«E come avrebbe fatto a capirlo, scusa?»

Ottima domanda.

Sorrido.

«Ha conosciuto Damian, ha visto come lo guardavo e ne ha avuto conferma. In più ha detto una cosa...»

Mi concentro sulla strada per evitare di ricambiare il suo sguardo.

Lui fa un gesto con la mano come a dire: "sputa il rospo".

«Dice che Damian mi guarda come io guardo lui e pensava che ieri sera avessimo un appuntamento.»

«Mi sento dentro una soap opera.» mormora.

«Ma io l'appuntamento l'avevo con Matt.» continuo.

«Matt? Quello nuovo? Sapevo che era gay, amico! Non ti leva gli occhi di dosso!»

Sorrido.

«So che mi pentirò di avertelo chiesto ma, come è andata?»

«Immagina me e Matt, al Jameson's, insieme a Damian.» borbotto.

«COSA?! Damian? Che c'entra Damian?»

«E' voluto venire con noi. Credo l'abbia fatto apposta perché ha capito che era un appuntamento.» mormoro, sentendo di nuovo tutta la rabbia addosso.

«Fammi capire: sa di te?» domanda, confuso.

Mi volto ad osservarlo: «Sì, sa tutto.»

**


Quando, alla terza ora, mi incammino lungo i corridoi per dirigermi alla lezione di matematica, sento un peso opprimente nel petto.

Dopo la conversazione con Andy, e il suo continuo sbuffare preoccupato, mi sono reso conto che, molto probabilmente, dire la verità a Damian, è stata una delle cazzate più grosse della mia vita.

Andrew è terrorizzato dall'idea che possa dirlo a tutta la scuola così da prendersi, una volta per tutte, la sua vendetta e io, nonostante fino a un'ora fa volessi dare fiducia alla mia cotta colossale, adesso sono assorbito dal dubbio e mi guardo intorno sin da quando, stamattina, ho messo piede in questo maledetto liceo.

Cosa diavolo mi è passato per la testa?

Okay sfogarsi, dopo una serata come quella, ok anche dare di matto, ma che motivo c'era per dire tutto?

In verità, credo di avergli parlato chiaro solo perché, alla fine dei conti, sono stanco di mentire ma, in cuor mio, e so che non lo ammetterò mai, almeno non a voce alta, credo proprio di aver ceduto alla verità perché una piccola scintilla di desiderio, vorrebbe tanto che Damian domani si svegliasse e decidesse di cambiare gusti sessuali perché innamorato pazzo del sottoscritto.

Una cosa da romanzo rosa, insomma.

«Ehi...» la voce delicata di Matt attira la mia attenzione.

Ero così sovrappensiero da non essermi neanche reso conto di essere arrivato in classe.

«Matt» sorriso, sedendomi proprio accanto a lui, come ogni volta.

Lo osservo, mentre porta i suoi occhi nocciola sulle sue mani intrecciate. Le guance, leggermente rosate, indicano quanto sia intimidito dalla situazione e io beh, non posso che osservare quanto sia carino.

«Come va?» domando, passandomi una mano tra i capelli per poi poggiare il mento sulla mano e osservarlo.

Matt si volta e ricambia il mio sguardo, sorridendo timido.

Infinity (Incompleta)Where stories live. Discover now