Agguato nella notte

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Christian tornò giusto in tempo per assistere all'allattamento di sua figlia, non credeva di emozionarsi tanto di fronte a una scena simile.
Nonostante le difficoltà del parto, sua moglie era stupenda, senza trucco e con i capelli arruffati.
Eloise aveva il viso nascosto tra i seni della madre, ma sembrava brillare tant'era bella.
-Mi dispiace- sussurrò timidamente Christian.
Rachele lo guardò come se si fosse accorta solo in quel momento che era tornato e sorrise.
- non ti preoccupare, condivido le tue preoccupazioni, ma dobbiamo stare tranquilli, dobbiamo farlo per la piccola- disse accarezzando il viso di sua figlia.
L'uomo annuì.
-Ho convinto il capo reparto a mettere una culla in camera per questa notte, non mi tranquillizzava l'idea di lasciarla sola-
-Grazie amore, mi sento più tranquilla ad averla qui con noi- rispose baciandolo delicatamente.

Il resto della serata passò tranquillamente.
Christian si allontanò solo per andare a prendere un caffè, per il resto del tempo rimase nella stanza con la moglie.
Nonostante gli fosse stato suggerito di andare a cenare al ristorante lì vicino, lui rifiutò e fece compagnia alla moglie degustando un odioso brodino.
Ne era valsa la pena solo per il budino al cioccolato.
Eloise rimase sveglia fino alle 23 circa, ma poi crollò sorridente.
I neo genitori rimasero in silenzio a guadarla.
- è bellissima- commentò amorevole Rachele.
- si, perché è tutta sua madre- Christian sorrise e Rachele gli diede una pacca sulla spalla.
- che lecchino-
- speriamo solo che non abbia il tuo stesso numero di pretendenti, altrimenti avrò troppo lavoro da fare-
Rachele rise di nuovo e in pochi minuti si addormentò.

Rachele sbatté velocemente gli occhi, la sveglia sul comodino segnava le tra di notte.
Eloise non si era ancora svegliata per mangiare.
Si voltò e si accorse che Christian dormiva nella poltrona accanto a lei.
Fissò per un attimo il soffitto prima di decidersi ad alzarsi e ad andare a controllare la piccola.
Si appoggiò sulle braccia e si sollevò mettendosi seduta.
Si sentiva ancora stanca e indolenzita.
Guardò davanti a sé in cerca della culla posta sotto la finestra.
La culla era al proprio posto, ma l'ombra scura china sulla bambina fece ghiacciare il sangue a Rachele.
La donna provò a muoversi, a urlare ma era pietrificata dal dolore.
La figura si voltò verso di lei, l'abito scuro ondeggiò e gli occhi brillarono di un rosso acceso sotto il cappuccio.
Doveva essere un dannato.
Solo in quel momento la donna riuscì a reagire.
- allontanati subito da lei- urlò così forte che Christian si svegliò di soprassalto.
Il tempo di focalizzare la situazione che si lanciò verso il mostro, ma questo si buttò dalla finestra, poco prima di essere afferrato.

Eloise - Prequel (Italian Version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora