Capitolo 3

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"Amanda! Svegliati!" La voce di non so chi mi fa svegliare di colpo, mi stropiccio gli occhi guardandomi in torno, scoprendo che la voce apparteneva a Julia.
Guardo l'orario, sono solamente le 5 del mattino, ho un sonno pazzesco.
"Julia, perché mi hai svegliata così presto?!" La guardo ributtandomi tra le coperte
"Potresti perdere l'aereo se ti svegli tardi.." mi guarda con i suoi occhi da cucciola
"Ma ho l'aereo alle 9, un altra oretta potevi farmi pure dormire"  ridacchio guardandola
"mi dispiace averti svegliato, scusa.. ma volevo passare un altro po di tempo con te.." abbassa lo sguardo sussurrando, sembra una bambina
"Dai,vieni qui" alzo il lenzuolo facendole spazio; lei si viene a distendere affianco a me e mi abbraccia
"Mi mancherai tanto.." nasconde il viso tra i miei capelli, stringendomi forte.
Non posso far altro che sorridere.
"Julia, mi mancherai anche tu, ma non pensi che mi stai stringendo un po' troppo?" Rido, facendo ridere anche la mia amica che subito allenta la presa.
"Che ne dici, ci facciamo una piccola dormitina insieme?" Le propongo, non è la prima volta che dormivamo insieme.
"Si, ci sto!" Esulta mettendosi comoda
"Allora buonanotte Julia"
"Buonanotte Amanda"

  |Los Angeles, ore 8:10|
"Ragazzi, vi muovete con quelle valigie per favore?!" Guardo Benji e Fede dietro di noi, che trascinano le mie valigie, alla fine non sono troppo pesanti..
"Un attimo.. avresti potuto portarti qualcosa in meno" si lamenta Benji raggiungendoci, seguito da Fede.
"Imbarco le valigie e torno da voi" afferro i miei due bagagli e mi avvicino alla biglietteria, gli mostro tutti i documenti e lascio le valigie.
Ed ora, il momento dei saluti.
"Eccomi ragazzi.." raggiungo nuovamente i miei amici, Julia già piange.
"Amore" la abbraccio forte "non piangere, tra 3 mesi ci rivediamo" le accarezzò la schiena per farla calmare, odio vederla in quello stato
"Scusa, hai ragione.." si asciuga le lacrime sforzando un sorriso
"Mi lasci salutare i ragazzi?" Le sorrido, lei si lascia scappare una risatina e mi libera dal suo abbraccio
"Ciao Benji" gli salto letteralmente addosso, stringendolo forte
"Mi mancherai ben" sorrido facendomi stringere da lui
"Anche tu piccola pesta" mi sorride lasciandomi libera
Mi avvicino leggermente a Fede, già pronto ad abbracciarmi
"Ciao Rossi" gli lascio un leggero bacio sulla guancia.
Non lo lascio parlare e subito mi allontano, facendolo rimanere di nuovo male.
"Allora, ci vediamo ragazzi" sorrido ai tre incamminandomi verso il corridoio che mi avrebbe portato all'aereo.
Una volta salita, prendo posto e aspetto con ansia di decollare.
L'aereo parte, finalmente ritorno a casa.

  |Roma, ore 18|
L'aereo è atterrato, finalmente, non ce la faccio più a stare seduta su questo coso scomodissimo.
"Ciao Amanda" la bimba dai capelli biondi mi saluta con la manina, è così carina.
Vicino a me erano sedute una donna, Caroline, e sua figlia Sophie, una bambina tenerissima, mi ha tenuto molto compagnia durante il viaggio.
"Ciao piccola" saluto la bambina mandandole un bacio, inoltrandomi nei corridoi dell'aeroporto di Roma, in cerca dei miei bagagli.
Grazie a non so quale santo, riesco a recuperare le mie valigie in pochissimo tempo, e mi dirigo verso l'esterno.
Mi guardo intorno in cerca di qualche mio famigliare, qualcuno che mi chiamasse o qualche persona conosciuta.
"Amandaa!" Una vocina tenera, è conosciuta mi chiama, mi giro vedendo la mia sorellina corrermi incontro, seguita da mio fratello che cercava di tenerla a bada.
"Sarah!" Lascio le valigie prendendola al volo, stringendola a me
"Sorellona mi sei mancata" mi da un tenero bacino sulla guancia
"Anche tu piccola, anche tu" la poso per terra, lei si guarda intorno perplessa in cerca di qualcuno.
"Anthony!" Salto in braccio a mio fratello, non facendo caso alla ragazza al suo fianco, la sua futura moglie.
"Mi sei mancato fratellone" lo stringo ancora un po'
"Anche tu peste" mi posa per terra "lei è Mariella, la mia fidanzata" mi mostra la sua ragazza, che mi porge la mano
"Mariella" osservo per un secondo la ragazza, alta, magra, capelli e occhi nerissimi, è bellissima.
"Amanda" gli stringo calorosamente la mano sorridendole.
Mi accorgo di un ragazzo dietro mio fratello, mi è molto famigliare, ma non ricordo chi è.
"Amanda, ti ricordi di Francesco, il ragazzo con cui sono andato in Spagna 2 anni fa?" Mio fratello mi mostra il ragazzo, lo osservo meglio, ma certo che mi ricordo di lui!
"Oddio si, quanto tempo" lo abbraccio senza ripensarci due volte, quel ragazzo è stato un secondo fratello per me.
"Ciao Amanda" mi sorride stringendomi, è cambiato tantissimo, è diventato molto carino.
"Sei cambiato tantissimo" lo osservo per alcuni secondi
"Beh, anche tu non sei rimasta la stessa" mi sorride
"Sisi, queste cose dopo, ora andiamo a casa su" la mia sorellina mi prende la mano trascinandomi per l'aeroporto, verso l'uscita
"Ragazzi, le valigie" faccio l'occhiolino a mio fratello  che sbuffando va a recuperare le mie valigie.
Entriamo in macchina, mio fratello e Mariella avanti, io, Francesco a e Sarah dietro, stretti stretti a parlare.
"Allora Amanda, raccontaci un po' com'è la California"
"Beh, la California e stupenda, ma la florida è ancora più bella"  ridacchio accarezzando i capelli a sarah, che si sera accoccolata al mio petto.
"La florida? Sei stata anche in florida?" 
Francesco mi guarda stupita
"Si" annuisco, e inizio a raccontare del viaggio che abbiamo fatto io e i miei amici, escludendo i particolari riguardando Fede.
Tra un racconto e l'altro arriviamo a casa, finalmente.
Il lungo viale è illuminato dalla luce del tramonto, alcuni bambini giocano a palla non curandosi dell'ora, le loro mamme sono sedute sul muretto delle loro abitazioni a chiacchierare tra loro, questa è casa.
"Ci pensiamo noi alle valigie, tu vai, mamma e papà non vedono l'ora di rivederti" Anthony mi fa allontanare dalla macchina, sorrido e mi avvicino alla porta.
Busso, aspettando davanti la porta finché qualcuno venga ad aprirmi.
"Eccoli, sono arrivati" sento mia mamma borbottare dall'interno della casa, dopo alcuni secondi la porta si apre.
"Amanda!" Ad aprirmi e la mamma, mi stringe a se con dolcezza, quanto tempo.
"Ciao mamma" le sorrido, non vedevo l'ora di riabbracciarla forte
"Amanda.." la voce roca di mio padre mi fa staccare da lei
"Papà!" Salto addosso a mio padre, non importa quanti anni ho, sono sempre la sua piccola.
"Buonasera a tutti" fanno il suo ingresso mio fratello, con sarah, Mariella e Francesco.
Finalmente la famiglia è riunita
"Bene, stasera tutti a cena insieme" ci guarda "compresi Francesco e Mariella" annuncia mia mamma.

Tu eres mia ~Federico Rossi~Where stories live. Discover now