Fotocopie

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"Fotocopie tutte uguali illuse di essere speciali"

Sorriso. Bocca tirata, labbra inarcate. Stampato sui volti della gente, grigia che popolava le strade china sul telefonino. Quel piccolo aggeggio capace d'incantare qualsiasi essere umano.
Un piccolo dispositivo letale quanto magnifico.

Due ragazzi erano seduti al bar, entrambi attaccati allo schermo del telefono, con i pollici continuamente in movimento. Si inviavano cuori a vicenda, questo era il loro modo per manifestare il loro amore. Foto, delle loro chat piene di frasi tumblr, postate suo vari social. Il loro nome vicino alla parola "fidanzata/o" sul Facebook del patner.
Malgrado fossero separati da meno di un metro non si sfioravano, lasciavano che fosse un cuore inviato su WatsApp a sostituire le parole e un "ti amo" scritto sotto un post su instagram a sostituire un "ti amo" urlato sotto la pioggia.

Un po' piú in là una donna si stava facendo un selfie, il telefono sorretto da un lungo bastone. Un sorriso falso e qualche ritocco per togliere le numerose righe che segnavano la pelle.
Si fingeva felice. I sorrisi falsi erano routine, come il non mangiare e la costante paura di non piacere agli altri.

Tra queste persone grigie e monotone c'era una ragazza stanca. Stanca della monotonia. Lei voleva vivere a colori. Essere diversa. Distinguersi. Sorridere veramente. Sorridere di cuore.
Cosí improvviso un balletto, in un certo senso ridicolo, ma che la faceva sorridere. La faceva stare bene. In quel momento il mondo le pareva un posto migliore e la gente sembrava dolce. Ma lei non sapeva che quelle erano serpi.
Un uomo nelle vicinanze la riprese e fece girare il video tra i vari social.
La gente rideva, insomma erano piú "lol" che vere risate. La ragazza diversa si sentiva sbagliata, derisa e umiliata.
La ragazza diversa ora non c'è piú. Al suo posto c'è un video dove triste e distrutta la fa finita, sotto a questo video ci sono delle parole separate da un "#". Parole di dispiacere. Parole false dette da persone false.

C'era un bambino, camminava per strada, i suoi genitori si erano dimenticati di lui troppo presi ad aggiornare il loro profilo Facebook. Il bambino era seduto sull'altale e si dondolava, l'aria fredda gli scompigliava i capelli. Ora quel bambino non c'è piú al suo posto c'è un uomo triste e grigio.

Gli uomini troppo presi dai social iniziano a fotografare i loro piatti e non a mangiarli.
Diventano genitori in un'app e non nella realtà.
Si baciano in un emoticon e non nella vita reale.
Dormono con uno "zzz"
Ridono con un "lol"
Si conoscono in una chat di instagram per poi sposarsi su Whatsapp.
Ora questi uomini non ci sono piú, si erano dimenticati come si viveva e la loro vita ha preferito abbandonarli che vivere in una gabbia.

N/A

Ho sempre sognato di fare una os. E niente è uscito questo.

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