Ice Eyes - Levi x shy!Reader [pt.1]

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-[T/N]!- urla mia madre fuori dalla porta di camera mia. Apro gli occhi lentamente.
-Mhhh...che c'è ma..- le dico sbadigliando.
-Non hai sentito la sveglia come al solito, sono le 7:00. Hai solo cinque minuti prima che l'autobus passi, e stavolta non ti accompagnerò a scuola in auto!-

Mi alzo di scatto, e anche se sono ancora in uno stato di dormiveglia, mi vesto in fretta e furia con le prime cose che trovo sparse per la camera: jeans strappati, sneakers nere e una felpa [C/P]. Sono femminile quanto una roccia, ma non mi è mai importato del mio stile e comunque non ho tempo da perdere frugando nell'armadio. Colazione saltata, denti lavati, capelli pettinati e..via! Corsa verso la fermata del bus che mi porterà al liceo Wall.

Faccio appena in tempo, l'autobus non è ancora arrivato. Stranamente oggi non sono l'unica ad aspettare il mezzo. Accanto a me c'è un ragazzo non troppo alto, capelli neri e un'aria indifferente, quasi annoiata.
Lo fisso per un attimo (o forse anche di più) e noto le sue iridi, grigie come il ghiaccio. Rimango incantata a guardarlo, finché lui non ricambia il mio sguardo in modo freddo.

Il suo movimento repentino mi fa ritornare alla realtà, e quando mi accorgo che ci stiamo fissando, distolgo subito lo sguardo imbarazzata.
Nella mia mente vagano mille pensieri su chi sia quel ragazzo, sul perché io sia rimasta incantata in quegli occhi freddi, sul perché lui sia sulla mia stessa fermata nonostante io non l'abbia mai visto...
Il rumore dell'autobus mi distoglie da queste riflessioni, e una volta che il mezzo si ferma, salgo seguita dal ragazzo che ha ormai invaso la mia mente.

...

Una volta suonata la campanella entro in classe e mi siedo in fondo, da sola, visto che oggi la mia migliore amica Mikasa sembra non essere venuta.
Il professor Shadis non è ancora arrivato in classe e questo ha provocato il solito caos generale: Eren, dietro di me, sta ricopiando velocemente i compiti di Armin, il suo migliore amico. Accanto al mio banco c'è Sasha, che sta approfittando del ritardo del prof per sgranocchiare un pacchetto di patatine insieme al suo vicino di banco Connie. Dietro di loro ci sono Ymir e Christa. Quest'ultima sta per rischiare il soffocamento, visto l'abbraccio che la lentigginosa le sta dando scherzosamente, ma con fin troppa foga.
Davanti a me ci sono Jean e Marco. Jean sta cancellando con la gomma il disegno di un cavallo stilizzato fatto sul suo banco mentre minaccia Eren, che a quanto pare ha disegnato l'equino prima che Jean entrasse in classe. Marco cerca di calmare il suo vicino di banco, sorridendogli amichevolmente come fa sempre con tutti. Secondo tutta la classe Marco potrebbe avere una cotta per Jean, ma lui ancora non lo ha ammesso.
Vicino alla finestra c'è Annie, una ragazza sempre distratta che sta guardando con aria assente il paesaggio autunnale, mentre si sposta i ciuffi biondi dagli occhi.
Dietro di lei ci sono Reiner e Bertholdt, quest'ultimo impegnato a fissare la bionda con aria persa.

A interrompere il caos generale c'è il professor Shadis, appena entrato dalla porta. Tutti noi zittiamo e ci alziamo, mettendo la mano destra chiusa a pugno sulla parte sinistra del petto e la mano sinistra dietro la schiena. Questo è il saluto tradizionale della nostra scuola.
-Tu, Dannato! Credi di avere il cuore a destra!?- tuona improvvisamente Shadis contro il ragazzo dai capelli rasati. Connie, dopo essersi scusato col prof, esegue correttamente il saluto.

Mentre il professore fa la sua solita predica al povero Connie, noto che qualcun'altro è appena entrato nell'aula. Subito il mio cuore perde un colpo e i miei occhi si incrociano con quelli glaciali del ragazzo che occupa i miei pensieri da questa mattina.

Lui!? Che ci fa qui!?
Mi accorgo che per la seconda volta in quella giornata lo sto fissando, e subito distolgo lo sguardo, sentendo le guance andarmi a fuoco.
-Dannato, presentati alla classe!- urla il professore al ragazzo dagli occhi grigi. Il suo comportamento rude coi ragazzi appena arrivati è un rito d'iniziazione, o almeno così si dice.
-Levi Ackerman, dalla città di Sina. Mi sono trasferito qui a Rose da pochi giorni.-

La sua voce, la sua fottuta voce. È dannatamente...bella. Non saprei come descriverla, è come se non lasciasse trasparire alcun emozione.
-Tutto qui? Niente da aggiungere?- chiede Shadis a Levi. Il corvino scuote la testa, come per indicare un secco "NO".
-Siediti vicino a [T/N] e vedi di non fare casino mentre spiego.-
Detto questo, Levi attraversa l'aula per sedersi vicino a me. Trattengo il respiro per alcuni secondi, poi decido, con tutta la forza che ho, di sorridergli amichevolmente.

Lui mi guarda per un attimo, annuendo con la testa in segno di saluto, per poi iniziare a seguire la lezione in modo indifferente.
Il cuore mi batte così forte che sembra voglia uscirmi dal petto da un momento all'altro.
Non ho mai provato nulla di simile, non ho mai creduto nei colpi di fulmine, eppure questa mattina sembra proprio che me ne sia caduto uno in pieno.
La prima ora finisce e io non ho ascoltato mezza parola, troppo agitata dalla presenza alla mia sinistra con cui devo provare a rivolgere parola. Devo sapere di più su di lui, conosco solo il suo nome e di certo non mi basta.

-P..piacere, [T/N]- balbetto e gli porgo la mano. Levi la stringe. È davvero forte...curioso per una persona minuta come lui.
Continuo a parlargli.
-Stamattina ti ho visto alla fermata...a quanto pare prendiamo lo stesso autobus- gli sorrido timidamente, cercando di non distogliere i miei occhi [C/O] dai suoi occhi grigio/azzurro.
-Mi ricordo di te, non è una strana coincidenza trovarsi ad essere anche compagni di banco?- mi dice lui con la sua voce inflessibile. Ancora non l'ho visto sorridere. Mi piacerebbe sapere come sarebbero le sue sottili labbra se fossero almeno un po' curvate verso l'alto.
-Eh già...-
Vengo interrotta dall'arrivo della professoressa di matematica, Rico, che fa zittire tutta la classe, a quanto pare impegnata nel suo solito caos di cui non mi ero minimamente accorta.

Occhi grigi, capelli corvini e di poche parole, Levi Ackerman, sei l'unico che mi abbia mai provocato un cosiddetto "colpo di fulmine", e ti conosco a malapena da tre ore, tredici minuti, trentadue secon...aspetta, ma da quando sto tenendo il conto del tempo!?

Continua...

Angolo autrice

Salve! Questa è la mia prima character x reader, ditemi che ne pensate! Farò uscire la seconda parte al più presto. Intanto consigliatemi su chi volete che sia la prossima storia (^w^)

~Cristy

Attack On Titan x Reader ITA [ONE SHOTS AND OTHER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora