A Lilia che mi è stata accanto e che mi ha sempre dato la forza per andare avanti!
Sperando che quando crescerà e leggerà questo libro si renda conto di quanto io sia orgogliosa di lei."Credo che Dio abbia un progetto preciso per me e per ogni persona alla quale ha offerto il dono della vita."
Dr. Ben Carson.Giada
Mi guarda con due occhioni scuri e profondi, e mi sorride. Giada sorrise sempre, anche quando racconta i momenti peggiori, quelli in cui la sua vita era appesa ad un sottilissimo filo al Kinderspital di Zurigo. Lei che ha visto la luce in fondo al tunnel, che ha lottato per respirare, che ha chiesto di non soffrire, è una diciassettenne come poche altre che ora convive serenamente con un astrocitoma cervicomedullare al grado 2 WHO, un tumore che, situato esattamente al centro del suo cervello, ha rischiato di prenderla, per sempre.
Giada è una giovane donna la cui vita recente è stata travolta da una diagnosi inattesa, da una malattia feroce, da cure aggressive e, finalmente, anche da meraviglioso miracolo della vita, quella vita che ha saputo riprendersi con la convinzione profonda di averne diritto. Lo hanno meritato lei, sua mamma, suo papà e sua sorella Lilia.
Giada è dolce ma fatta di granito: un frullato energetico dietro al quale covano emozioni che quando emergono aprono gli orizzonti, anche quelli della speranza.
Ha scelto di raccontare la sua storia perché il suo percorso serva ad altri, serva a capire che c'è la si può fare, che ci sono forze insperate alle quali aggrapparsi, che la medicina fa progressi ogni giorno, che non è tutto spiegabile e che l'amore incondizionato fa miracoli.
Ormai lo sento mio, il tumore. Per me è Charly. Certo, se me lo portassero via sarebbe meglio, ma fa parte di me, è mio, è di compagnia, lo addestro e le regole le faccio io...
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Io e Charly
General FictionCiao a tutti, Questa storia non l'ho scritta io, bensì l'ha scritta Guada. Guada aveva solo diciotto anni, ma un tumore al cervello ce l'hai portata via nemmeno una settimana fa. Voglio pubblicarla per far capire alla gente che guerriera era. A te...