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Mi sento in colpa per non avergli detto nulla, lui è il mio migliore amico.
Niall infatti non sa nulla di quello che sta per accadere ma a dire la verità nemmeno io.
Se non risponderà ho seriamente paura di come potrei sentirmi.
Attendo qualche minuto la forza per chiamare e quando lo faccio, il mio respiro inizia a farsi irregolare così penso alle tecniche che mi ha insegnato la mia professoressa di educazione fisica a scuola.
E tutto questo per una chiamata.
Solo lui può farmi sentire in questo modo.
Aspetto un po' di secondi e non ricevendo una risposta, una piccola parte del mio cuore inizia a sgretolarsi lentamente.
La conosco troppo bene questa sensazione.
'Ti prego Louis rispondi, non farmi star male.Ti prego.'
Ad un tratto, solo il silenzio.
Allontano il telefono dall'orecchio per confermare ciò a cui sto pensando.
Sì, ha risposto.
"Louis?"chiedo con la voce tremante.
Sono fragile, sono troppo fragile, sono fottutamente fragile e non sarò mai in grado di affrontare questa conversazione, se mai dovesse esserci.
Non sentendo risposta decido di proseguire.
"Io..volevo solo chiederti una cosa veloce, velocissima."
Mi mordo il labbro inferiore cercando di trattenere le lacrime.
Non capisco come il mio rapporto con Louis sia cambiato in questo modo, o meglio, si sia azzerrato in questo modo.
Non volevo le cose andassero così, io davvero non lo volevo.
Mi faccio forza e gli pongo la domanda.
"Tu ieri sera eri qui? Eri ad Holmes Chapel?"
Trattengo il respiro.
Deve rispondere, non può riattaccare.
Dopo secondi che sembrano eternità risponde.
Mi rendo conto di quanto mi manchino le nostre telefonate solo quando un brivido gelido mi percorre la schiena sentendo la sua voce.
O forse la mia reazione è dovuta alla sua risposta, perché sì, lui ieri sera era ad Holmes Chapel.
Mi ha appena detto di sì.
Io e lui eravamo nello stesso paese e probabilmente nello stesso quartiere, alla stessa festa.
"C'è altro?"
La sua voce è così dannatamente seria ed io...mi sento così strano.
E comunque sì, vorrei rispondere.
C'è altro.
Ci sono un sacco di cose che vorrei chiedergli ma solo una domanda esce spontanea dalla mia bocca.
"Come stai senza di me?"
Lui non risponde.
Chi tace acconsente.
Forse sta.
Ma questo non vuol dire che stia bene.
Dio, se mi manca.
"Possiamo incontrarci?"
Per un momento il mio cuore smette di battere.
Non può averlo chiesto.
"Ad Holmes Chapel"continua.
Deglutisco, me lo sta chiedendo davvero?
"Puoi rispondere?"chiede con un tono di voce ancora più freddo.
Accetto, in preda al panico, non sapendo bene se sia la cosa giusta in questo momento.
Dopo la brevissima conversazione con Louis, mi sdraio sul letto della mia piccola camera.
Diamine.
Ho sedici anni, non cinque.
'Io sono abbastanza maturo per non farmi prendere dal panico' tento di autoconvincermi.
Ma fallisco, come sempre.
Provo ad ipotizzare il primo incontro fra e me Louis e mi ritrovo a provare questa terribile ansia di non essere abbastanza per lui.
Louis non ha nemmeno risposto alla mia domanda.
Sta bene senza di me?
Allungo la mano verso il comodino, a fianco del letto e prendo il mio telefono.
Scorro per qualche minuto la galleria e quando finalmente trovo la foto, quella strana sensazione nello stomaco si ripresenta.
Perché sì, è da un po' che la provo.
Questo miscuglio di emozioni che si forma dentro di me ogni volta che qualcosa ha a che fare con Louis sarà la mia rovina, io lo so.
Nonostante ciò continuo a osservare la sua foto.
Sarebbe bello vedere i suoi occhi dal vivo e magari perdere la concezione del tempo guardandoli.
Sarebbe anche bello farlo sorridere, dato che lui non sorride nelle foto.
Sarebbe bello essere la causa del sorriso di Louis.
Osservo le sue labbra.
Sono così dannatamente sottili e rosa, e il mio stomaco non la smette di agitarsi.
'Ho bisogno di quelle labbra' mi ritrovo a pensare.
Appena realizzo ciò a cui ho pensato scuoto la testa, cercando di scacciare le cose che mi stanno venendo in mente.
È come un circolo vizioso.
Più cerco di mandare via questi pensieri, più io continuo ad immaginare.
E il mio stomaco continua ad agitarsi.
Non ho mai provato niente del genere per niente e nessuno.
E pensare che lo incontrerò...che lo vedrò di persona..
Ho paura.
Potrei avere un crollo emotivo.
Sì, lo avrò sicuramente.
Ciò che mi ha detto Niall tempo fa riemerge nella mia mente.
Non posso essermi innamorato di Louis..non posso.
L'amore è una malattia della quale io non voglio ammalarmi, e sono sicuro che questo non accadrà.
Devo solo cercare di controllare le mie emozioni.
Ripenso al motivo per cui ho chiamato Louis e inizialmente nemmeno me lo ricordo.
Era per avere una conferma e l'ho avuta, lui era ad Holmes Chapel.
Avrei voluto fargli domande su quel ragazzo ma onestamente mi sento un emerito coglione solo per averlo pensato.
Dio, incontrerò Louis.
Del resto non importa, probabilmente non è mai importato.

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Salve ragazzuole, come state?
Spero bene.
Scusate se non ho aggiornato così in fretta  come avevo promesso  ma vi giuro, non ho avuto davvero molto tempo in quest'ultimo periodo.
Ma oggi appena ho potuto mi sono messa su wattpad ed ecco il capitolo.
Come sempre, se vi va lasciate qualche commento che giuro mi fate stra felice.
E nulla, credo che ora andrò a farmi del male ascoltando just hold on.
Ah un ultima cosa.
Se questa storia vi piace, vi andrebbe di consigliarla alle vostre amiche?
Non sapete quando ve ne sarei grata.
Magari potrei decidere di aggiornare più presto del solito ;)
Pace, amore e sesso larry, bye♡

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