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Otis si svegliò presto e andò a fare la sua solita passeggiata mattutina. Camminava fissando i suoi vecchi scarponcini e pensava a quando era piccolino. Viveva con la sua vecchia nonna al paese ed era un bimbo molto  allegro; aveva tanti amici e gli piaceva andare a scuola, amava tutto della sua vita, ma ad un tratto tutto si spezzò. A 14 anni la nonna di Otis si spense e lui rimase solo. Scappò via dai servizi sociali che lo volevano rinchiudere in un orfanotrofio e si rifugiò in quella piccola casetta. A volte ci tornava, al paese, per rubare da mangiare, ma non si faceva vedere da nessuno. Ormai non si nascondeva nemmeno, non lo avrebbero riconosciuto più. Tutti credevano che fosse morto. Otis era solo da anni ma adesso che aveva incontrato Adele era davvero felice.
Tornò alla casa e svegliò dolcemente la ragazza. Ella si sentiva spaesata ma poi si ricordò tutto.
«Non hai fame?» le chiese Otis.
«A dire il vero moltissima! Non mangio da ieri.»
«Perfetto allora. Andiamo verso Spoon». I due si incamminarono verso il paese e parlarono della gita al fiume. Otis raccontò ad Adele che da quando si ritrovò solo andava sempre al fiume e si rifugiava lì per ore. Era stupendo, diceva.
Erano quasi arrivati al paese, quando Otis fece nascondere Adele nel boschetto lì a fianco. Lei aspettò qualche minuto e Otis arrivò con una sacca piena di buon cibo. I suoi occhi blu si illuminarono quando vide tutto quel ben di Dio. «Oddio Otis, ma quanta roba è?! Ci basterà per una vita intera!». Parlava velocemente e con la contentezza di un innocuo bambino. Quindi, si incamminarono verso il fiume. Adele saltellò per tutto il tempo e si sentiva finalmente felice, cosa che non succedeva da tempo. Ripensò a suo padre e al male che aveva fatto a lei e, ancor di più, a sua sorella, ed era certa che quel bastardo avrebbe riavuto tutto il dolore indietro. È il karma, no?
Mancava poco all'arrivo, ma Otis propose di fermarsi per mangiare qualcosa. Si stesero sull'erba bagnata dalla rugiada e, mentre sgranocchiavano una mela, guardarono il cielo azzurro. Era davvero una bella giornata, pensarono.
«Ehi Otis, guarda che bel cielo. Non c'è nemmeno una nuvola.»
«È davvero stupendo, vero? Questa è la vita. Fuori da tutto, fuori dalla società, dal lavoro, dalle persone. Io mi sento così libero guardando quel cielo, mi sento così vivo.»
«Cavolo Otis, sei un filosofo!»
«Ahah, ma vaffanculo!»
E ridevano e scherzavano, quei due. Erano così felici, così belli e traboccanti di vita.
Otis si addormentò e Adele si mise a correre, in cerca dei più bei fiori del prato. Fece un grande mazzo colorato e lo annusò. Era così profumato, pensò.
Otis si svegliò sentendola ridere e, guardandola, vedeva qualcosa di così magico e profondo che non sapeva nemmeno spiegare.
«Ehi scema, cosa ridi. Mi hai svegliato!»
«Ahah, non lo so Otis! Mi sento così felice. Hai ragione, sai. Ci si sente proprio liberi qui.», aveva uno sguardo sognante. «Ah, dimenticavo! Ti ho fatto questo.» Adele gli porse il mazzo profumato e con il sorriso più grande che potesse fare gli chiese, timida: «Ti piace?» Otis era talmente felice che le dette un bacio a stampo. Lei arrossì e sorrise timidamente.
Si rincamminarono verso il fiume e, durante il tragitto, non parlarono molto. Si limitarono ad ammirare il mondo che li circondava e pensavano l'uno dell'altro.
«Adele, ferma.» Otis le mise le mani sugli occhi e la guidò per 100 metri circa.
«Ma dove mi porti!» e rideva, rideva come una pazza.
«Ecco. Ti presento il fiume. Il mio vecchio amico Fiume.» Adele era sbalordita. Era un posto davvero magnifico, con tanti fiori rosa e alberi pieni di germogli. Sembrava il rifugio di una principessa. Il fiume pure era incantevole, c'era una piccola cascata ed era molto calmo. Lei se lo immaginava in piena e invece ci si poteva tranquillamente fare il bagno.
«Forza vieni!» Otis si buttò vestito nell'acqua e Adele lo seguì a ruota. Si tuffò e cacciò un urlo quando si sentì gelare la pelle.
«Ma è freddissima!»
«Pensavi che fosse calda?»
«Zitto scemo!» E iniziarono a schizzarsi acqua.
Ad un certo punto i due si trovarono vicinissimi. Otis mise le sue mani sui fianchi di Adele e iniziò ad accarezzarla. Si avvicinarono sempre di più l'uno all'altro fino a quando le loro bocche si toccarono e iniziò un lungo bacio appassionante. La lingua Di Otis danzava nella bocca di Adele e i due sentivano dentro di loro una strana sensazione. Una bellissima sensazione.

La solitudine non è un buon modo per stare soliWhere stories live. Discover now