T I T A N I C - T R A T E E I L M A R E

Com'è piccolo il mondo

Gli steward si apprestarono a portare i bagagli in stanza sotto le accurate indicazioni di Hannah che era sempre veloce e ordinata. Precisamente spiegò loro cosa andava riposto nel guardaroba e cosa invece andava lasciato fuori e, in men che non si dica, tutto fu perfettamente al suo posto.
Anch'io mi tenni occupata, tirando fuori da un piccolo baule degli oggetti personali che dovevo assolutamente avere sempre con me; principalmente erano solo foto che ritraevano me e la mia famiglia, il mio nuovo 'caro diario' e vari oggetti con un certo valore affettivo. Li custodivo gelosamente, tanto che non lasciavo quel baule in mano a nessuno.
Le foto erano all'interno di una scatola di Faberge, fu un regalo di mio padre perciò mi assicurai che tutto fosse in ordine e al sicuro prima di riporla in un cassetto del comodino. Finii di sistemare il resto delle mie cose sulla specchiera e andai ad aiutare Hannah a disfare le valigie così da mettere in ordine i miei vestiti nel guardaroba.

In una valigia erano contenuti abiti nuovi, sia da sera che non. Ordinati dalla nonna, venivano direttamente da una qualche rinomata boutique. Nella sua ultima lettera, la nonna parlò dell'importanza di essere più consapevoli della propria apparenza e non riguardava solo il mio guardaroba bensì anche il mio modo di comportarmi e la comunicazione con gli altri membri della società.
Osservai Hannah tirare fuori da quelle valigie ogni abito, uno più bello e dettagliato dell'altro. Erano stati consegnati il giorno precedente così non avevo ancora avuto modo di vedere che, ancora una volta, la nonna non aveva badato a spese ma non fui affatto sorpresa. Aveva sempre avuto l'abitudine di 'viziare' le sue nipotine, comprando tutto ciò che riteneva necessario per far sì che apparissimo al meglio in ogni occasione. Tuttavia, la consapevolezza di possedere tante fortune non aveva impedito a me o a mia cugina di restare coi piedi per terra, a differenza della maggior parte delle donne dell'alta società.

"Oh mio Dio, guardi questo... I dettagli sono stupendi e queste pietre sull'organza sembrano quasi diamanti." esclamò Hannah tenendo in mano uno splendido abito da sera blu. La stoffa era liscia e lasciava le spalle scoperte ma il dettaglio più prezioso erano quelle piccole pietre sull'organza posta sulla parte posteriore del vestito.

"Si, è bellissimo. Hai visto quello bianco? Sembra un abito da sposa."

"Vostra madre ha un gusto eccezionale. Le starà d'incanto, signorina Sarah. Chissà, potrebbe far breccia nel cuore di qualche gentiluomo." commentò lei facendo l'occhiolino.
Eccola che ricominciava a fare quei discorsi; Hannah si era innamorata follemente e da allora sembrava vedere l'amore dappertutto e non nascondevo di invidiarla, mi ero chiesta milioni di volte cosa potesse significare l'essere innamorati.

Le sorrisi di rimando e iniziai a frugare nella valigia insieme a lei per vedere cos'altro avessero acquistato la mamma e la nonna in occasione del viaggio. "Come procede qui? Tutto bene?" chiese una voce proveniente dalla porta aperta. Contemporaneamente, ci voltammo entrambe volgendo lo sguardo verso Julian che se ne stava lì, poggiato sullo stipite della porta con fare elegante. I suoi occhi erano fissi su di me mentre io mi limitai solo ad un rapido sguardo, accompagnato da un sorriso.

"Si, grazie."

Tenendo un bicchiere di champagne tra le mani, entrò guardandosi intorno prima di rivolgersi di nuovo a me. "Sai," disse indicando la stanza con la stessa mano con cui teneva quel bicchiere, "Se non ti piace, posso farti avere una cabina più grande."

"Oh no, non è necessario. È perfetta. Dopotutto, sono solo io qui."

"Certo, hai ragione." Mi sorrise ancora, prendendo un altro sorso di champagne. Mi aspettai che andasse via ad un certo punto, invece rimase lì e mentalmente non potei fare altro che chiedermi cosa volesse esattamente da me. Hannah mi guardò con aria interrogativa e, prima di dirigersi nel guardaroba per riporvi gli abiti che aveva tirato fuori dalla valigia, con un semplice cenno del capo mi fece capire che avrei dovuto mandarlo via ma sarebbe davvero stata una buona idea? Non sarei potuta sembrare scortese?