"Eh no che non la lascio stare. Un secondo prima è felicissima e poi mi dice che non vuole andarci"

"Amore mio vedrai che ci arrivi da solo alla soluzione dell'intrigo"

Scoppio a ridere "cosa sai che io non so?"

Arya mi bacia e mi sussurra "scoprilo da solo"

"Arya"

Scoppia a ridere "non farti venire ancora di più i capelli bianchi"

"Vado da mia figlia"
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"Alexia posso entrare?"

"Si"

Entro e la trovo a svolgere delle equazioni di matematica.

"Pulcina allora che succede?"

"Nulla sono stanca e domani ho il compito di matematica,sto ripetendo"

"Alexia guardami"

Alza il viso "hai pianto"

Non è una domanda ma un affermazione e lei non nega.
Chiudo gli occhi e maledico gli ormoni delle donne ma sopratutto delle adolescenti.
Sospiro e mi avvicino a lei chiudendole i quaderni.

Le alzo il viso e la guardo negli occhi "cosa succede?"

"Voglio andare al concerto a Londra ma no con Sebastian e la sua ragazza. Per favore papà mandaci da sole"

"No no non mando una 17 enne a Londra con altre ragazzine"

"Se viene Joshua con noi? Lui conosce anche Londra"

"Ho già chiesto a Joshua non può ecco perché ho chiesto a Sebastian"

"Bene allora io non vado"

"Alexia tu mi fai perdere la pazienza. Si può sapere perché non vuoi andarci con Sebastian?"

"Perché Kathryn mi sta sul cazzo"

"Modera il linguaggio Alexia. Non ti abbiamo educato così"

"Basta papà non vado con loro"

"Bene non andarci, resterai qui e scordati il viaggio scolastico in Spagna non ci vai"

"Non puoi farmi questo"

"Invece si. Da mesi ti comporti come una ragazzina viziata e ora la finiamo qui. Niente gita scolastica e se continui così ti sequestro anche l'auto. Ora studia"

"Vaffanculo papà"

Le stringo un polso "Non ti azzardare più. MI HAI CAPITO? NON MANCARMI PIÙ DI RISPETTO"

"Lasciami"

"Mi hai capito?"

"Si"

"Ora fila a studiare"
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"Gabriel perché urlavi in quella maniera?

"Questa volta Alexia ha superato il segno, dammi le chiavi della sua macchina e questa volta non esce più per davvero fino alla fine della scuola. Ora basta"

"Gabriel ragiona"

"No è in punizione e non andrà nemmeno in Spagna"

"Ti odierà"

"Allora mi odi. Sono stato comprensivo fino ad ora, ma adesso basta, siamo i suoi genitori ci deve rispetto. Non so cosa l'abbia portata a cambiare così, ma non lo accetto. Quella che in questo momento è di sopra non è mia figlia"

ALEXIA

"Sam"

"Piccolina che ti succede?"

"Per favore vieni a prendermi"

"Alex non voglio avere problemi con i tuoi genitori"

"Per favore Sam portami con te"

"Arrivo fatti trovare fuori, tra dieci minuti"

Dopo dieci minuti vedo dalla finestra che Sam è arrivato, prendo la mia borsa ed esco.

"Dove vai Alexia?"

"Esco"

"Alexia non ti permettere sei in punizione"

Apro la porta e mi fiondo fuori prima che mio padre mi raggiunga, ed entro immediatamente nell'auto di Sam

"Parti veloce prima che arrivi mio padre"

Sam parte e vedo mio padre immobile che mi guarda disperato.

Ti amo...ma non posso 3Onde histórias criam vida. Descubra agora