Capitolo 3.

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*Driiin* *Driiin*

*Driiin* Driiin*

La sveglia suonava e non trovando il bottone per spegnerla, la buttai giù dal comodino.
Mi alzai dal letto e andai in bagno, mi iniziai a lavare e preparare per l'allenamento.
<Alle 9:30 inizia l'allenamento>
Scesi al piano di sotto e raggiunsi gli altri, mi misi in fila con Brenda e Lucifero e Yuri davanti a noi.
"Bene, visto che ci siamo tutti possiamo anche iniziare." disse, per poi estrarre un sacchetto da dietro il divano.
"Queste saranno le vostre armi per difendervi, queste sono tue" disse porgendo a Brenda le sue due pistole, poi passò a Lucifero "Questa appartiene a te amico." disse estraendo dal sacchetto un'altra pistola.
"E questa" disse mettendosi davanti a me "Ora appartiene a te."
"Non so nemmeno come si usa.." confessai.
"Levi la sicurezza, miri ed infine spari." disse Lucifero mimando i gesti, poi fece provare a me, e andando fuori ci allenammo a sparare, fu una passeggiata alla fine, con un po' di allenamento.

**

"Bene ragazzi, e adesso tutti a lavare che sta sera si esce." disse Yuri entusiasta, notai come in alcuni aspetti fosse ancora molto puerile, ma non in modo negativo.
Mi indirizzai verso il bagno di sopra e non persi tempo a spogliarmi e sciogliere i muscoli in una danza con l'acqua bollente, come piace a me.
La porta si aprii e vidi Lucifero con solo i boxer indossati che si avviava verso la vasca, feci un finto colpo di tosse, per fargli capire che non era solo, alzò lo sguardo e mi vedette, non fece nulla per 5 minuti buoni e poi si levò i boxer e si infilò nella vasca. 
Eravamo l'uno davanti l'altro, e per l'imbarazzo mi venne naturale abbassare lo sguardo, sentivo aumentare il calore nelle guance e Lucifero che era nella mia stessa vasca non mi aiutava per niente.
Portò un dito sotto il mio mento e con fare delicato mi alzò il viso verso il suo.
"Che stai facendo?" chiesi sempre con lo sguardo basso, non riuscivo a guardarlo, non in quelle circostanze, mi imbarazzava tantissimo e non potevo farci nulla.
Rimase impassibile alla mia domanda, non rispose nemmeno ma continuava a carezzarmi gli zigomi, poi prese la spugna e sopra versò il bagnoschiuma, iniziò delicatamente a stricarla sulla mia pelle, prima sulla schiena, indugiò sulle natiche. 
Mi girai verso di lui, eravamo faccia a faccia, era cosi piccola la vasca che riuscivo a sentire il suo calore. 
Decisi di prendergli la spugna dalle mani, mi guardò dubitante ma non c'era bisogno che nessuno dei due parlasse. Iniziai a passargliela sul collo, scendendo lentamente al petto per risalire alle braccia, gli presi la mano sinistra e la tesi verso di me, passai la spugna su tutto il suo braccio muscoloso, e poi feci la stessa cosa con l'altro.
Ci risciacquammo e mi avvolse in un asciugamano.
"Meglio asciugarti per bene, sennò rischi un'influenza." si stava preoccupando per me, era la prima volta che si stava preoccupando per me, vedevo che tutta la durezza che c'era la scrollò di dosso, si mise un velo di dolcezza, e glielo si leggeva negli occhi, riuscivo a percepire la serenità dentro di lui.
Mi prese per mano e andammo nella sua stanza, mi invitò a sedermi sul letto e quando lo feci portò la sua bocca vicino al mio orecchio è mi sussurrò "Voglio prendermi io cura di te." quelle parole mi provocarono un tornado di emozioni, volevo sorridere ma per quanto lo volessi riuscivo solo a guardarlo negli occhi, e dopo capii, volevo baciarlo.
Accarezzai i lineamenti della faccia, scoprire ogni centimetro della sua pelle mi eccitava e mi imbarazzava allo stesso tempo.
L'occhio mi cadde sulle sue labbra e non potevo non farlo, non riuscivo a fermarmi. Mi avvicinai e lo baciai, uno di quei baci che inizia e finisce, ma sembrava non finisse mai, mi staccai da lui e gli diedi un bacio sulla guancia e uscii dalla sua stanza.

**

Finalmente eravamo tutti pronti, dopo che Brenda ci fece attendere per più di un ora e mezza per "sistemarsi il trucco, capelli, scegliere i vestiti" e cosi via..
Uscimmo dalla porta e ci dirigemmo verso l'albero più grande davanti il castello, ci mettemmo a cerchio e dopo che Yuri diede 3 tocchi alla corteccia il terreno iniziò a cadere sotto di noi, poi cademmo anche noi.
"Ma cosa sta succedendo?" urlai in attesa di una spiegazione, mi dovevo ancora abituare a tutto ciò, anche se allora non avevo visto ancora nulla di tutto quel mondo.
"Quell'albero è un albero trasportatore, è il nostro portale per arrivare ad Avalon, è una regione dove vivono tutte le streghe, elfi, maghi, è un luogo di creature mistiche dove la fisica, la ragione e le teorie vengono del tutto eliminate. Ad Avalon vige tutt'altra fisica è una dimensione magica."
Scivolammo fuori da un tubo, e il chiasso si fece eco.
Era tutto stile medioevale, le "persone" camminavano facendosi i fatti propri.
Vidi una mano tesa davanti a me, era Luc che voleva darmi una mano per alzarmi, afferrai la sua mano e mi alzai però, la mano non me la lasciò anzi, la intrecciò con la sua. 
Guardai dubitante la mia mano intrecciata con la sua, mi chiedevo se in "questo mondo" ci fossero pregiudizi, esistessero insulti, se ci fosse tutt'altra mentalità, ma notai che nessuno guardava me e Lucifero con malizia o altro, semplicemente non importava se due ragazzi stessero mano per mano insieme, come dovrebbe essere in qualsiasi mondo che esista.
"Sembra vecchiotta Avalon ma, questo non vuol dire che non ci si possa divertire." disse Yuri con un sorriso a 32 denti.

**

Mancava poco ad arrivare nel posto dove Yuri ci stava portando, e la curiosità mi stava facendo impazzire.
"Tutto bene?" Chiese Luc guardandomi, ricambia lo sguardo accennando un "si" annuendo con la testa "Tu invece?", si limitò ad un sorriso e capii che tutto procedeva per il meglio.
Beh ora ci aspettava solo la prima nostra serata insieme, chissà cosa ci aspettava!


**SPAZIO AUTORE**

IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' PRATICAMENTE "BORDELLO".

Mmmh che ne pensate di Lucifero che si sta avvicinando cosi tanto al protagonista?

Se ci sono errore scusatemi, li correggerò presto.


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⏰ Last updated: Nov 20, 2016 ⏰

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