Capitolo XI

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Adelia iniziò a vomitare sul pavimento, le lacrime scivolavano via dalle sue iridi, lo stomaco si contorceva procurandole un dolore insopportabile.
Lucifero teneva i capelli della ragazza dietro affinché il vomito non si legasse con i capelli rossicci.

Nell'angolo più remoto della stanza, il ragazzo che disse loro chi aveva ucciso tutti, non smetteva di tremare come una foglia pronta a cadere dall'albero che l'ha ospitata.

Appena Adelia finì si accasciò appoggiandosi al muro e lasciando che le lacrime segnassero il loro passaggio sulle sue gote.

Lucifero si diresse verso il giovane e gli prese la mano aiutandolo ad alzarsi.
"Cos'è successo? Ti conviene rispondere sinceramente, altrimenti il patto salta e ti ritroverai tra le fauci infuocate di Cerbero!"
Il giovane iniziò a piangere disperatamente inginocchiandosi e pregando Lucifero di non fargli nulla.

"Ci stavamo preparando per la nuova Witch quando all'improvviso gli angeli sono arrivati attraverso le pareti e hanno ucciso tutti!" urlò tutto d'un fiato il giovane.

Lucifero non gli credeva, non credeva a nessuno. L'ultima volta che lo aveva fatto è stato spedito al centro della terra.

"Io non ti credo! Gli angeli non possono arrivare qui! Non nel mio territorio!"
Adelia si alzò con non poca difficoltà e si diresse verso i due uomini rischiando più volte di cadere inciampando sui cadaveri. I brividi percorrevano tutto il corpo ogni volta che il suo sguardo si posava sui loro volti pallidi, i loro occhi bianchi senza traccia di colore, solo bianco.

"Ha ragione" non sapeva come, non sapeva perché ma sentiva che il ragazzo aveva ragione.

Istinto? Sesto senso femminile? Non lo sapeva.

Adelia squadrò da capo a piedi il ragazzo. Era molto più alto di lei, i tratti del volto erano spigolosi, gli occhi erano bianchi, non c'era alcuna traccia di nero nei suoi bulbi oculari.
Il corpo asciutto lasciava poco spazio all'immaginazione, una tartaruga si intravedeva attraverso il tessuto della maglia bagnata di sudore.

Lucifero la guardò intensamente negli occhi mentre lei preferiva evitare il suo sguardo penetrante.

"Senti. Loro non lasciano mai nessuno vivo, sono spietati, sono angeli."
Il ragazzo sospirò esasperato, stufo della situazione in cui si trovava.
"Mi hanno lasciato qualcosa... Mi hanno detto di lasciarti un messaggio"
"Quale?"
"Hanno detto:' a Lucifero che l'ora è giunta, la luna sta raggiungendo la posizione perfetta, manca poco. Se vuole uno scontro onesto, allora deve raggiungere il tempio sacro di Lei con non più di 4 membri del tuo clan.'"

Lucifero rise come se avesse sentito la battuta più divertente al mondo.
"Onesto? Lui, onesto? Ma per favore! L'ultima volta che abbiamo fatto uno scontro 'onesto' lui mi ha spedito sotto terra!"

"Questo non ha più niente a che fare con me! Io me ne vado a farmi una vita!"

Lucifero gli prese il polso della mano e gli impedì di muoversi. Non importava quanto si dimenasse il giovane, non sarebbe riuscito a liberarsi facilmente dalla presa dell'Angelo caduto.

"Lui ha detto che vuole uno scontro con 4 membri? Bene. Sorpresa delle sorprese, tu sarai il fortunato numero uno!"
"Ma non è giusto! Non puoi costringermi!" urlò il giovane.
"Vuoi vedere Luke? Vuoi vedere?"
Luke iniziò a tremare leggermente a causa della paura che provava per colpa di Lucifero.

Adelia guardava confusa tutta la scena, mentre nella sua testa c'era un vortice di pensieri e ricordi confusi che portavano ad una sola domanda: come ci sono arrivata qui?

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Avevano saltato il giorno di allenamento e Lucifero ha deciso di mandarli a casa. Adelia e Luke non si sono rivolti la parola neanche per sbaglio. Una era imbarazzata, l'altro era arrabbiato. Appena giunti a quella che Lucifero chiamava casa, in realtà sembrava una vera e propria villa, i giovani si sono diretti verso la cucina: una stanza larga occupata dai soliti mobili tipici di una cucina e un isolotto di banconi su cui c'era un vassoio di panini insieme a Kyle e Lauren che teneva il tempo.

"Com'è andata il primo giorno di allenamento?" Chiese Lauren su di giri mentre Kyle cercava di mangiare in meno tempo possibile, circa un centinaio di hamburger provenienti dal MC Donald's.
Adelia non riusciva a rispondere, ancora sotto shock per ciò che aveva visto e sentito.

Lei non aveva mai pensato a Dio come un nemico. Sua madre era cattolica ma non aveva mai costretto Adelia a fare la prima comunione o cose così.
Lei credeva in Dio e gli chiedeva aiuto quando ne aveva bisogno ma non avrebbe mai pensato che fosse... Un assassino.

"Benone. Gli angeli hanno fatto irruzione e hanno sterminato tutti tranne me." Rispose ironicamente per lei Luke. Finite di pronunciare le parole Kyle rischiò di morire soffocato da un boccone di un panino mentre a Lauren cadde il telefonino usato come cronometro.

"COSA?!" Urlarono all'unisono.
"COS'È SUCCESSO?!" Urlarono nuovamente in simbiosi.
Si scambiarono un'occhiata che presagiva una piccola lite imminente.
"NON MI COPIARE! SMETTILA!" Il gioco continuò per circa un quarto d'ora tra sguardi pronti a spargere scintille.

"Ragazzi, smettetela. Non avete ancora sentito nulla: Ci sarà nuovamente un'altra battaglia e stavolta Lui vuole un combattimento equo 4 contro 4."
"Oh, no." disse esasperata Lauren.
"Puoi dirlo forte" disse Kyle incrociando le braccia al petto.
"Soprattutto perché saremo noi quei 4." Disse Adelia intromettendosi nel discorso.
"Già..." Aggiunse Luke.
"Cerchiamo di non pensarci. Abbiamo ancora qualche mese di tempo." disse Kyle pensoso.
"Come fai a saperlo?" chiese Adelia curiosa come un bambino in cerca di avventure.
"Hanno sempre combattuto durante un'eclissi lunare, quando le tenebre prendono possesso del mondo e la magia prende vita."
"In ogni caso... Non hai battuto il record di 'mangiatore di panini più veloce degli inferi', perciò penitenza" Cercò di sdrammatizzare Lauren.
"Ma non è giusto! Mi hanno distratto!" cercò di protestare Kyle ma causò soltanto risate varie da parte dei compagni.

Adelia rise ma sapeva che qualcosa non andava. Sentiva una morsa allo stomaco incapace di dissolversi nel nulla. Quando questa sensazione si faceva viva in lei significava che c'era qualcosa che doveva sapere, era la sua curiosità.

"Che legame c'è tra Lucifero e Dio?" Chiese d'un tratto.
"Non te l'ha detto?" Disse sorpreso Kyle.
Adelia fece cenno di no con la testa.
"Cosa?"
"Lucifero e Dio sono fratelli."

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Non dico nulla... Lascio spazio alla vostra immaginazione.
"ψ(`∇')ψ

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⏰ Last updated: May 04, 2017 ⏰

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