Piccole Gocce Di Memoria

droga

Guardavo gli altri come facevano, io non ci sarei mai riuscita. Rollare, tritare, fumare. La situazione era questa: una ragazza se ne stava in un angolo con le cuffie e la canna in mano a fumacchiare, lui le era accanto, canticchiava una canzone in sottofondo mentre rideva guardando il telefono, e così via dicendo, tutte coppie mentre io me ne stavo da sola. La ragazza mi porse il fumo, esitai un attimo poi lo presi in mano, iniziai a tirare, senza timore. Uno,due,tre,quattro,cinque tiri e già mi sentivo diversa. Gli occhi erano mezzi aperti, la bocca secca, un sorriso sotto i baffi e altri tiri, stavolta più lunghi e densi, mi piaceva trasgredire e questa era proprio l'occasione giusta. All'improvviso la voglia di distendermi si faceva sentire, mi appoggiai al pavimento freddo e chiusi gli occhi. Sentivo la schifosa canzone cantata dal ragazzo, un ritornello abbastanza da sfigati, le risate degli altri, la stanza che sapeva di fumo, tutto un miscuglio.