Capitolo 1

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Quella giornata iniziò seriamente da Dio,se devo essere sincero,essendo che appena aprì gli occhi inizia a bestemmiare contro mia madre.
Perché ?
Bene,l'unica donna che non mi abbia mai deluso,mi ha prenotato un appuntamento con una psicologa essendo che anche lei sta pensando ciò che pensano quei figli di puttana che conosco.
Tutti mi paragonano ad un mostro solo perché sono violento,arrogante,acido e Bipolare e allontano sempre tutti.

"Non alzare la voce con me,Justin,sappiamo entrambi che hai bisogno d'aiuto" disse seria mia madre "vestiti e vieni con me,ti accompagno io"
"Scherzi? Io non ci vengo con te,non ho bisogno di nessuno ,non ho bisogno di una psicologa" urlai così forte che mia madre sobbalzò e si mise paura appena diedi un pugno al muro,non tanto forte dal rompermi la mano .

Vederla spaventata per colpa mia  mi fece sentire una merda,quindi subito mi calmai.

"Scusa..io..fanculo vengo" dissi dolcemente e poi seriamente,cambiando il mio umore,ritornando nella mia vecchia camera.

Tornare a vivere con lei è stato un grande errore,lei sta diventando un grande problema,lei mi paragona ad un mostro come fanno tutti,lei va allontanata.

20 minuti dopo scesi di sotto mentre avevo la mano destra fasciata e,appena mia madre la vide,sospirò.
Odio quando lo fa,odio il suo modo di fare,odio quando mi obbliga a fare cose che non voglio fare.
Provare odio verso mia madre è l'ultima cosa che vorrei provare ma lei sta diventando così irritante.

"Dai su fammi un sorriso,odio vederti così serio" disse con la sua finta vocina triste mentre io sforzai un sorriso.
"Non me ne può pregare un cazzo" dissi sorridendo falsamente e tornai serio uscendo di casa.

L'amavo tantissimo ma doveva farsi un po' i cazzi suoi e lasciarmi stare,non sono più un bambino.

Un paio di minuti dopo parcheggiai la macchina fuori a quell'odioso edificio,già lo odiavo,incredibile in quanto poco tempo riuscivo ad odiare le persone e le cose.
Scesi dalla macchina insieme a lei e chiusi poi lo sportello della  Ferrari,mettendo anche l'antifurto alla mia bambolina,ed entrai lì dentro per poi sedermi fuori ad un'ufficio mentre c'erano altre persone che subito iniziarono a guardami.
Mi soffermai su una ragazza che non distoglieva lo sguardo dal mio viso e feci una smorfia : odio essere osservato così allungo.

10 minuti dopo,quando stavo per sbottare contro la ragazza che continuava a guardarmi,sentì il mio cognome pronunciato da una voce dolce e femminile.
"Signor Bieber,entri pure" disse la ragazza sorridente e io mi alzai velocemente  ed entrai nel suo ufficio mentre pensavo,lasciando mia madre li.
Più veloce faccio,prima vado via da questo posto.
"Ciao" dissi freddamente  mentre la ragazza aveva chiuso la porta e continuava a sorridermi e io la guardavo domandandomi perché cazzo sorrideva senza un motivo anche se trovavo  il suo sorriso così bello.
Si vedeva che era una ragazza dolce ma determinata,speriamo non sia un'altra di quelle ragazze che lavora solo perché apre le gambe,odio le incompetenti,fanno solo perdere tempo e io odio perdere tempo.
Il tempo è prezioso,il tempo mi serve,il tempo non va sprecato e io già l'ho sprecato per due anni con una troia.
"Piacere,io sono Selena,Selena Gomez" disse sorridente porgendomi la mano e io gliela strinsi
"Justin Bieber " dissi serio lasciandole la mano anche se il contatto con quella pelle liscia e morbida non mi dava così tanto fastidio.

Osservandola con più attenzione aveva dei bei lineamenti del viso,un bel corpo,delle labbra carnose,due occhi magnetici e un culo stupendo.

"Allora signor Bieber,si corichi pure sul lettino " disse squadrandomi

Annuì leggermente e mi coricai sul lettino mentre lei si era seduta al mio fianco.

"Vorrei sapere molte cose di lei,Bieber,vorrei sapere cosa ne pensa dell'amore" disse guardandomi attentamente

Lei sapeva,lei sapeva  come mi etichettavano e quella domanda  di sicuro era uscita per immischiarsi in fatti che non le riguardano,volendo arrivare al punto ma io non volevo arrivare a parlare di Kelsey.

"Tu cosa pensi dell'amore ?" Chiesi curiosamente guardandola
"Beh..io collego la felicità all'amore" sorrise subito  la ragazzina
"hai mai amato ?"
"Dovrei essere io a fare le domande " dice guardandomi attentamente "comunque no" aggiunse
"Ecco perché dici così" mormorai mentre molto ricordi mi tornarono in mente,ricordi che non sopporto,ricordi che odio.

-flashback-
"Vedi Kelsey,ti ricordi quando mi chiesi cosa pensavo sull'amore ma io non ti riposi  ?" Chiesi mentre la tenevo stretta a me e le facevo le coccole
"Mh si " disse subito sorridendomi guardandomi con i suoi occhi grandi e verdi
"Dopo averti conosciuta posso dire che la felicità possa essere collegata all'amore,mi fai sentire così dannatamente bene,principessa " sussurrai per poi baciarla e sorrisi sentendola ricambiare il bacio
Dopo qualche secondo ci staccammo ma la guardai confuso mentre lei faceva un piccolo sorriso triste,come se qualcosa non andasse.
"Lo so .."sussurrò lei ma io non feci domande anche se sapevo che qualcosa non andava.

-fine flashback-

Pensandoci bene quella puttana di
merda,in quel momento,aveva la coscienza sporca ma ha continuato con il suo sporco gioco come se nulla fosse.
Io le avevo detto di andarci piano con il mio cuore,le avevo detto di non prendersi gioco di me e le avevo detto che non doveva tradirmi ma la troia aveva la sborra nelle orecchie e non sentiva.
Incontrarla è stato un errore,l'errore più grande della mia vita ma mi ha fatto aprire meglio gli occhi sulle donne come lei.

"Signor Bieber mi sente ?" Chiese preoccupata la ragazza e lì subito ritornai alla realtà
"Stava pensando alla persona che le ha procurato dolore ?" Chiese lei e rimasi stupito,la ragazza aveva fatto centro.
"Probabilmente"
"Cos'è successo tra voi due ?" La sentì chiedere curiosamente ,lei era così dannatamente curiosa e lo potevo capire dalla sua domanda fatta così velocemente e dal suo sguardo.
"Non credo siano affari suoi " sputai acido.
"Invece si,sono qui per aiutarla" disse poi seria Selena,ha un bel caratterino la mora.
"Hai detto bene,per aiutarmi,ma no per farti i cazzi miei"
"Come  faccio ad aiutarti se poi non mi dici niente di te,come faccio a capire cosa ti ha fatto cambiare?" Chiese seria e con un filo di esasperazione nello sguardo.
"Beh è successo che mi tradiva con tutti i miei amici e che diceva di essere incinta di me ma era incinta di un mio amico.
L'ho spinta dalle scale dalla rabbia quando ho scoperto la verità,perse  il bambino e lei si ruppe la gamba,fine della storia" dissi con odio,ogni minima parola era stata detta con molta freddezza e rabbia,tutte le emozioni tornarono a galla e,la cosa che mi fece incazzare ancora di più,è stata quando Selena ha ficcato il naso in questa storia.
L'unica cosa positiva è che le ho raccontato tutto superficialmente,non entrando nel particolari.
Era qui per aiutarmi no per farmi incazzare,o sbaglio ?

"Oh..wow " la sentì sussurrare e deglutire "comunque dovresti iscriverti a boxe e sfogare lì tutta la tua rabbia
Devi iniziare a non prendertela con gli altri e a non scaricare la tua rabbia su persone innocenti "

"Fidati principessina,quelli che vengono picchiati da me non sono persone innocenti" dissi sedendomi poi al suo fianco e la vidi fare un piccolo sorriso
"carino il tuo sorriso anche se lo trovo odioso"
"È un compimento o un offesa ?" Chiese confusa ridendo
"Un po' tutti e due " dissi ridendo insieme a lei mentre non le staccavo gli occhi da dosso
Era una bella ragazza,molto bella,se ci fosse il Justin di anni fa molto probabilmente già si sarebbe buttato,beh peccato non ci sia.

"I 30 minuti sono passati,le dovrei scrivere l'appuntamento  " la sentì affermare velocemente e a bassa voce,come se fosse in difficoltà,soprattutto quando ho preso ad accarezzarle la guancia.
Smisi subito dopo e la vidi alzarsi velocemente  e andare dietro alla scrivania mentre io mi mordevo il labbro : mi divertivo a metterla in difficoltà.

Due sere dopo ero al parco mentre facevo una passeggiata per i cazzi miei e fumavo una sigaretta essendo che ero nervoso : dovevamo prendere a botte qualcuno,la pressione era troppa,stava tutto andando a puttane con la mia famiglia e con il lavoro.

"Justin" disse una voce squillante troppo familiare che mi portò a girarmi e a portare subito lo sguardo sulla donna che mi aveva rovinato,sulla donna che mi aveva buttato giù nei peggiori dei modi.

"Kelsey " sussurrai sconvolto e subito la vidi sorridere aggiustandosi i capelli.

My psychologist staffWhere stories live. Discover now