Arrivata a Verona, entrando nella nuova casa Aurora si sentì strana; le mancava il suo mare, l'allegria del suo paese e i suoi amici. Strinse tra le mani la sua collanina e chiuse gli occhi, come se volesse trarre da essa tutto lo spirito della sua vecchia vita. Lei e Piero provarono un senso di vuoto e di solitudine nei giorni seguenti la loro separazione poiché nonostante avessero soltanto 10 anni, si mancavano tremendamente come potevano mancarsi due adulti, forse anche di più. Piero cercava di non pensare ad Aurora concentrandosi al massimo durante le lezioni di canto e di pianoforte mentre Aurora provava a distrarsi provando a fare amicizia, giocando con alcune bimbe vicine di casa e andando a lezione di danza, ma niente sembrava colmare il vuoto che i due bambini provavano vedendosi privati dopo così tanti anni l'uno dell'altra. All'inizio riuscirono a vedersi qualche volta, durante le vacanze di Natale, quelle di Pasqua o semplicemente in un giorno qualsiasi. L'estate dopo la partenza, Aurora e la sua famiglia tornarono a Naro per qualche mese, così per staccare un po e prendersi una pausa dalla grande città. Col tempo però tutto cambiò, crescendo avevano imparato a stare lontani. Piero si era pienamente concentrato sulla musica e sul potenziamento della sua voce. Era sempre più bravo e consapevole della sua bravura, tanto che nel 2009, a soli 15 anni, arrivò persino a partecipare alla famosa trasmissione televisiva di Rai 1 presentata da Antonella Clerici "Ti lascio una canzone" come solista, per poi essere inserito in un trio con altri due ragazzini, Gianluca e Ignazio poiché tutti e tre avevano delle doti prettamente "Liriche". Aurora aveva seguito attentamente la trasmissione quell'anno, proprio perché sapeva della partecipazione di Piero e restò delusa quando la sera della finale vide trionfare al suo posto Gianluca, il ragazzino abruzzese, con la magnifica canzone "Il mare calmo della sera". Avrebbe voluto vedere Piero al suo posto ma si rese conto che, in fondo, anche lui aveva un grande talento, questo doveva riconoscerlo. Alcuni giorni seguenti sua madre telefonò alla mamma di Piero, Eleonora, per complimentarsi con lei...
"Aurora ti va di parlare con Piero? Vorrebbe salutarti"
Le chiese sua madre sorridente poggiando una mano sulla cornetta affinché non potessero sentirla dall'altro capo del telefono. Aurora scosse il capo correndo nella sua stanza sotto lo sguardo di disapprovazione di sua madre; che senso aveva salutarlo, così, per telefono? Avrebbe soltanto riportato a galla tutta la nostalgia delle loro giornate insieme. Ci aveva messo mesi a scacciarla via e non voleva ritornare a sentirla...
"Mi dispiace Eleonora ma Aurora..."
Sentì dire a sua madre che fece una pausa, forse per trovare una possibile scusa per la fuga di sua figlia.
"Sta facendo i compiti, sai com'è studiosa..."
Decise di dire poi e in effetti non era difficile crederle visto che Aurora era davvero una ragazzina studiosa. Il resto della chiacchierata fu su altri argomenti che ad Aurora non interessavano.
"Perché non hai voluto salutare Piero?"
Le chiese sua madre poi entrando in camera sua. La ragazzina alzò le spalle.
"Non voglio sentirlo solo per telefono, starei male poi"
Le rispose con sguardo basso quasi in un sussurro.
"Preferisco parlargli direttamente quest'estate quando andremo giù, in Sicilia e potrò vederlo"
Continuò, questa volta allegra e sorridente, ansiosa di partire. Sua madre però assunse una strana espressione e abbassò gli occhi.
"Mamma che c'è? Perché quella faccia?"
Le chiese sua figlia
"Mi fai preoccupare..."
Aggiunse
"Aurora vedi."
Iniziò a spiegare la donna con lo sguardo ancora basso, quello che fa a per dire non era affatto facile...
"Insomma, inutile girarci attorno..."
Sì sedette sul letto accanto a sua figlia e sospirò
"Quest'estate non andremo a Naro"
Le confessò triste. Sua figlia sgranò gli occhi preoccupata poi però si calmò...
"Ah... vabbè quindi verranno loro qui? Strano però, di solito facciamo un anno a testa..."
Disse confusa, sua madre le fece una carezza su di una guancia.
"No tesoro. Non mi sono spiegata. Non andremo a Naro perché Piero non ci sarà quest'estate. Ora che la trasmissione è finita lui e gli altri due ragazzini andranno in America, per firmare un contratto discografico e iniziare la loro carriera musicale..."
Aurora la guardò in modo triste
"Come in America? Ma allora quando potremmo..."
"Non lo so tesoro mio... voglio essere sincera con te, in futuro non so quanto sarà possibile per voi vedervi... lui sarà molto impegnato e anche tu se continuerai a studiare danza e diventerai una ballerina affermata quindi..."
"Quindi vuoi dire che ho perso Piero per sempre? Che non potrò più vederlo perché adesso lui ha dei nuovi amici e una carriera, è diventato famoso e si è dimenticato di me? Che sono diventata improvvisamente di troppo?"
Esclamò interrompendo sua madre, mettendosi in piedi sul letto con occhi lucidi cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire da un momento all'altro. Sua madre la guardò altrettanto commossa, era terribile vedere sua figlia così.
"No tesoro non ho detto questo, volevo soltanto avvisarti che qualcosa cambierà... state crescendo è normale che Piero voglia seguire i suoi sogni e costruirsi un futuro. Anche per te sarà lo stesso no?"
Cercò di convincerla guardandola teneramente e lasciandole una carezza.
"Certo, ma io non lo avrei mai abbandonato"
Le rispose Aurora cupa, la donna sbuffò
"Ma tesoro non ti ha abbandonato, potrete sentirvi, certo molto meno ma..."
"No"
Esclamò all'improvviso la ragazza facendo zittire sua madre poi scese dal letto e la guardò arrabbiata.
"No se... potrà chiamarmi soltanto quando non avrà niente di meglio da fare e quindi servirei soltanto da ripiego... preferisco non sentirlo più, non voglio sentirlo solo per telefono e stare male ogni volta che metto giù la cornetta."
Esclamò poi, stavolta non riuscendo a fermare le lacrime. Sua madre la guardò. Aveva 15 anni ormai ed era una ragazza molto intelligente, capiva le necessità del suo amico e anche lei aveva le sue. Sapeva che era molto difficile per lei dire quelle cose ma se le aveva dette... allora le avrebbe certamente messe in pratica e così fu. La signora Viola riuscì a convincere sua figlia a telefonare a Piero almeno per congratularsi con lui per la sua nuova carriera ma poi, dopo quella telefonata, tutto cessò di esistere per loro, niente più viaggi, niente più telefonate. Le loro vite si separarono definitivamente, nonostante in cuor loro si volessero ancora bene.
JE LEEST
~Ricordami~
Fanfictie~Ricordami quando il suono di ogni voce sarà spento, quando l'eco dei tuoi passi segnerà la tua assenza, ricordami... Ricordami quando parti e non ritorni a questa casa, quando il freddo dell'inverno riempirà questa stanza, ricordami... Ricordami qu...
