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Sentì bussare e la voce di Stuart rimbombò per tutto il palazzo" muoviti testa di cazzo non ho tutta la sera!" Roland si svegliò di colpo e un po' stordito e incazzato si pettinò i capelli velocemente, prese il giubbotto ed uscì. La discoteca più vicina era a quasi 5 km di distanza dalla sua casa , appena salito in macchina notò una presenza femminile e cosi si presentò subito " Heyla io sono Roland e tu?" "Martina! Ma per gli amici Marti" rispose " Ah e io cosa sono?" ribattè  dopo un sorrisetto e una pausa di silenzio si mise le cuffie e aspettò l'arrivo in disco.

Paradise si chiamava era molto grande , c'erano un sacco di persone cosi Roland e gli altri si mischiarono tra la folla. Mentre stava "ballando" si sentì un colpetto sulla schiena così si girò e vide Martina, cosi i due iniziarono a "ballare" e dopo qualche palpatina di culo da entrambe le parti andarono in bagno. Ma mentre la tipa si stava spogliando per scopare vide che Roland era ancora tutto vestito e aveva uno sguardo strano. Lui amava il sesso ma questa sera voleva provare qualcosa di diverso, aveva notato che il porta carta-igienica era un po' staccato cosi lui lo afferrò con forza e lo strappò dal muro e poi guardò la tipa negli occhi e con uno sguardo penetrante la attaccò al muro e gli ficcò l'accessorio dritto in mezzo all'occhio destro.

Rimase a fissarla fino a che non esalò l'ultimo respiro poi si mise l'accessorio in tasca, si sistemò i capelli gli diede un bacio sulla fronte  e uscì, chiuse la porta a chiave, si lavò le mani e si mise al contrario la maglia che portava per non far notare le tracce di sangue e se ne andò.

mentre stava per uscire dal bagno vide sullo specchio di sfuggita ancora quel vecchio ma era troppo eccitato per dargli peso dopotutto aveva appena ucciso una persona ma non sembrava che lo avesse sconvolto più di tanto, cosi decise di andarsi a prendere una boccata d'aria.

mentre stava camminando vide Stuart ubriaco su una panchina a pochi passi dal Paradise cosi lo prese in braccio, lo portò nella sua macchina e se ne andò.

non aveva bevuto molto quindi riuscì a tornare a casa senza troppi problemi e poi prese l'autobus per tornare a casa.

durante il ritorno molte domande lo attanagliavano, " E ora cosa faccio?", " Avranno già trovato il cadavere?". Solo di una cosa era sicuro, oramai non si poteva più tornare indietro quello che è  stato fatto è fatto, non provava sensi di colpa nonostante non sapesse chi fosse quella ragazza ma lui sapeva le conoscenze di Stuart quindi era certo che non avrebbe fatto troppe domande,arrivato alla sua casa si fiondò in camera a dormire.

Il Giorno seguente si svegliò molto presto non aveva dormito molto ma gli bastava e poi poteva sempre recuperare un po' di sonno al lavoro, erano le 7 di mattina e ancora non passavano i bus a quest'ora così decise di andare a fare colazione al bar, cercava di non pensare a cosa aveva fatto ma era più forte di lui, " Cappuccino e briosche! "  disse al barista e mentre sorseggiava il cappuccino pensò " 1 euro e 20 per sto schifo ". Si era messo comodo su un tavolino verso la fine del locale per non dare nell'occhio quando ad un certo punto un tipo entrò di fretta e furia facendo sobbalzare Roland sul posto " Un pacchetto di sigarette si sbrighi!" disse con tono scontroso e dopo qualche secondo se ne andò sembrava stesse scappando. Dopo un po' vide che oramai erano quasi le 8 e cosi si incamminò verso la fermata dell'autobus ma oggi stranamente era quasi pieno e trovò l'unico posto libero vicino alla sua vicina che doveva andare a fare la spesa e gli chiese come mai era cosi triste, " hanno trovato il cadavere di una ragazzina di 17 anni ,Poveraccia aveva tutta la vita davanti! Roland cercò di fingere di essere sorpreso e lui era molto bravo a nascondere le sue emozioni. L'autobus si fermò e la vecchia disse " è la mia fermata! Buon Lavoro" e Roland gli  fece un sorriso e mosse la testa.

Non era preoccupato , c'erano un sacco di persone quella sera poteva essere stato chiunque così appena arrivato al supermercato ( per la prima volta in orario) si mise sulla cassa dopo un grosso sbadiglio ritirò il naso e si mise a cazzeggiare sul telefono. Dopo un qualche minuto iniziò a girarsi intorno e non vide nessuno cosi insospettito andò nel magazzino e c'erano tutti i dipendenti intorno al proprietario che stava piangendo a dirotto e cosi si avvicinò incuriosito e chiese ad uno dei dipendenti come mai stesse piangendo e lui rispose " non hai sentito la notizia? è morta una ragazza di 17 anni , era sua figlia!" Roland pensò tra se e se " Ah si!! ora spero ci pensi un po' di più prima di non darmi qualche giorno libero" e rispose " Oh mi dispiace quindi oggi rimaniamo chiusi?" chiese al dipendente e lui rispose " Si anche domani e dopodomani" Cosi annui con la testa e con una faccia triste si allontanò dal gruppo e prese il primo autobus che passò per tornare subito a casa.

Il CommessoWhere stories live. Discover now