EXIT

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Quanto si può capire di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato?

Quanto si può capire di ciò che si sente ogni giorno?

Quanto si può conoscere di noi stessi da qui alla fine della vita?

Quanti semi devo ammucchiare per ottenere un mucchio di semi?

Domande domande domande.

Come un astrazione, il mio pensiero si invola e trapassa il soffitto, e il soffitto successivo, e quello dopo ancora.

Vedo dall'alto. Non esistono più pareti, non esiste più il tempo.

Ogni momento esiste insieme a quello successivo, e naturalmente a quello precedente.

La mente crea immagini a cui il corpo non può arrivare.

La consapevolezza delle potenzialita della mente prima o poi diventerà la nostra evoluzione.

L'unica a cui possiamo ancora aspirare.

A volte penso a Matrix.

Come loro si svegliano da una specie di sogno quando raggiungono la consapevolezza che ciò che vivon è gia scritto.

Un insieme di numeri, chiaramente. Codici probabilistici, probabilmente.

Come da noi.

C'è una porta però. Un uscita, con il grande cartello luminoso "EXIT" sopra.

Ma da quella porta si può uscire solo alla fine del percorso.

Io non sono normale però.

Quindi, se trovate una finestra aperta, anche piccola, ditemelo.

Tornate indietro a prendermi.

Che io qui non voglio già più stare.

- Caos


Racconti E PensieriWhere stories live. Discover now