Sonno ristoratore

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<<Auguri amore oggi è il 13 febbraio, il giorno del nostro anniversario!>>.
Dicendo queste parole lei scoppiò in un pianto irrefrenabile.
Quante volte ha pianto in quella stanza d'ospedale, guardando il suo amato David giacente sul letto... in coma; anche se per lei lui era solo in un sonno ristoratore...
<<Sai amore, io questo giorno me lo immaginavo diverso!- continuò lei tra i singhiozzi- magari con una giornata che iniziava con una colazione a letto, il pomeriggio al cinema a guardare un film, di cui non ci ricorderemo nulla (ovviamente come il nostro solito ci ricopriremo solo di coccole per tutta la durata del film) ed insieme ci inventeremo il trama (e quante risate ci saremo fatti per le peggio cavolate che avremo detto) e poi avremo concluso la serata con una cena (cucinata da te) a lume di candela!>>.
Detto questo lei smise di piangere, fissò il viso del suo fidanzato, sorrise e gli accarezzò la guancia sinistra; facendo questo le riaffiorò nella menta l'immagine del bellissimo sorriso di lui, accennato dalle due fossette che gli si formavano sulle guance, quando lei faceva quel gesto!
Inaspettatamente quel ricordo non le provocò tristezza, bensì calore.
<<Sai una cosa Muffly? (questo è il nomignolo che lei diede a David) oggi non piangerò- disse lei asciugandosi le lacrime- da quando hai avuto l'incidente non ho fatto altro che bagnare il tuo cuscino con le mie lacrime senza averti mai dato un motivo per svegliarti da questo sonno profondo!
Amore devi svegliarti per NOI! Ti ricordi ancora il giorno che ci siamo conosciuti?>>.

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