«Ti ho detto che non ho niente.» insisto e faccio per uscire dalla sua morsa, ma lui mi trattiene, posando entrambe le mani sulle mie spalle e mettendosi a cavalcioni su di me.

«Dimmelo.»

Adesso i miei occhi sono di nuovo sui suoi. Anche perché sembra impossibile che io riesca a sfuggirgli.

«Ok, d'accordo!» alzo la voce.

Lui, sorride.

Maledetto bastardo.

«E' solo che...è tutto così strano. Ci siamo ritrovati dal non parlarci totalmente, all'essere amici, all'essere...non so neanche cosa siamo! Permettimi di essere un po' confuso.» dico.

Di sicuro non ho intenzione di confessargli che, in realtà, sono innamorato di lui e che l'idea di perderlo mi distrugge, adesso che so com'è averlo.

Lui mi osserva alzando un sopracciglio.

«Cosa?» continuo, cercando di incrociare le braccia al petto. Movimento che mi viene impedito dalle sue mani, ferme sopra di me.

«Tu cosa vorresti che fossimo?» mi domanda.

Ma che vuol dire?!

«Che vuoi dire, Damian?! Non farmi queste domande a trabocchetto.»

«Non ti sto facendo alcun trabocchetto. Voglio solo capire cosa vorresti. Io lo so cosa voglio.»

Non so se è il tono che ha usato o il suo sguardo serio, ma le parole mi muoiono in bocca.

«Quindi, Oliver Stone, cosa vorresti?»

Apro e chiudo la bocca un paio di volte ma nulla, non esce alcun suono.

«Tu? Tu cos'è che vuoi?» alla fine, riesco a chiedere.

Il suo sorriso si amplia e io perdo un battito.

Ma il mio maledetto cellulare prende a squillare. Chiunque sia, spero che gli cadano le mani.

Il volto di Andy appare sullo schermo del mio Iphone ma non faccio in tempo a prendere quel maledetto aggeggio che Damian lo fa al posto mio, rispondendo alla chiamata.

«Che diavolo fai?!» lo rimprovero bisbigliando. Ma lui mi zittisce con una mano sulla bocca e prende a parlare con il mio migliore amico.

«Cosa?»

"Ehm...questa non è la voce di Oliver." posso sentire attraverso la cornetta.

«No, infatti. Sono Damian, Quattrocchi.»

"Uno: non porto più gli occhiali. Due: cosa ci fai a quest'ora nelle mie orecchie?"

«Secondo te?» risponde, e io vorrei sprofondare.

Gli strappo il telefono dall'orecchio e prendo a parlare con Andy.

«Andy.»

"Ecco una voce familiare finalmente! Si può sapere dove diavolo sei?! E perchè Damian risponde al tuo telefono?!"

«Perchè è qua con me.» dico, non so come spiegare tutta questa situazione.

"Ma siete a casa tua?"

«Sì.»

"A quest'ora?" insiste con le domande.

Mi passo una mano sul volto mentre Damian riprende a baciarmi sul collo.

«Ha dormito qua...» mi giustifico, cercando di nascondere i sospiri che mi escono ogni volta che la sua lingua traccia il percorso dal mio orecchio alla scapola.

Infinity (Incompleta)Where stories live. Discover now