capitolo 12

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La mattina,Niall venne in camera mia,mi portò la colazione a letto, "Principessa,volevo portarti fuori a pranzo,ti va?"mi sorrise,aggrottai le sopracciglia e mi stiracchiai, "Cosa vuoi di preciso Niall?" lui sorrise strafottente e si guardò in giro sbuffando "Come se tutte le volte che faccia un favore voglia qualcosa in cambio,non vuoi venire? pace,scusa il disturbo" si alzò dal letto ma lo afferrai per il polso, "No,Niall,non hai capito,solitamente non mi proponi certe cose,pensavo soltanto che avessi qualcos'altro in mente,ecco tutto..per me va bene,mi faccio una doccia e sono pronta da te" gli sorrisi per rassicurarlo,lui uscì e io mi spogliai indossando l'accappatoio,mi immisi nel bagno e aspettai l'acqua tiepida per entrare,controllai l'acqua ed entrai,il getto freddo mi fece tirare un sospiro di sollievo dal caldo che persisteva sulla mia pelle,riflettei sulle parole di Niall,magari voleva veramente far pace,semplicemente.

Uscii dal bagno,in accappatoio questa volta,e mi diressi in camera,dove c'era Niall davanti al mia armadio, "Stai scegliendo nuovamente cosa farmi indossare? il lupo perde il pelo ma non il vizio eh?" lo presi in giro e lo scostai leggermente,dandomi la vista completa dei vestiti che possedevo; scelsi,anche con l'aiuto di Niall,un vestito rosso fuoco,attillato,corto con le spalline strette,stile spaghetti; indossai sotto il mio nuovo intimo rosso e mi sorrisi allo specchio,i lunghi capelli mori erano ancora bagnati,raccolti in una coda per non bagnare il vestito,li asciugai lisci, e mi truccai,lievemente essendo mattina,un filo di eyeliner,e il mascara,accompagnati da un blush pesca e un rossetto matt,nude beige scuro.

Niall mi guardò restando a bocca aperta, "Principessa,sei sempre più bella.." mi prese la mano,la alzò sopra la mia testa e mi fece girare,modi ballo,per vedermi interamente,sorrise e uscimmo di casa,salendo sulla sua range rover.

Mi portò in un ristorante lussuoso,il suo stile diciamo,dove tutti i tavoli erano da due posti; il cameriere però,ci porto in una sala tutta per noi,con all'interno un solo tavolo,il centro tavola erano due rose rosse e una candela tra esse. Mi sedetti e ordinammo al cameriere le nostre preferenze,in comune una bottiglia di vino bianco; "Arabella,ti ho portato qui per farmi perdonare,voglio chiederti scusa per tutte quelle volte che ti ho fatto sentire male,per Harry.." disse Harry con un tono sottile e una faccia dispiaciuta,consideravo sempre meno l'idea di dirgli di Jared,ma dovevo,non poteva fare sempre com'ha fatto con Harry,il bambino. Lo fermai sorridendogli,mi versai un po' di vino e ne bevvi un sorso, "So che ti dispiace,volevo soltanto che tu riconoscessi le cazzate che hai fatto per avere il mio corpo e non me,non la mia intelligenza,non il mio carattere,soltanto la mia bellezza.." sospirai e lui negò col capo "Bella,io non-" arrivò il cameriere che ci zittì involontariamente,gli sorrisi e lui ricambiò lasciando la mia anatra dall'arancia dinnanzi a me; "Niall,a me non interessa ok? io ho la mia vita,che tu voglia o meno scoparmi non importa,mi sto sentendo con un altro.." lui strabuzzò gli occhi e sorrise pensando fosse un scherzo, "Perchè mi guardi così,non siamo nulla,posso vedermi con altri,tu sei fidanzato con mia sorella,non so se mi spiego." alzai gli occhi e mangiai un pezzo del delizioso piatto che avevo ordinato,partì una canzone in sottofondo,molto dolce e leggera,mi guardai in giro e riguardai Niall,che aveva appena bevuto un bicchiere intero di vino, "Niall,cazzo,perchè ci stai male,tu sei sempre nel mio cuore,lo sai insomma! soltanto che non possiamo stare insieme,sto iniziando a pensare che provi qualcosa per me,con tutte queste sceneggiate" lui negò col capo "No,no per niente,sono solo sorpreso da quanto tu sia troia,incoerente e stronza" aprii la bocca dallo stupore,quelle parole mi ferirono,molto, "Niall,perchè fai così,mi fai stare molto male,te ne rendi conto?" dissi con voce spezzata da singhiozzi,ma non lacrime,non ero una bambina,non piangevo per lui,non gli davo ancora questa soddisfazione; la sua faccia mentre diceva queste cose era indifferente,completamente priva di emozioni,se non cattiveria e vendetta,forse. Mi pulii la bocca con il tovagliolo bianco,e mi alzai prendendo la borsa,me ne andai dalla stanza e dal ristorante,chiamai un taxi e mi feci riportare a casa.

ANGEL ::NIALL HORANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora