Tutto Questo È Solo Un Sogno

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"Solo colpa tua"
Vedevo tutto nero, non capivo cosa stesse succedendo.
Di chi era quella voce?
Dove mi trovavo?
Cosa mi stava succedendo?
Non riuscivo a capire nulla, solo urla e pianti.
Ma, tutto ciò era un sogno, vero?
-È solo uno stupido sogno!- dissi ad alta voce.
Qualcuno mi mise una mano sulla spalla, ma non avevo il coraggio di girarmi.
Era tutto buio, ma ero in una stanza tutta bianca.
Non capivo cosa stesse succedendo, non capivo cosa stavo vivendo.
-È solo un sogno vero?!?-
Non ricevetti risposta.
Scossi la mano dalla mia spalla, e senti delle unghie molto affilate sfiorarmi la pelle.
Erano Nere. Molto nere.
La pelle era molto chiara, ma le unghie...
...le unghie erano di un nero ancora più scuro della pece.
Non si vedevano quasi.
Mi stavo girando.

-Jo! Jo! Jo!-
Mi misi a sedere.
Sophie mi stava guardando negli occhi.
Era preoccupata.
Aveva gli occhi lucidi, molto lucidi.
Ero nell'infermeria di casa.
Sophie aveva avuto un passato da infermiera, quindi era in grado di guarirmi in caso di malattia.
Sapeva fare di tutto.
Sapeva cucinare, stirare, pulire, disinfettare...
Non sapeva disegnare però.
Quella era la sua unica pecca.
Ma mi andava bene così.

-Cosa è successo?-
-Stavi andando in camera e sei svenuta sulle scale. Mi hai fatto prendere un colpo-
Non mi ricordavo niente.
-Non ricordo nulla-
-È normale tesoro, hai colpito la testa, presto ricorderai tutto-
-Ero in una stanza oscura e una mano mi aveva toccato la spalla.
Quando mi sono girata, ti ho visto.
Qui.
Vicino a me.
Non ricordo nient'altro. Tutto il resto sono solo immagini sfocate-
Noto che le lacrime le stanno rigando il viso.
-Cosa c'è? Cosa ho detto di male?-
-Niente, non ti voglio spaventare, non ci pensare più, forse un giorno lo scoprirai-
Sospiro e mi alzo. Vado in camera e guardo il soffitto.
Cosa mi stava nascondendo? Cosa poteva essere quel mistero?
La mia mente venne invasa da questi pensieri.
Forse ero diversa?
Questo pensiero mi fece ricordare le parole che mamma mi aveva detto prima di partire. Avevo le lacrime agli occhi.
Forse questa sarà l'ultima volta che ci vediamo quindi ricordati bene queste parole: "Sei Speciale E Diversa Da Ogni Altro Essere Umano, Ma Non Ti Spaventare, A 15 Anni Capirai"
Cosa intendeva con "...E Diversa Da Ogni Altro Essere umano..."?
Era una metafora o un senso completo?
La mia mente iniziò a rallentare, fino a che non si spense in un profondo sonno.
-Jo! Svegliati o farai tardi a scuola-
Mi diressi verso il bagno e quando entrai, un essere con le ali bianche mi osservava.
Nella mia gola un urlo venne spento in un batter d'occhio.
Questo strano essere sembrava un umano, ma aveva delle splendide ali dietro la schiena.
Era identico a Lara, ma aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi.
Le forme del corpo, le lentiggini, la forma del viso e il taglio di capelli erano uguali a quelli di Lara.
-J...Jo?- disse con voce strozzata.
Aveva le guance bagnate di lacrime e portò le mani alla bocca, come per evitare che un urlo le scappasse.
-Chi....chi sei?- chiesi con voce tremolante
-La.....Lara sei tu?- Dissi dopo qualche secondo.
Annuì con la testa e distolse lo sguardo.
-Lara ma... perché hai quelle ali?
-Oggi è il tuo compleanno Jo, e volevo farti gli auguri, ma appena mi sono svegliata ho visto il letto piene di piume, erano delle mie ali.
Mia madre mi ha spiegato che quando la mia coetanea preferita avrebbe compiuto 15 anni io sarei diventata angelo, e questo mi ha fatto capire che non amavo davvero Julian-
-Julian?!?-
-Si, tu ami Adam come io amo Julian-
-Ma io, io li avevo solo sognati-
Sbiancai all'improvviso e Lara se ne accorse, così iniziò a ridacchiare.
-Questo è ancora un sogno, non preoccuparti, se qui ti fai male nella realtà non soffri, o almeno non fisicamente...-
La guardai insospettita
-se ti fai male fisicamente qui, nella realtà ti fai male psicologicamente-
Stavo cercando di capire cosa stesse succedendo.
Ero nel MIO sogno!
Ancora non capivo.
-Ma a tutti succede di avere le ali?-
-No, non a tutti.
Solo a chi, come noi, fa parte di una "speciale famiglia".-
Le sue ali iniziarono a prendere fuoco, ma a lei poco importava.
-Le tue ali!- dissi preoccupata
-Non preoccuparti, è normale.
A volte mi dimentico di controllarle- Ridacchio divertita e lei inizia a parlare.
-Quando io compirò gli anni, anche a te compariranno le Ali, o almeno spero.
Se compariranno, vorrà dire che mi vuoi bene, se no vuol dire che non hai affetti importanti della tua età-
-Ovvio che ti voglio bene! Diventerò anche io un'angelo stupendo come te-
-Le tue ali inizieranno a brillare come le stelle, dato che è quello il tuo elemento-
Disse con un sorriso sulle labbra.
Dovevo solo aspettare, fra due mesi sarei diventata un angelo.
-Comunque, Buon Compleanno-
Quelle parole mi sarebbero rimaste impresse nella mente per sempre, non le avrei mai dimenticate.
-Fra due mesi saremo uguali-
-In questo periodo di tempo, io sarò via, non ci vedremo per tutti questi mesi-
-Dove andrai?-
-Molto Lontano-
Abbasso lo sguardo triste, lei se ne accorge e dice
-Non ti preoccupare, solo due mesi e saremo insieme- sorride felice e io ricambio, ma all'improvviso penso
-Ma le nostre famiglie? Dovrò abbandonare Sophie e Aseliph?-
-Si...- abbassa lo sguardo e versa una lacrima, stava pensando alla sua famiglia.
Io avevo da abbandonare solo Sophie e Aseliph, ma lei doveva lasciare i genitori, la sorella Giuly e tutte le serve.
Il suo dolore era immenso.
-Allora ci si rivede fra 2 mesi mia cara-
Dissi con un sorriso, e lei smise di piangere
-Si amica mia...-

Sotto La Stella Di KalisDonde viven las historias. Descúbrelo ahora