Capitolo 1.

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Non ci avete mai fatto caso a quanto fosse strana la vita? Io sempre. C'era sempre quell'attimo nell'arco della giornata dove riaffioravano violentemente domande a cui nessuno avrebbe saputo rispondere, perché esistiamo? Qual è il senso della vita?
In ogni modo, la risposta la trovai, o meglio, lui la trovò per me.

10 ANNI PRIMA.

Aprii gli occhi cercando di focalizzare l'ambiente che mi circondava, violenti raggi mi proibivano di aprire del tutto gli occhi, ma ci riuscii. "Ma dove mi trovo?" sussurrai guardandomi attorno, ero sdraiato sulla terra, un cerchio che pareva calcato sulla terra con un bastone mi circondava l'intero corpo, con tanto di candele bianche sparse qua e la nel terreno circostante. Ma cosa diavolo è successo qui?
"Si è svegliato!" Abbaiò una voce in modo rude. Mi alzai di scatto e mi girai, vidi dinanzi a me una figura torreggiante, molto più grande di me, carnagione bianca latte, molto possente e muscoloso, mi soffermai alle labbra, abbastanza umide e carnose e poi vidi quegli occhi color bordeaux, sembravano pieni di malinconia, aveva i capelli di colore grigiastro chiaro, un tipo abbastanza attraente, notai che sul collo portava una catenina che si adagiava perfettamente sul suo petto, e nel collo dove, subito dopo finiva la maglietta aveva qualche tatuaggio, non che si capì molto cosa erano. Dopo la lunga occhiata che ci scambiammo mi si avvicinò all'orecchio e mi sussurrò "Bentornato all'inferno". Dopo quelle parole rabbrividì. "Cosa vuoi da me?" Dissi stringendo i pugni lungo i fianchi, sentendo la paura dentro di me crescere sempre di più, ma al posto della risposta ricevetti un'occhiata, piena di odio e durezza, scrollò le spalle e si girò. "HEY, STO PARLANDO CON TE" gli urlai, e subito dopo sentii aumentare il calore davanti a me, realizzai che non ci mise nulla a dividere le medie distanze che ci dividevano, si presentò davanti a me, con uno sguardo abbastanza minaccioso mi sussurrò in modo cosi orrido che mi venne la pelle d'oca, "Non sei in condizioni di fare domande, quindi se ci tieni tanto alla tua vita, taci." mi disse, lo guardai dritto negli occhi, i miei spalancati per quello che disse, deglutii a fatica. Capii che non potevo uscirne vivo se continuavo in questo modo quindi lasciai stare, mi girai e vidi dinanzi a me alberi colossali, lunghi più di 9-10 metri, non sapevo dove mi trovavo, non riuscivo a spiegarmi come diavolo avevo fatto ad arrivarci. "Dove hai intenzione di andare, tu vieni con me." Disse l'uomo con tono imperativo, mi sentii a disagio, non sapevo nemmeno chi fosse, andare con uno sconosciuto la cosa mi spaventava e inquietava molto ma non ebbi molta scelta e proseguimmo verso un sentiero.

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"Ma dove.." mi fermai per qualche secondo, speranzoso di ritrovare il coraggio che mi fece sussurrare quelle parole, subito dopo con tono più deciso dissi "Dove stiamo andando?" mi lanciò un'occhiata furtiva con la coda dell'occhio, per rispondermi qualche secondo dopo "Sarà una storia abbastanza incredibile per te, ma ti sto portando al sicuro, ci sono cose che non sai e che.. saprai, ma non ora, non in questo momento" disse con tono duro e freddo, se mi stava mettendo al sicuro perché era stato cosi violento nei miei confronti, doveva essere un tipo abbastanza sulle sue, lo guardai bene e portava un jeans abbastanza aderente e una maglietta bianca, attorno al collo portava un cimelio, c'era una pietra rossa incastrata dentro un pezzo di legno rotondo, sembrava trasparire qualche flebile raggio di luce rossa.

C'erano cosi tante domande che mi circolavano per la testa, come aveva fatto ad arrivare davanti a me, non avevo nemmeno visto che si era girato per dirigersi davanti a me, era stato troppo veloce per essere un un umano, c'era qualcosa che non quadrava e questa cosa mi puzzava abbastanza, qualsiasi cosa era dovevo uscirne al più presto e dimenticare tutto, sempre se ne sarei uscito vivo, cosa stava per succedere? Non riuscivo a ricordare cosa fosse successo prima di tutto questo, dove vivo? I miei genitori chi erano e dove erano? Non riuscivo a ricordare per quanto cercavo di sforzarmi, "Perché non ricordo nulla prima che accadesse tutto questo?"

To forget.Where stories live. Discover now