Dramione~Your eyes slave

I'm your master

Quel giorno alle prime ore avevano Cura delle Creature Magiche con Hagrid! Hermione maledisse se stessa e tutti i Malfoy del mondo. Non poteva uscire senza biancheria, bastava una folata di vento e tutti l'avrebbero vista. Eppure non fece alcun tentativo di ribellione. Sarebbe stato inutile e doloroso, inoltre se ripensava alla notte precedente non riusciva ad evitare di sorridere scandalizzata. Aveva eseguito alla lettera le richieste di Malfoy e aveva fatto anche molto di più. Ricordava la sensazione del suo membro tra le sue labbra, della sua presa ferrea sui suoi capelli e i gemiti che aveva emesso. Si era sentita forte e bellissima, come non le era mai successo. Inoltre mentre succhiava quel membro duro e pulsante aveva provato soddisfazione. Con Ron l'aveva sempre trovata una pratica un po' rivoltante. Le era persino venuto in bocca! Merlino che imbarazzo! L'idea di rivederlo quella mattina le metteva addosso un certo fermento. Sentendosi una completa idiota si mise un po' di mascara e di lucidalabbra, sperando che lui apprezzasse. Sospirando scese a colazione.

“Hermione sei bellissima stamattina!” esclamò Harry vedendola arrivare.

“è vero, hai qualcosa di diverso...” borbottò Ginny, squadrandola con attenzione.

“ho riposato bene stanotte, sarà quello!” minimizzò afferrando la brocca del caffè.

“e quella catenina?” indagò la piccola Weasley a cui non sfuggiva niente.

“oh, uhm un regalo di mia nonna, non la portavo mai per paura di perderla ma le ho fatto un incantesimo perchè non si sganci mai” raccontò. Ginny la squadrò non del tutto convinta, ma non aggiunse altro, tornando alla sua colazione.

“siamo coi Serpeverde a lezione da Hagrid stamattina!” esclamò Ron arrivando in ritardo coi capelli rossi sparati in ogni direzione.

“oddio non dirlo a me! Per colpa di quella Grengrass del cavolo mi è toccato stare in coppia con Malfoy!” si lamentò Hermione.

“condoglianze, ma ho sentito che sta ancora male, mi sa che ti tocca immolarti per la causa anche oggi” Ron le diede una pacca amichevole sulla spalla. Dopo la loro semi relazione erano riusciti a rimanere in buoni rapporti, nonostante un certo imbarazzo iniziale.

“andiamo? Non voglio arrivare tardi, magari Hagrid ha bisogno di noi” Harry era sempre molto premuroso nei confronti del guardiacaccia. Hermione e Ron presero un toast e lo seguirono nell'aria settembrina frizzante. La giornata non era delle migliori, le nuvole si addensavano all'orizzonte, promettendo pioggia a catinelle, ma per il momento non faceva freddo. Hermione sentiva l'aria sfiorarle le gambe e risalire su, facendola rabbrividire. Arrivarono per primi come sempre, per chiacchierare in pace con Hagrid.

“ho in serbo una lezione specialissima oggi, per voi!” annunciò ridacchiando sotto i baffoni. I tre ragazzi si guardarono preoccupati.

“cosa intendi?!” domandò Hermione, sperando che non centrassero gli Schiopodi.

“eheh, dovrete aspettare il resto della classe!” tuonò vedendo arrivare gli altri in lontananza. Hermione evitò di sedersi sui tronchi adibiti a panche per paura che qualcuno potesse vederla e si tenne in disparte, mentre Malfoy e il resto dei Serpeverde prendevano posto. Lui neanche la degnò di uno sguardo, ma sentì di essere osservato. Era divertente tenere in pugno la Granger a quel modo.

“benissimo! Ora che ci siamo tutti, ho in serbo per voi una lezione molto divertente! Disponetevi a coppie e avvicinatevi!” come era successo durante la lezione di Pozioni, “casualmente” venne accoppiata con Malfoy, che si lamentò sonoramente. Hagrid sembrava dispiaciuto per lei, ma non si fece guastare il buonumore che quella lezione gli aveva messo.

“oggi faremo una piccola gara! Ho nascosto dei galeoni e altre quisquiglie dorate in giro per la foresta, non troppo in dentro s'intende, e voi dovrete trovarne il maggior numero! Chi vince merita un premio, quindi datevi da fare!” e aprì una scatola in cui si affollavano tante creaturine dall'aspetto di talpe, ma col muso soffice e carino.