l'infinità del mare

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tolsi le scarpe, i pantaloni, la maglietta ancora sudicia e mi immersi nell'acqua: era tiepida e molto rilassante, mi dava una sensazione di libertà , tutto quell' infinito da cui ero circondata, un mare pulito e maestoso, ancor più bello di notte che di giorno, rendeva il paesaggio ancora più ricco di meraviglie, non mi ero mai soffermata a guardare in giro ma era impossibile non notare gli scogli, che rendevano il tutto più selvaggio.
Iniziai a muovermi, non sapevo nuotare ma stare a galla si, per mia fortuna. Potevo sentire la sabbia morbida, le conchiglie, le alghe che mi accarezzavano i piedi, era una sensazione fantastica. Mi avvicinai alla deriva e mi distesi: i miei grandi occhi non potevano che notare il cielo stracolmo di stelle, alcune più luccicanti altre meno, delle piccole creature che illuminano il mondo senza fare alcun rumore, soltanto donando bellezza e luce.
Avrei voluto nascere sotto il calore delle stelle cadenti, con milioni di steroidi che mi giravano attorno;
Ancora non sapevo di essere speciale, ancora non capivo il "mondo". Mi ricordo soltanto della mia infanzia felice passata tra le nuvole amiche e le gocce di pioggia che di tanto in tanto sparivano nella terra lasciandomi in compagnia dei pioppi selvatici, che venivano cullati dolcemente dai raggi solari.

Piccole Gocce Di Memoria Where stories live. Discover now