QUANDO TUTTO EBBE INIZIO

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Ed ecco, dopo il cominciar de l'anno,
un'insegnante stramba e ambigua molto,
che di ignote parole era esperta;

e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi ’mpediva tanto il mio cammino,
ch’i’ fui per ritornar più volte vòlto. 

Temp’era dalle otto del mattino,
e ’l cor batteva ’n sù come quelle puelle
ch’eran qui quando l'anno passato

ammesse furon su codeste cose belle;
sì ch’a bene sperar m’era cagione
di quella angoscia che tanto eccelle,

l’ora della gaiezza e la dolce liberazione;
ma non sì che paura non mi desse
la vista che m'apparve di latino.

Questi parea che contra me venisse
con declinazioni cinque e con casi sei,
sì che parea che l’aere ne tremesse.

Ed un'altra, che di tutte incomprensioni
sembiava carca ne la sua grechezza,
e molte genti fé già viver male, 

questa mi porse tanto di gravezza
con la paura ch’uscia di sua vista,
ch’io perdei la speranza de la salvezza.

IL DIARIO DI UN CLASSICISTA DISPERATO Where stories live. Discover now