2- Il Parco Abbandonato

45 6 2
                                    

Mi blocco di scatto.
Partiamo tra due giorni. DUE FOTTUTI GIORNI.
Già devo capacitarmi del fatto che partirò e comincerò la scuola a Los Angeles, e adesso devo salutare tutti i miei amici e preparare i bagagli in due giorni?! Non se ne parla proprio.
«Parli sul serio? »dico a mia zia.
« Si» risponde.
«Ma quando partite voi?» chiedo a mia madre.
«Partiamo tra 6 giorni»dice.
«E perchè dovrei partire prima? Anch'io voglio partire più tardi!» le dico urlando.
«Jenny calmati! Il volo più vicino alla partenza mia e di papà è tra due giorni! Non posso farti partire tra 16 giorni! Non fare la bambina e sbrigati a preparare i bagagli!» dice furiosa.

Sento una lacrima scendermi sulla guancia e prendo il cellulare, gli auricolari e la giacca ed esco correndo.
Non posso sopportare tutto questo ma devo. Ci tengo a papà. Sono solo 7 mesi. 7 fottuti mesi. Posso farcela.

Mi dirigo sempre correndo verso un parco abbandonato dove quando ero piccola andavo con mia cugina Val.
Mi siedo sull'altalena arrugginita e ascolto un po' di musica. La mia mente è sgombra. Non so quanto tempo sia rimasta lì ma ormai è diventata sera.

Arrivo sul vialetto di casa e mi rendo conto di aver avuto una reazione sbagliata. Devo essere più matura perché so che se continuo così peggiorerò solo le cose.

Varco la soglia di casa e trovo mia madre e mia zia sul divano a vedere un programma di gossip.
Appena sentono la porta chiudersi si girano e mi guardano in maniera preoccupata.
«Sto bene, ho riflettuto e ho capito che ho reagito come una stupida,scusatemi. Domani saluterò Jessy e Luke e preparerò la valigia.» dico imbarazzata.

Scorgo una lacrima scendere sul volto di mia mamma.
«Grazie mille Jen! Sapevo che avresti capito.» e viene verso di me abbracciandomi.
Dopo di lei viene mia zia che, come lei, mi abbraccia.
«Vedrai che Los Angeles ti piacerà! Ci sono anche molti ragazzi carini!»mi dice scherzando.
Sorrido e vado in camera. Non ho voglia di cenare. Non ho fame.

Dopo un quarto d'ora sento la porta bussare.
«Avanti»dico.
La porta si apre ed entra papà.
Timidamente mi dice «Cara cosa ne pensi della mia promozione? Sei arrabbiata con me? Scusa davvero, solo che sai da quanto aspetto questo momento ».
«Si tranquillo papà lo so, non preoccuparti, sono solo 7 mesi»gli dico teneramente. Mi sorride e scende.
In fondo di New York non mi mancherà molto, solo la mia famiglia, Jessy e Luke (i miei amici di sempre) e il taekwondo.
Il resto può anche bruciare.
Mi giro su un fianco a guardare la luna e dopo non so quanto tempo mi addormento.
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Fine secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Lasciate un commento se vi va💖

Simo🌸

Your Last HugOù les histoires vivent. Découvrez maintenant