Cap.13: ~Sincerità~

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Quando la mattina seguente Aurora aprì gli occhi si guardò intorno ricordandosi immediatamente della serata precedente, di Piero, della sua gentilezza e di quello che aveva provato rivedendolo dopo così tanto tempo e le venne naturale sorridere come una scema, mordendosi il labbro per poi portarsi le mani al viso arrossendo. Si ricordò anche della sua caduta e subito provò a muovere il piede, era ancora un po' indolenzito ma per fortuna  non era gonfio e riusciva a muoverlo abbastanza così si alzò dal letto e provò a poggiarlo a terra. Sorrise felice constatando di riuscire a camminare, questo significava che poteva uscire con Piero. Prese il cellulare e controllò l'orario, erano le 8:00, aveva ancora due ore per prepararsi all'appuntamento ma... poteva davvero definirlo così? Non ci pensò e corse a fare una doccia, una volta uscita si avvolse in un'asciugamano e tornò verso il letto rendendosi conto in quel momento di non avere altri vestiti oltre quelli che si era appena tolta.

"Cavolo e adesso come faccio? Non posso mica rimettere quelli di ieri..."

Esclamò portandosi le mani alla testa in preda al panico poi si sedette sul letto e cercando di rilassarsi pensò a una soluzione.

"Forza Aurora pensa, pensa, come puoi fare?"

Dopo qualche minuto batté le mani.

"Ci sono"

Esclamò, prendendo il telefono. Cliccò sulla tastiera e lo portò all'orecchio.

"Eli buongiorno, ho bisogno di un favore. Non è che venendo in hotel, passeresti da casa mia e mi porteresti quel vestitino azzurro a pois che mi piace tanto? Oh e anche un completo intimo e le superga bianche, mia madre sa già tutto. Tu inizi alle 9 giusto?"

Stette zitta attendendo la risposta che fu positiva, sorrise.

"Bene allora ti aspetto... nono tranquilla nessun problema, poi ti spiego... aaah a proposito, sono nella stanza 20 al secondo piano... ok, a tra poco, grazie bella, un bacio"

Attaccò sospirando poi poggiò il telefono sul letto e aspettò Elisabetta.

[...]

Ore 8:35

Toc toc

Aurora sentì bussare alla porta della stanza.

"Eli sei tu?"

Domandò prima di aprire, non sarebbe stata una buona idea aprire avvolta solo dall'asciugamano a qualcun altro.

"Certo scema, chi altro se no?"

Aurora sospirò poi andò ad aprire...

"Eccomi qui... ho fatto più in fretta che ho potuto, ma si può sapere che cavolo hai combinato? Perché hai dormito qui? e soprattutto..."

Le chiese tutto d'un fiato per poi zittirsi improvvisamente.

"Sei sola?"

Le domandò poi sussurrando dopo essersi guardata in giro... Aurora la guardò confusa.

"Certo che sono sola, con chi dovrei essere? E comunque, ieri ero in palestra a provare una coreografia e mentre ballavo ho preso una storta e sono caduta, non ce la facevo a camminare così, sono rimasta a dormire qui..."

Le raccontò nascodendole di Piero, dimenticando però che la sua amica era una tipa sveglia e che non le si poteva nascondere niente.

"Aspetta... vuoi farmi credere che sei rimasta qui in hotel a dormire  soltanto perché hai preso una storta? Avresti potuto chiamarmi e ti sarei venuta a prendere, ti avrei accompagnata io a casa... E poi... me lo dici con quella faccia?"

~Ricordami~Where stories live. Discover now