Il mio primo bacio. Non posso crederci.

«Bet! Bet, cazzo!» urlo, quando lei si stacca fulminea e si allontana verso l'interno della casa.

Corro e la seguo,  inoltrandomi tra la folla e riuscendo ad intercettarla.

«Cos'era quella scena di prima, Andy?!» urla, attirando l'attenzione di molti.

Mi passo una mano tra i capelli ricci e mi guardo intorno.

Cosa dovrei dirle?

Sei proprio bravo a fingere disinteresse, razza di idiota.

«Non...non lo so.» infine, ammetto.

«Tieniti lontano da me.» mi dice, ma io non ce la faccio.

Così porto una mano attorno al suo fianco e mi chino a baciarla.

Ancora una volta.

Il bacio si fa sempre più profondo, tanto che posso sentire distintamente un sospiro uscirle dalla bocca quando le nostre lingue entrano in collisione e, spontaneamente, porto la mano destra sul suo fianco, stringendola a me come se avessi il diritto di farlo e lei, inaspettatamente, porta entrambe le mani tra i miei ricci, affondando le dita.

Proprio quando non capisco più niente, completamente sommerso dai miei stessi sentimenti, lei, si allontana come una furia, mi osserva qualche secondo e poi, quando si accorge che sono stato io, a baciarla, davanti a tutti, si passa il dorso della mano sulle labbra, tanto da riuscire a togliere quel poco di lucidalabbra che le era rimasto e, con il volto quasi disgustato, mi dice di tenermi lontano da lei.

E io, inevitabilmente, sento il mio cuore spezzarsi.

**

ORA

«Non sto mentendo.»

Lei ride e io faccio per andarmene, ma la sua presa è forte e, sinceramente, inizio a pensare che sarebbe meglio chiudere questo discorso una volta per tutte.

La voglio, è vero. La voglio dalla prima volta che l'ho vista, in prima elementare, quando venni attirato dalla sua risata infantile e i grandi occhi chiari, dannazione.

«Non mi sembrava fosse così, ieri sera.»

La fisso per qualche secondo.

In effetti, perché diamine avrei dovuto baciarla, ben due volte, se non mi fosse piaciuta?

Però non posso dimenticare quello che è successo dopo. Bet è una troia, e io sono un coglione.

«Ero ubriaco.» mento. Cioè, sì ho bevuto. Ma non abbastanza da definirmi ubriaco.

«No. Quella ubriaca ero io.» aggiunge, lei.

«Mi hai confusa. Non me l'aspettavo e così...sono entrata in crisi.» continua.

Rido, amaro, e mi passo una mano tra i capelli.

«Così confusa che sei andata a scopare con quel coglione.»

Il suo sguardo si fa triste, ma subito dopo torna la Bet coraggiosa di sempre.

«Non abbiamo scopato! Cosa pensi che io sia, Andrew?!»

Non ho il coraggio di rispondere a questa domanda.

«Pensi che sono una troia. E' così.» ride, ma non di felicità.

«Pensavo fossi diverso. Pensavo mi conoscessi veramente.» continua, con gli occhi lucidi.

Cosa dovrei fare?

«Bet...» sibilo.

«No! Lasciami in pace! Sei uno stronzo, come tutti gli altri!» e gira i tacchi, allontanandosi da me.

Stringo i pugni lungo i fianchi.

Non posso lasciarla andare così.

«Bet! Bet!» urlo, correndo e raggiungendola quasi alla fine del giardino della scuola.

«Ti ho detto di lasciarmi in pace!» urla, piangendo.

E così, faccio l'ultima cosa che mi sarei aspettato di fare con una ragazza.

Beh, l'ultima cosa che mi sarei aspettato di fare con Bet, ad essere sinceri.

La abbraccio.

La stringo forte a me e poso il mento sulla sua testa mentre, lei, dopo qualche secondo di tentennamento, porta il viso nell'incavo del mio collo e circonda la mia vita con le sue braccia.

Sono totalmente fottuto.




Infinity (Incompleta)Where stories live. Discover now