Mamma:"Gli verranno a vivere qui per un mese."

Io:"cosa mamma?! Ché significa che verranno a vivere qui per un mese?"

Mamma:"ma tesoro! Sarà bellissimo, presenterò Gaetano agli zii, ovviamente tu dormirai in stanza con Elisa, Alessio starà con i suoi genitori ovviamente. Sarà un modo per unirci tutti quanti alla vigilia, come l'anno scorso, solo che un anno fa gli zii hanno preferito prendere un Bed and Breackfast, e ora vogliono stare con noi. Magnifico, no?"

Gaetano:"non vedo l'ora di conoscerli meglio. Ah, giusto, dimenticavo. Martina cara, domani vi accompagnerò io a scuola. Fa troppo freddo. Avverti anche Vincenzo, grazie."

Ha una freddezza strana, neppure il mio professore di greco è così. Sarà perché è un poliziotto forse. Vincenzo mi ha sempre detto che è sempre stato così. Freddo, calmo, gentile e distante. Nonostante lui sia un padre così presente, è lo stesso un uomo distaccato.

Comunque non voglio dividere la stanza con mia cugina. É troppo snob e antipatica. Le voglio un mondo di bene, ma parlo di Elisa, la bambina di undic anni, fin troppo viziata che snobba tutti.
E se qualcuno pensa che io sia esagerata, racconto delle brevi storie:
2013: Le feci conoscere Kevin. Un ragazzino moro della sua stessa età, magrolino, esile di corporatura, occhi color nocciola, occhiali Ray Ban moderni, è vero, per avere otto anni era un bambino davvero carino. Lui voleva mia cugina, era il fratello di un mio amico. Quando glielo presentai, mia cugina gli disse esplicitamente "io non sto con i secchioni." lui ci rimase male; Io di più.
Due anni dopo, nel 2015:
Le presentai Michele. Un ragazzo di ben tredici anni, maturo, intelligente, le ragazze del nostro quartiere davano di matto per lui. Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi in ciuffo moderno. Sempre cortese e gentile, di una famiglia benestante. Elisa lo conobbe, ci stette una settimana, quasi, e poi lo friendzonò brutalmente. Quel ragazzo fino ad oggi quando mi saluta fa una faccia imbarazzata.
Fine.

Però potrebbe anche essere cambiata.

Io:"quando arriveranno?"

Gaetano:"tra un'oretta circa."

Ore 18:34

Dalla porta si fanno strada i miei zii e i miei cugini.

Elisa, con il suo adorabile vestito blu con margherite bianche e gialle, i capelli castani sono boccolati ordinatamente sulle spalle. Le ballerine blu si intonano sia al vestito che ai suoi occhi.

Mia zia è una maniaca dell'ordine. Finalmente arriva mio zio. L'uomo più spiritoso, divertente e simpatico del mondo. Il padre che tutti vorrebbero é mio zio. Fratello di mia madre. É alto, spalle larghe, muscoloso, occhi marroni e capelli neri a chiodino. É il padrino di mia sorella, l'ha battezzata lui, ma era ovvio. Lui per noi è stato il padre che non abbiamo mai avuto.

Alessio, mio cugino, mi salta addosso subito.
É così dolce lui. Ha quattro anni, é bassino, mingherlino, biondo con gli occhi nocciola, é un po' ruffiano, ma lo adoro.

Comunque, appena vede la nuova arrivata, ovvero la piccola Sofia. Sembra piacerle molto, visto che si presenta e le racconta cosa ha fatto oggi all'asilo.
Nonostante Sofia non capisce é una scena estremamente tenera, lei ride e Alessio continua a parlare del fatto che lui sappia contare fino a venti. Ai miei tempi all'asilo coloravamo i disegni nel libro, qua lui sa già contare fino a venti...
Faccio una foto per immortalare il momento dolcissimo. Sono adorabili.

Elisa mi da un bacio inaspettato sulla guancia, l'ho fatta sembrare un mostro, ma non lo è. Non si è messa con nessun bambino perché lei vuole stare sola. Non ha poi tutti i torti.
Lei assomiglia troppo a mia zia, mentre Alessio è identico a suo padre.
É chiacchierone, il ché l'ha preso da entrambi i genitori. Poi i suoi capelli biondissimi li ha presi da mia zia, gli occhi nocciola sono in miscuglio, tra l'azzurro intenso della zia e il castano di mio zio, poi ha il naso in su come la zia e la bocca carnosa di mio zio. Elisa invece ha i capelli castani come mio zio e il naso a patatina, le labbra carnose, ma per il resto è uguale a mia zia.

Buonsalve gente, ecco a voi un ennesimo stupidissimo capitolo!
Okay, non sono Kenoia e neppure Leonardo De Carli, so che sarebbe stato strabiliante e basta ora mi sono rotta di quando parlo. Non preoccupatevi della mia idiozia, preoccupatevi quando non sono più così, lì sarà sicuramente qualcosa di brutto. Coooomunque, visto che non voglio dilungarmi troppo ma già lo sto facendo, vi saluto, (devo studiare venti pagine di Geografia), quindi kiao a turuturututti.

Tu? il mio sorriso...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora