Il pugnale

33 2 0
                                    

L'incisione su quel pugnale le fece tornare in mente dolorosi ricordi legati al suo passato.
Un passato che amava ma che voleva dimenticare.
Dopotutto, se l'avesse odiato, il distacco da ciò che era non sarebbe stato così doloroso, invece ancora oggi, dopo molte sofferenze, le lacrime le segnavano il viso ogni volta che i ricordi della sua infanzia riemergevano.
Celestine era vivo nella sua mente, Celestine con i suoi prati verdi, con i suoi strani abitanti.
Le mancava il palazzo, le fughe notturne da delle regole troppo rigide che però amava follemente.
Ma ciò che più di tutto le mancava era la sua famiglia, quella famiglia che l'aveva ripudiata per aver seguito il suo cuore.
Le mancava sua madre, incontenibile romantica, i suoi insegnamenti, le sue magiche favole, il suo appoggio.
Sua madre che l'aveva abbandonata troppo presto, a causa di una malattia incurabile.
Le mancava suo padre, Darren, i suoi occhi di ghiaccio penetranti che l'avevano osservata mentre, di comune accordo, le famiglie Sacre l'avevano bandita dalla sua casa.
Era la prima volta che vedeva suo padre vacillare, o forse era stata solo una sua impressione?
Una cosa era certa: lui non l'aveva più cercata.
Rachele spostò lo sguardo verso il basso e si rese conto che ora quella lama sembrava non essere nel palmo della sua mano, ma conficcata nel suo cuore.
Prese il piccolo oggetto e, con estrema delicatezza, lo portò in casa.
'Cos'è?' chiese Christian non appena vide la moglie appoggiarlo sul tavolo da pranzo.
Le risate della piccola Eloise riempivano tutta casa, alleviando i dolori della giovane mamma.
'Un pugnale'
'Un pugnale?!' il tono di Christian si era fatto improvvisamente autoritario e spaventato.
'Non puoi portare un pugnale in casa! C'è una bambina piccola!'
Per un attimo Rachele si sentì in colpa, ma presto il sentimento cambiò e si scontrò con il marito.
'È il pugnale della mia famiglia!' tuonò.
Christian sgranò gli occhi e si avvicinò a Rachele che subito gli passò l'oggetto in segno di sfida.
Lui se lo rigirò fra le mani osservandolo attentamente.
'Dove l'hai trovato?' domandò calmo, ma la sua voce lasciava trasparire una nota di preoccupazione.
'In giardino. Era sepolto sotto terra...'
Lui la guardò con amore e curiosità.
'Come pensi ci sia arrivato lì? Ci avranno seguiti?'
Lei scosse la testa.
'No, credo sia stata mia madre molto tempo fa...' sussurrò più a se stessa che al marito, mentre un sorriso le segnava le labbra.

Eloise - Prequel (Italian Version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora