Capitolo 1

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- Romanoff,Barton seguitemi.- esordì Nick Fury con freddezza in voce ma lieve,lievissima, apprensione nel suo unico occhio. Fury non era tipo da preoccuparsi per i suoi agenti,anzi, se serviva un lavaggio di capo ci pensava lui personalmente. Ma loro erano una sorta di figli adottati per lui,come Maria,Phil e Mel. Erano gli unici di cui si fidava,amici,ecco definiamoli così. Vederli arrivare,dopo ciò che era successo,con una bambina minuscola tra le braccia mentre la rossa le cantava qualcosa e Clint le stringeva a sè,faceva un certo effetto. Sembravano una famiglia.

Nick non era un tipo sentimentale,ma da brava spia aveva notato,fin da quando Clint l'aveva portata a "casa",che tra i due c'era chimica. Una bella storia la loro. Amore vero che aveva portato il dream team (Hill,Fury,May,Coulson) a scommettere. Purtroppo anche i diretti interessati erano brave spie e li avevano battuti sul tempo,sposandosi in gran segreto a Budapest,Natasha che aveva una spalla slogata e Clint con tre dita rotte. Ma il loro unico problema era di non poter avere bambini. Residui ,se così si può dire,della Stanza Rossa. Ma ció non aveva mai creato attriti fra di loro.

Natasha e Clint si avviarono verso la squadra di soccorso. Era vitale scoprire come era sopravvissuta quella bambina,all'inferno. La rossa l'aveva ancora in braccio,quando la stava per consegnare all'infermiera. Ma a quanto pare la diretta interessata non era d'accordo. Si mise a piangere,strillare e scalciare fino a che Natasha non la riprese in braccio sotto lo sguardo attonito dei soccorritori.-Autorizzo a rompere i termini di riservatezza ed a far assistere gli agenti alle operazioni di controllo.- disse con superiorità un uomo alto e brizzolato,sulla cinquantina che doveva essere il capo. -Come se a noi due servisse un'autorizzazione...- sussurró Clint a Natasha per poi lasciarle un bacio sulla guancia. Facendo sorridere la rossa.

-Da questa parte prego.- esclamó una ragazza fresca di laurea. I due la seguirono obbedienti fin dentro il quinjet dove fece sedere Natasha su una sedia,per poter fare i dovuti controlli alla neonata. Le prelevó un campione di sangue,ma non battè ciglio.-Ha già avuto molti prelievi ed iniezioni,è ovvio,non starebbe così buona,inoltre ne ha ancora i segni di alcune più recenti. Probabilmente è l'unica sopravvissuta...- borbottó tra se e se la ragazza.
-Cosa intende?- chiese Clint stupito,anche se non troppo,da quell'affermazione.
-Oh non vi hanno informati? La squadra scientifica,in seguito alle rilevazioni sui corpi trovati fin ora,assicura che quando l'esplosione è deflagrata tre neonati,due donne adulte e quattro bambini di sei anni erano già deceduti. Da ció che vedo su di lei,probabilmente per le sperimentazioni farmacologiche.- rispose la dottoressa facendo gli ultimi controlli.
-Chissà cosa hanno fatto a quei poverini..-sussuró Natasha con un filo di voce . Clint le passó un braccio attorno alle spalle,facendole poggiare la testa tra il suo collo e il suo petto. La ragazza tanto era sconvolta che si lasció andare al contatto umano.
Il medico rivolse loro uno sguardo dolce e ,con dispiacere interruppe il momento.-Allora,la bambina può essere classificata come uno 084 ,così piccola non posso riconoscerla e probabilmente non è registrata all' anagrafe. Ha il DNA modificato ed è in ottima salute nonostante questo.- concluse sotto lo sguardo non particolarmente stupito dei due.

Cabina di pilotaggio
Nick percorreva per l'ennesima volta i pochi metri della cabina a grandi falcate. Clint e Natasha entrarono. Solo ora si accorse della ferita sullo zigomo dell'uomo e del passo zoppicante della ragazza. Clint fece sedere Nat nel posto di co-pilota e poi si appoggió al sedile aspettando la strigliata del capo. -Cosa diamine è successo? Come può essere accaduta una strage di questa portata. Quaranta innocenti sono morti. Tra cui quattordici bambini. Lo stronzo che li avrebbe uccisi comunque,è scappato insieme al "complice". Voi siete la punta di diamante dell'agenzia e avete affrontato missioni più difficili. Tu,Romanoff,hai avuto a che fare con maniaci,seriale killer,politici e terroristi della peggior specie. Tu,Barton,sei cresciuto in un circo del malaffare,hai reclutato lei e insieme avete fatto ciò che ho elencato. In confronto questa era un'operazione di routine. Spiegatemi cosa è andato storto. Romanoff,mi stupisci,ci sono di mezzo bambini su cui sperimentavano farmaci. Tu lo sai bene cosa vuol dire.- inizió ad imprecare Fury cercando di non svegliare la sopravvissuta e lasciando attoniti i due agenti. Ci era andato giù pesante. Troppo...
-Signore si dovrebbe chiedere come hanno fatto quei due a sapere che noi saremmo arrivati. C'è stata una soffiata. Lo studio del "complice" era vuoto e il mostro ha colpito Nat alle spalle. Era tutto calcolato,che la boccetta causasse un incendio,che l'acqua causasse l'esplosione. Dovevano morire tutti,anche noi e la bambina. Che noi sopravvivessimo non era calcolato. Ma noi già è plausibile, lo ha detto lei. Ma lei come ha fatto,è perché è uno 084 e nessuno di noi ha la più pallida idea di come ci è riuscita.E un'ultima cosa,con tutto il rispetto. Non si permetta mai più di tirare fuori la Stanza Rossa solo per far sentire Nat in colpa per qualcosa che non poteva controllare. È scorretto!- concluse Clint a pochi centimetri dal viso del capo. Natasha non aveva fatto una piega da quando era entrata. Ciò che era successo l'aveva sconvolta e forse Fury aveva ragione a dire che era stata colpa loro,sua se tutti quegli innocenti sono morti.
Clint fece qualche passo indietro,aspettandosi,come minimo, di essere sospeso. Si riavvicinó alla ragazza e le poggió una mano sulla spalla,che fu prontamente stretta da lei come in un patto silenzioso.
Nick era stato preso alla sprovvista e,per quanto gli costasse ammetterlo, Barton aveva ragione.
-Agenti avete ragione,indagheremo su come sapevano. Ordinerò alla squadra chimica di analizzare le ceneri. Per quanto riguarda la bambina,non so come ha fatto in un paio d'ore,si è legata a Romanoff. Vi pregherei di tenerla con voi. Siete sopravvissuti,a tutto,e penso che non potrebbe stare in mano migliori. Non è normale e voi lo sapete. Se non fosse morta carbonizzata,sarebbe morta soffocata. Eppure siamo qui. Passate a prendere i referti,preparatevi,un quinjet vi aspetta per portarvi in una casa sicura. Finché non ne sapremo di più,formalmente,la piccola sará vostra figlia adottiva.- concluse,ridimensionandosi Fury.
Congedó i due agenti senza dar loro il tempo di replicare. Clint e Natasha si guardarono più stupiti che spaventati... loro si sarebbero dovuti occupare di una bambina così piccola. Loro che tutto erano meno che due figure adatte a fare i genitori.

1 ora dopo
La stessa dottoressa che aveva eseguito i controlli stava finendo di spiegare a due terrorizzati agenti di livello 10,come prendersi cura di un neonato. -Il latte in polvere ogni sei ore,è già grandicella. Il pannolino ve ne accorgerete da soli e vi ho mostrato come si cambia. Un bagnetto glielo abbiamo appena fatto,anche se ci ha bagnati più lei. Sarà necessario farlo tra tre/quattro giorni. Il quinjet vi porterà a Toronto,lì vi aspetta in Luigi 14° Street numero 45,appartamento 3B,l' Agente May. Vi consegnerà dei vestiti per tutti e tre,biberon e latte in polvere e pannolini. Lei rimarrà nell'appartamento di fronte. Dovrete comprare una culla e un passeggino. Per qualsiasi cosa chiamate il codice emergenza e chiedete di parlare con l'Agente Thompson che sono io.- concluse la ragazza. Natasha e Clint erano abbastanza straniti,quella ragazzina sarà uscita ieri dall'Accademia e già aveva tutti quegli ordini da impartire.
-Scusi posso chiederle il suo grado?- chiese Barton cercando di sembrare disinvolto.
-Carto. Agente Camilla Thompson. Ho 25 anni,lavoro sul campo da 5,ho una specializzazione in medicina. Sono di livello 6 specialista. Di solito collaboro con l'Agente Ward il mio vecchio A.S.- rispose sorridendo la ragazza. I due scoppiarono a ridere,il suo AS era Grant,ora si spiega.
-Dovreste darle un nome.- disse quando stavano per partire.
I due si guardarono erano diventati genitori in otto ore,doveva essere un record. -Ci penseremo.- risposero all'unisono senza togliere lo sguardo dalla bambina.
Finita una missione. Ne inizia un'altra.

Nota autrice
Eccomiiii! Primo vero capitolo. Non è un gran che però ero già in ritardo sulla pubblicazione. Vado di fretta,quindi grazie a chi legge. Commentate se potete.
Al prossimo.

Another StoryNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ