che fosse. In quel caso, si sarebbe rilassato. Uno stato mentale alterato porta a dire cose che una persona non si permetterebbe mai in condizioni normali. Oltretutto un tossico o un alcolizzato erano già stati puniti a sufficienza dal destino per meritare di peggio.

– Non sa quanto ha ragione – disse Lorieri rivolto allo specchietto retrovisore.

– Scusa? Stai parlando con me?

– Sì. Milano è proprio una città di merda, se lo lasci dire da uno che la gira tutte le sere.

– Lascia stare, non hai nemmeno idea della merda che mi tocca spalare ogni giorno. Tu te ne stai tranquillo seduto qui, con la tua bella radio accesa.

– Non creda, signore. Una volta forse era più semplice, ma ora con tutta la feccia che c'è in giro anche il nostro lavoro è diventato pericoloso.

– Forse. Ovunque ti giri c'è una scimmia, sembra di essere in Africa. Ci manca solo che piantino le palme e i banani nelle vie del centro.

– Già. Pensi che quando ricevo una chiamata da certi quartieri spesso non rispondo. Sai come ci entri, ma non come e se ci esci.

– Questi posti bisognerebbe tirarli giù con la dinamite. Un bel botto, le ruspe e si costruisce un bel giardino.

– Sarebbe fantastico.

Il tizio sembrava lucido. Le ultime cose che aveva detto, in fondo, non erano neppure così distanti dal pensiero di Lorieri.

– Oltretutto – continuò il tipo – tutte queste scimmie fanno crollare il commercio. Abbassano gli standard di spesa della popolazione. La gente con i soldi lascia la città. Le scimmie prendono il loro posto e i commercianti sono fregati.

– Anche lei, signore, è un commerciante?

– In un certo senso. C'è sempre meno gente in grado di permettersi quello che ho da offrire, non so se mi spiego.

Lorieri rimase a fissare lo specchietto. Non aveva bisogno di rispondere. Certo che si era spiegato. Eccome. Non c'era da meravigliarsi che si fosse lasciato andare a una tale confidenza. Lo facevano quasi sempre. Il taxi per molti diventava una specie di confessionale, una bolla di sicurezza separata dal resto del mondo.

– Tempi difficili, è sempre più complicato rimanere a galla in questo schifo.

– Hai ragione, cazzo. È proprio uno schifo.

– Chissà che casino sarà per lei trovare la clientela giusta.

– Non sai quanto.

– Internet aiuta?

– In parte. Per chi vuole divertirsi in compagnia sì, ora si fa tutto così. Ma per il resto, continua a funzionare la vecchia maniera. Ed è un gran casino.

– Sa, in passato ho militato un po' nel suo settore, prima di prendere la licenza. Aiutavo un amico. Atri tempi.

– Perché adesso fai questo schifo di vita?

– Il mio amico ha voluto esagerare e l'hanno fatto fuori. Di me nessuno si è interessato e ho deciso di cambiar vita finché ero in tempo. I soldi che avevo messo via mi sono serviti per la licenza.

Dopo anni che la raccontava, questa storia suonava sempre più credibile. Anche questa volta il babbeo di turno aveva abboccato.

– Sai cosa ti dico? Forse hai fatto bene. Mi sa che vivi più sereno tu di me. Certo, io posso permettermi quello che voglio, ma a che prezzo?

– Amico, quanto manca? Sembra una vita che siamo in giro. Mi fanno male le gambe.

– Ci siamo quasi, non si preoccupi, vedrà che fra poco avrà tutto il tempo che desidera per sgranchirsi le gambe e il resto.

Corsa specialeWhere stories live. Discover now