I'll come back Home, I promise

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- Nello -. È la terza volta che la bambina, accovacciata dietro ad un grosso tavolo in legno, lo chiama. Forse a voce un po' troppo bassa, ma dopotutto lei non dovrebbe neanche essere lì. A suo padre non piace quando si intrufola nelle cucine, in mezzo alla servitù.
Alla fine è Atullia, che è sempre gentilissima con lei, l'unica che la nota lì in mezzo. - Claudia, che stai facendo? -.
La bambina si solleva in fretta, sorride innocentemente e porta le mani dietro la schiena, dondolandosi sui talloni senza dire una parola. In realtà non c'è neanche bisogno che dica il motivo per cui è lì. Si capisce dal suo sguardo. E anche perché è il solo e unico motivo che la fa andare giù nelle cucine almeno una volta al giorno.
Atullia sorride di rimando e si allunga per dare un colpo con la mano alla piccola porta socchiusa che conduce alle dispense. Colpo abbastanza forte, che fa sobbalzare il bambino che ci sta dietro, seduto per terra e fino a qualche secondo prima immerso nel suo mondo e concentrato in ciò che sta facendo. Nello sa che non può prendere da mangiare senza permesso o verrebbe punito, ma considera comunque quello uno dei posti più tranquilli del palazzo. - Nello, vieni fuori! -.
Il bambino biondo si alza in piedi e squittisce, lascia cadere il coltellino per terra e nasconde dietro la schiena la sua opera. - Sì, mamma? - chiede, sbucando finalmente fuori.
Non appena i suoi occhi blu si posano sulla bambina riccia in piedi e in attesa, il suo viso si illumina.
- Qualcuno ti cerca - sta dicendo intanto Atullia.
- Vieni - è l'unica parola che dice Claudia, con un tono autoritario, lo stesso che usa suo padre con tutti.
Nello non se lo fa ripetere due volte e senza curarsi di nascondere meglio il suo gioco, la segue fuori dalla cucina. Atullia, accortasi di cosa ha suo figlio tra le mani solo alla fine, non ha neanche il tempo di richiamarlo indietro.
- Vuoi giocare con me, Tani? - chiede Nello, senza staccare gli occhi dalla bambina.
- Mi chiamo Claudia Antonia, Nello. Non Tani - lo corregge, come tutte le volte.
Al bambino biondo sembra non importare, mentre arrivano ai giardini. - Vuoi vedere il mio nuovo gioco? -. Non aspetta neanche che lei risponda per mostrarle la spada in legno che teneva dietro la schiena, che ha finito di costruire finalmente dopo due mesi di lavoro.
Claudia sorride, mettendosi a sedere sotto al solito grosso albero e aggiustandosi il vestito.
- È una spada? - chiede, mentre continua ad osservarlo. Nello ha la pelle chiarissima e i capelli biondi, un fisico da atleta nonostante abbia a malapena undici anni. Sembra più un germano che un romano e chissà con chi lo avesse concepito in realtà Atullia.
Claudia lo adora e quell'attaccamento morboso, ai suoi genitori non piace affatto. Ma non può farne a meno. È il miglior compagno di giochi che si possa chiedere. Parla continuamente senza mai fermarsi, la mette buon umore e la fa ridere. È buffo spesso, quando tenta di fare l'uomo adulto, nonostante la sua tenera età.
Nello annuisce. - Vuoi vedere come la uso? -.
Claudia non risponde. Lo guarda e basta, mentre Nello ha già iniziato a combattere con l'aria, come se avesse davanti il peggior nemico di sempre.
Claudia si porta le mani alla bocca per non ridere. In ogni caso, sa che il bambino che ha davanti, potrebbe diventare un legionario di tutto rispetto una volta compiuta la giusta età.
Quando Nello si ferma, vittorioso e con il fiatone, si passa teatralmente una mano sulla fronte, come ad asciugarsi il sudore.
Pianta la spada per terra e si inginocchia davanti a Claudia. - Al suo cospetto, mia imperatrice -.
La bambina spalanca gli occhi e si sporge in avanti per tappare la bocca del bambino. - Sssh - dice e si guarda intorno spaventata, sperando che non ci sia nessuno nelle vicinanze. Claudia non potrà mai diventare imperatrice e dire una cosa del genere è una forma di irriverenza nei confronti suoi e di suo fratello, il vero erede. - Non devi dire queste cose -. Avrebbero potuto punirlo solo per averlo detto e Claudia non vuole che gli facciano del male.
- Scusa -. Nello ridacchia quando ha di nuovo la bocca libera.
- Claudia! - la voce di Elia, la madre della bambina, giunge fino alle loro orecchie ed entrambi gemono di frustrazione. Poco dopo, però, Nello sorride. Porge la mano a Claudia e la fa tirare in piedi. - Scappiamo -. E poi corrono. Non sarebbero andati lontano prima di essere fermati e raggiunti dalla donna, ma almeno per il momento... ridono.

I'll come back Home, I promise ●Niall Horan●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora