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nell' udire quel rumore improvviso Roland Evans si svegliò di colpo.

era la solita vicina , "avrà sicuramente trovato un'altra scusa per rovinare il mio sonno" merda!" esclamò, "sono le 6 di mattina lasciatemi dormire" disse con tono scontroso ma oramai si era già svegliato e cosi andò a prepararsi la colazione.

Corn flakes e latte, adorava i corn flakes , adorava anche la parola " Corn flakes" poteva ripeterla per ore, aveva una cucina molto piccola , anche perché viveva da solo e non venivano di certo in molti a trovarlo.

le pareti erano di un rosso molto acceso, difficile da immaginare. Non c'erano quadri o dipinti o poster o qualsiasi altra decorazione, tutte le stanze rosse.

la sua unica foto era sul comodino , piena di polvere ma si riusciva ad intravedere una figura femminile leggermente vecchiotta forse di qualche parente.

Roland si stava gustando i suoi amati corn flakes quando qualcuno bussò alla porta, era la vicina come volevasi dimostrare, aveva bisogno di una mano per installare il nuovo televisore che ha comprato via internet. la vecchia era molto sveglia , nonostante i suoi 82 anni sapeva come usare un computer, " ma non come mettere una password al wi fi!"pensò tra se e se Roland. La vecchia abitava al piano di sopra,dopo l'accoglienza in grande stile tra fiori e cornici c'era suo marito che cercava di leggere un giornale. Dopo i convenevoli si mise subito al lavoro ,

voleva solo uscire da quell'appartamento il prima possibile non perché non  volesse aiutare la vecchia , solo per il fatto che lui odiava tutti era molto riservato, e non si può dire che aveva parecchi amici. Ne aveva solo uno che ogni tanto lo veniva a trovare , Stuart Jenkins questo è il suo nome, è un tipo molto allegro , ama la vita e la vita ama lui. Praticamente l'opposto di Roland. "Bene!" esclamò Roland "ho finito, ora dovrebbe funzionare", dopo qualche biscotto offerto dalla vecchia se ne andò anche perché doveva andare al lavoro. Già Roland lavorava in un piccolo supermercato della città di Boston, doveva stare al lavoro già da mezz'ora, la puntualità non era il suo forte, dopotutto non era un bel posto e a lui non piaceva lavorare li anche perché doveva stare a contatto con molte persone e fingere sorrisi in continuazione dato che stava in cassa e come ho già detto lui odiava le persone.

Incontrava gente di tutti i tipi oramai riusciva anche a capire gli stati d'animo di questi individui appena entravano nel supermercato.

tornò nel suo appartamento, prese il giubbotto e usci tranquillamente di casa,

l'autobus aveva la fermata qualche metro più in la e come al solito non c'era neanche posto per mettersi a sedere, cosi dovette aspettare 20 minuti in piedi. sentiva molto freddo, l'inverno era appena iniziato e le sue palle erano congelate, ad un tratto udì una voce stridula " Mi scusi che ora è?" e Roland ribattè " Non ne ho idea" e si diresse verso l'autobus in fretta e furia che stava quasi per arrivare. Non c'era molta gente li a quell'ora cosi si poteva mettere seduto iniziare a fissare il vuoto mentre sentiva la musica con le cuffie, e la sua mente iniziava a pensare...

10 minuti dopo era li davanti al supermercato e dopo la solita discussione riguardante l'orario con il proprietario si mise a lavoro, non c'era molta gente la mattina quindi poteva rilassarsi un po' . sentì le porte del supermercato aprirsi dopo una diecina di minuti , ecco i primi clienti cominciavano ad arrivare, alcuni andavano di fretta altri erano tranquilli altri ancora arrabbiati insomma vedeva gente di tutti i tipi ma solo uno attirava l'attenzione di Roland era un uomo alto con un po' di barba sulla cinquantina, occhi neri come il buio . Era abbastanza alto e aveva sempre le mani in tasca, se ne stava li seduto sulla panchina difronte a guardare il negozio,

Roland non sapeva chi fosse, aveva iniziato a notarlo da qualche giorno con qualche occhiata di sfuggita,senza farsi notare troppo. . Era immobile con lo sguardo perso nel vuoto un ' po' come il suo quando era sul bus, cercava di ignorarlo il più possibile ora doveva stare concentrato i clienti cominciavano ad aumentare e così articolo dopo articolo passò la mattinata e arrivò finalmente l'orario di chiusura. Ovviamente la chiusura era per intendere la fine del suo turno lui lavorava solo la mattina fino alle 13:30 cosi si tolse quel brutto grembiule che era costretto a portare, prese qualcosa da mangiare li al supermercato e si avviò per il ritorno alla sua casa.

il tipo strano non c'era più era scomparso, c'era un sacco di traffico , c'erano troppi rumori per Roland ma per fortuna l'autobus era già arrivato cosi potette tornare tranquillamente a casa, gli piaceva stare in casa non usciva molto , giusto ogni tanto per farsi vedere dai vicini in modo da non far pensare che fosse un completo asociale. Appena arrivato si diresse subito in cucina a preparare qualcosa da mangiare era molto affamato dato che vedeva ogni sorta di cibo ogni maledetto giorno, ha iniziato a scaldare l'acqua non era un gran cuoco anzi non era proprio portato per la cucina, sapeva fare solo la pasta in bianco o col pomodoro, oggi optò per quella in bianco. Dopo la cottura mise la sua porzione di pasta sul piatto e se ne andò a mangiare in salotto dove aveva la tv , a lui piaceva dura la pasta quindi se sulla confezione c'era scritto che ci volevano 10 minuti lui la toglieva 5 minuti prima e assaporava ogni singolo boccone, durante la pubblicità vide uno stereo molto bello, anzi perfetto per la sua camera e nonostante il prezzo che si aggirava più o meno sui 500$ che era quasi tutto il suo stipendio era molto intenzionato ad averlo.

le ore passavano, il piatto ormai quasi vuoto sul tavolo era diventato un campo di battaglia per le mosche quando ad un tratto il telefono suonò , era Stuart voleva sapere se era disponibile la sera per l'ennesima serata in disco e senza pensarci troppo e per levarselo subito dalle palle gli rispose " Okay ". Roland ci andava solo per il sesso non voleva relazioni solo del sano Sesso!

Il pomeriggio passò così tra un film ed un altro fino a che non senti bussare, " Sarà la solita vecchia " esclamò ma appena apri la porta non vide nessuno, cosi dopo qualche sguardo a destra e sinistra chiuse fortemente la porta.

Corse alla finestra per vedere se qualcuno uscisse dal portone ma dopo 5 minuti ancora non uscì nessuno, ma quando stava per tornare sul divano si accorse che sulla panchina davanti al suo appartamento c'era ancora quel tipo strano del supermercato sempre seduto sulla panchina che guardava verso la sua direzione.

ma non era preoccupato, dopotutto poteva anche non essere lui da quella distanza era difficile dirlo con certezza , allora dato che era quasi ora di cena si fece un hamburger , lo mangiò e si riposò per un po' sul divano










 

Il CommessoWhere stories live. Discover now