IL RIFUGIO

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Ade, Zeus e Poseidone seguirono Percy.
"Quindi... chi si occupa di questi rifugi? Gli Dei?" Il semidio sbuffò. "Figuratevi. Per farlo dovrebbero preoccuparsi dei loro figli." "Non lo fanno? Tuo padre...?" "È un dio. Mi ha aiutato molto, a dire il vero. Una volta è venuto persino al mio compleanno. Ma... il punto è che sono dei. Non hanno il tempo di occuparsi dei loro figli. Anche perchè, tranne Zeus Ade e mio padre, gli altri ne hanno tanti." "Hai fratelli?" "Uno. Tyson. È un ciclope. In realtà tutti i Ciclopi sarebbero miei fratelli. Anche Pegaso e Crisaore.. e Anteo... preferisco non rifletterci molto, a dire il vero. I miti greci mi farebbero considerare Pegaso mio fratello. È abbastanza difficile." Poseidone/Paolo rise. Percy chiese "Come vi chiamate?" "Io sono Giovanni. Loro Andrea e Paolo." Percy annuì. "Piacere. Vi porterò al Campo Mezzosangue. Avete detto di essere figli di Marte?" Ade annuì. "Bene. Dal Campo avviserò Reyna. Vi porteremo al Campo Giove." Zeus corrugò la fronte. "Credevo che i due Campi fossero alleati." "Credevi bene, Giovanni. In effetti, lo siamo. Ma, preferiamo dividerci tra i due Campi. Le uniche due eccezioni siamo io e Jason. Ma è successo per lo scambio di Era." "Quindi... sei stato al Campo Giove?" Percy annuì. Prima che potessero parlare, Percy disse "È la nostra fermata. Andiamo."

Davanti ad una casa enorme, Ade chiese "Questo è il rifugio?" Percy annuì. "Di solito la Foschia lo fa apparire squallido. Mi sorprende che voi lo abbiate riconosciuto per quello che è." Poseidone arrossì. "Evidentemente siamo molto potenti." "E mi sorprende che sapete così tanto. Non credo ci siano così tanti semidei informati. Annabeth, forse. O Talia. Ma una è figlia di Atena, l'altra di Zeus. Inoltre, lo sanno perché Chirone le informa. Dubito che voi siate stati informati da qualcuno." Ade sospirando, stava per intervenire. Poi, la porta si aprì.
"Peercy!" Il ragazzo sorrise al satiro davanti a lui. "Ehy, Lukas! Grover è qui?" "Missione. Entra. Anche i tuoi amici." Percy scortò i tre dei dentro la casa.
"Chi è lui?" "Il vice del rifugio. Grover è il capo. In realtà, Grover è il capo di tutti i rifugi." "Quanti ce ne sono?" "Un sacco. In tutta l'America. Li abbiamo ideati io, Annabeth e Grover. Poi, Jason e Nico ci hanno aiutato nel realizzarli." "Perchè vi servivano?" "Gli Dei non potevano occuparsi dei semidei. E a noi servivano dei punti sicuri. Quindi, i vari satiri sono stati inviati alla ricerca dei semidei e alla costruzione dei rifugi. Diciamo che è cominciato con Hermes che voleva ricercassi tutti i suoi figli. Pochi, ma potenti. Soprattutto se mandano semidei come me a prenderli. O Talia." Zeus corrugò la fronte. "Credevo tu fossi il più potente semidio degli ultimi secoli." "Non ne ho la minima idea. So solo di essere molto potente. E... beh. Più potente sei, più mostri attiri. Non è una cosa positiva. Non per me, almeno. Per gli altri semidei, sì, invece." Poseidone rise. "Vi servivano questi rifugi quindi?" Chiese Ade. "Perchè non avete chiesto l'aiuto degli Dei?"
Percy sospirò. "Diciamo che... ho osato troppo, con loro. Avrei dovuto mostrare molto più rispetto. Quindi, non credo di poter chiedere il loro aiuto." Zeus lo guardò. "Hai salvato il mondo due volte. E... non puoi chiedere qualcosa che servirebbe a loro?" Perseus scosse il capo. "Jason mi ha detto che Efesto aveva riferito a Leo che ho fatto arrabbiare Zeus parecchio. Ho rifiutato l'immortalità e poi ho osato dirgli cosa avrebbero dovuto fare gli dei. Poi lui ha ordinato agli dei di rinchiudersi nell'Olimpo. Era arrabbiato con me." Il ragazzo si interruppe, girandosi verso la porta. Lukas, il satiro, era appena rientrato.
"Perce! Tieni è per te." Percy aveva preso il telefono fisso. "Pronto? Ciao Tals. Sei in Italia? Perché non ci è andato Nico? Come perché avrebbe dovuto?... Non lo sai? Nico è italiano... Dettagli.... Sisi... Certo che li ho recuperati, mica sono incompetente... Sono qui... Certo... Siamo nel rifugio di Lukas? No Grover non c'è... non mi serve la balia.... Ah.ah.ah. divertente.... Si, li porto al Campo, poi continuo... Cosa? Il Signor D è pazzo?... Direi di sì, invece.  Lo sa che sono dei bambini?... Certo. Come no. Idea del secolo.... No. È una cosa seria, Talia... non posso parlarne con i primi semidei che trovo.... Ovviamente sono certo che il Signor D ne ha parlato con gli Dei, ma... Ah, Be... Se Era è d'accordo, allora... Si, è sarcasmo... Però, che intuito... non ci penso neanche.... Figurati se a Era importa qualcosa... Vuoi che ci vada io?... Aspetta, lo vuole Persefone?.... Perchè dovrebbe volerlo?... Vuole parlarmi... Rassicurante... Sisi, vado. Porto i tre semidei nel prossimo rifugio, poi vado da lei.... Certo. Stai attenta... Lo farò. Ciao." Percy mise giù.
Ade chiese. "Persefone vuole parlarti? Cosa devi dirci, sotto ordine di Era, ma non lo ritieni opportuno?" Percy li guardò pensieroso. "Sono ordini diretti degli Dei. Non posso ritirarmi... ma... non lo so, non vi conosco neanche..." Zeus disse. "Lo sappiamo. Ma, perfavore." Percy sospirò. "Sono spariti i Divini Zeus, Ade e Poseidone. Hanno mandato me, Talia, Jason e Nico a cercarli. Ovviamente la cosa è ancora più grave: Urano sta risorgendo. Talia mi ha appena detto che crede sia stata colpa sua se i tre dei sono spariti." Zeus lo guardò, serio. "Li cerchi perché te lo ordinano?" Percy scosse il capo. "Anche per quello, certo. Ma se non me lo avessero ordinato, sarei andato comunque." "Perchè?" Chiese Ade. "Perchè uno di loro è mio padre, e gli altri due i miei zii." "Ha importanza?" "Per loro forse no... Avevo degli zii materni che mi hanno fatto sentire un mostro... Anche se loro hanno provato ad uccidermi, non mi sono sentito così male..." Zeus lo studiò con lo sguardo.
Percy guardò l'ora. "È tardi. Andate a riposare, io vado a vedere che armi ci sono." Zeus chiese. "Possiamo venire con te?" Percy lo guardò. "La mia impresa consiste nel cercare tre dei molto potenti. E probabilmente, far arrabbiare Urano nel frattempo. È una missione suicida, pericolosissima. Molti semidei morirebbero se la compissero. Hanno inviato noi quattro perché siamo loro figli. Più potenti degli altri semidei, meno... controllabili. Il pericolo non sarà solo per i mostri... sarà anche per me: se non controllo i miei poteri, potrei distruggere tutto e tutti. È per quello che ci siamo divisi tra i continenti. Se ci siete voi, però, devo limitare la forza dei miei poteri, e questo potrebbe ucciderci tutti e quattro. Non avete un addestramento e siete ancora dei bambini." Ade annuì. "Lo sappiamo. Ma vogliamo venire lo stesso." Percy sospirò. "Se volete venire, bene. A maggior ragione dovete andare a riposare."

Angolo autrice
Salve!
Secondo capitolo!
Non so che dire!
Addio
By Rowhiteblack 

LA VENDETTA DEL CIELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora